sabato 6 settembre 2008

ANCORA RELIGIONE


Noto con grande meraviglia, che ancora una volta la Religione è argomento molto discusso e non solo… Vorrei commentare i fatti accaduti in questi ultimi tempi, ma non credo mi basterebbe un blog, spero solamente che alcune persone riescano a comprendere che siamo tutti nella stessa barca… Chissà se Noè (o chi altro) ci farà salpare nella sua Arca!

Sabrina Manente


Venezia, 5 settembre 2008

Catechismo obbligatorio a scuola, in Veneto polemica su proposta di un assessore, proteste.L'assessore veneto all'istruzione, Elena Donazzan (An), sta lavorando a un disegno di legge regionale che prevede, tra l'altro, l'insegnamento obbligatorio a scuola della religione cattolica. In sostanza la religione non dovrebbe più essere facoltativa in Veneto, ma prevista per tutti gli alunni, italiani e stranieri, nel programma di studio. Ma per la dirigente scolastica del Veneto Carmela Palumbo non esiste allo stato possibilità che una Regione inserisca nei programmi di studio l'insegnamento obbligatorio della religione (cattolica o di altra fede).

Da un’intervista de “La Nuova Venezia”:
''La religione insegnata sui banchi - afferma Donazzan - non è basata sulla catechesi, ma sulla conoscenza dell'uomo. E' l'approccio all'umanesimo di cui è intrisa la nostra esistenza''.''Le norme generali sull'istruzione - ribatte Palumbo - sono di competenza legislativa statale. Nel caso della religione, poi, questa è materia regolata dal Concordato con la Chiesa. Non è quindi neppure di potestà esclusiva dello Stato, figurarsi di una Regione''. ''In base all'art. 117 della Costituzione - prosegue Palumbo - è vero che le Regioni hanno competenza legislativa sulla scuola, ma per norme, diciamo, di dettaglio, non certo su cose come la religione''.
''Questo - aggiunge Palumbo - se parliamo di una specifica religione, cattolica o altra che sia. Diverso potrebbe essere il discorso dell'insegnamento di una storia delle religioni'''. Secondo la direttrice dell'ufficio scolastico veneto vi è inoltre da tenere presente che nella stessa Costituzione vige il principio che ogni individuo ha il diritto di professare o non professare la propria religione. Ne discende, secondo Palumbo,
che questa non puo' diventare materia obbligatoria di studio''

tratto da RaiNews24

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