sabato 13 febbraio 2010

Il grido di Venezia: Non sono una prostituta, liberatemi dagli sfruttatori!


Carissimi amici ed amiche di Venezia e dintorni,
qui sotto troverete la bozza di programma per la lista della colomba Per il Bene Comune
che stiamo preparando per il rinnovo del Consiglio comunale di Venezia e del suo Sindaco.

Considerata la situazione della campagna elettorale attuale, siamo arrivati alla conclusione di proporre la candidatura a sindaco della persona tra noi più conosciuta, Michele Boato, con il simbolo della colomba, già presentato nel 2000, 2004 e 2005 e la scritta PER IL BENE COMUNE, presentata nel 2008
e nel 2009.

Stiamo chiedendo di sottoscrivere la presentazione della lista a tutte le persone, residenti in comune di Venezia, che hanno gia sottoscritto la lista per le elezioni provinciali dello scorso anno. Servono almeno 350 firme.

Ora chiediamo a voi, che ricevete questo messaggio, se volete
- appoggiare la lista, trovare sottoscrittori, aiutarci a farla conoscere nelle prossime settimane
- candidarvi in lista (servono ben 46 persone)

L'appuntamento è per LUNEDI' prossimo 15 febbr. ALLE ORE 18.00 ALL'ECOISTITUTO
A MESTRE, in viale Venezia 7



PER IL BENE COMUNE
Bozza di PROGRAMMA



QUALE DEMOCRAZIA C'È NEL NOSTRO COMUNE?
QUANTO CONTANO I CITTADINI?


Nel 2008, ben 5200 residenti di Mestre hanno firmato una petizione al Sindaco perchè, in cambio della “liberazione” della Torre non si permettesse a Marinese di distruggere il magnifico parco di via PioX, ma gli si offrisse un terreno da un'altra parte o la ex Cassa di Risparmio che il comune non è ancora riuscito a vendere. Il sindaco ci ha risposto che per lui quelle firme sono “carta straccia” (anzi ha usato una espressione irripetibile).
Nel 2006 altri 13.500 residenti di Marghera, Mestre e venezia hanno chiesto, a norma di statuto, di tenere un Referendum comunale sulla chiusura del Fosgene e del ciclo del cloro a Marghera. Invece di indirlo, il Comune ha chiesto un parere al Ministero degli interni (governo Prodi) per farsi dire che non era un tema di competenza comunale! Così, invece di un referendum, bontà sua, il sindaco ha organizzato un “sondaggio postale” con scheda inviata agli elettori nel mese di luglio...
In questi mesi, oltre 10.000 residenti hanno firmato una petizione contro la riattivazione dell'inceneritore per fanghi industriali SG31. Il consiglio comunale ha votato la stessa richiesta, poi, nella Commissione dove si data il parere, dei tre rappresentanti del comune, solo uno ha votato come richiesto dalla popolazione!
Se democrazia vuol dire potere del popolo, allora la popolazione deve poter contare realmente e decidere con semplici Referendum locali sulle scelte più importanti (con l'informazione adeguata sulle diverse possibilità), come succede ogni anno in quasi tutti gli Stati e le grandi città degli Usa e, ogni 6 mesi, nelle città e nei Cantoni Svizzeri.
Oppure dobbiamo restare spettatori silenziosi del teatrino (spesso pietoso) che si svolge in Consiglio Comunale?


UN PO' DI ECONO-MIA (BASTA CON L' ECONO-SUA..)
Cresce la disoccupazione, soprattutto giovanile, ma non si imboccano le strade per affrontarla: proponiamo il sostegno alle energie rinnovabili e alla bioedilizia (così si sono creati 100.000 nuovi posti negli ultimi anni in Germania) e incentivi al riciclo e riuso di materiali e prodotti: raccolte differenziate, ecocentri, mercatini dell'usato aperti a tutti, cooperative di restauro creano mille volte più occupazione che incenerire i rifiuti).

Inoltre alla crisi economica si deve rispondere anche con la difesa dei consumatori da prezzi eccessivi e da prodotti scadenti: vanno moltiplicati, anche col sostegno del Comune, i Gruppi di acquisto solidale, i Mercati con vendita diretta di frutta e verdura, preferibilmente biologica, da parte di (veri!) contadini dei dintorni, negozi e mercati rionali dell'usato e la possibilità, non solo per gli anziani, di coltivare centinaia di orti in città.


“FATTI NON FOSTE PER VIVER COME BRUTI” (Dante)
Per difenderci dall'imbecillità televisiva dilagante, c'è bisogno, oltre che di sana vita famigliare, di una scuola che apra le menti, che coinvolga attivamente ragazzi e giovani, li educhi alla socialità e non alla violenza, al rispetto reciproco dei diritti e dei doveri, e non al sessismo o al razzismo, una scuola che insegni la solidarietà e lo spirito di collaborazione, piuttosto che un carrierismo senza principi.

Una città di giovani, quale è Mestre, non può offrire solo lo spritz della sera.
Cosa offre una struttura enorme come il Candiani? Perchè è stato fatto fallire l'Urban Center? Che ruolo hanno i giovani nella vita culturale della città? Che spazio hanno nella Biblioteca e nelle sue prossime evoluzioni?
Tante domande senza nessuna risposta: è tempo di cambiare. Largo ai giovani!

Più viva è una città (anche di sera), meno problemi di sicurezza ci sono: non possiamo delegarla a un numero sempre maggiore di uomini in divisa, né tanto meno alle “ronde” fai da te. Le comunità di stranieri che vivono e lavorano da noi, bengalesi, senegalesi, ucraine, cinesi ecc. vanno responsabilizzate a tenere in riga i propri “devianti”. Pregiudizi razziali, che fanno di ogni erba un fascio, invece, non servono ad aumentare la sicurezza, anzi spesso provocano gravi danni. Le scuole diurne per i piccoli e serali per gli adulti sono il cuore di una seria politica della prevenzione, della sicurezza e insieme della conoscenza reciproca.


SALUTE NON E' ASSENZA DI MALATTIA MA BEN-ESSERE
La salute è il bene più grande; oltre che curarci, dobbiamo soprattutto prevenire le malattie, soprattutto le peggiori, i tumori, che hanno, in moltissimi casi, cause ambientali: gas di scarico, inceneritori e centrali elettriche, chimica del cloro, fumo passivo. Noi ci battiamo prima di tutto per eliminare le cause.
Inoltre, la cura di malati, anziani e non autosufficienti va fatta il più possibile in famiglia o comunque in luoghi “familiari”, non in squallidi ed anonimi reparti.

Da una decina d'anni siamo sempre più invasi dai campi elettromagnetici degli elettrodotti dell'Enel, delle antenne di telefonia mobile, dei cellulari, forni a microonde ecc. Il maggiore danno accertato (soprattutto per i bambini) è quello delle linee elettriche, di cui si chiede la schermatura per interramento.


ANIMALI, NOSTRI AMICI
Anche i nostri amici animali hanno dei diritti: non essere maltrattati, abbandonati, uccisi (con metodi assurdi come fa l'Usl con i colombi).
Le associazioni animaliste, anche col nostro appoggio, sono finora riuscite a non far sloggiare dal parco di S.Giuliano l'unico canile del comune: è quello il suo luogo “naturale”, anzi va potenziato e migliorato nella qualità.



UNA CITTA' SOLARE E SENZA RIFIUTI
Invece di blaterare di nuove Centrali Nucleari, pericolossime e antieconomiche, si coprano di pannelli foto-voltaici tetti e pareti (a partire da quelli delle scuole, del nuovo Ospedale e degli altri edifici pubblici), pensiline, barriere stradali ecc.: costano un quarto del nucleare: 4.000 euro al Kwatt, contro 16.000.
Non abbiamo bisogno del nucleare ma di regolamenti comunali che obblighino al risparmio energetico, con case più coibentate, con l'acqua calda da pannelli solari, pompe di calore legate alla geotermia e mini-generatori eolici sui tetti.

Venezia è tra i peggiori comuni del Veneto in tema di rifiuti.
Non basta nascondersi dietro la presenza turistica o i lievi progressi percentuali: siamo gli ultimi, con meno del 35% di raccolta differenziata, in una regione dove centinaia di comuni riciclano più del 70%, e alcune decine (anche vicino a noi) sono oltre l'80%. Il Comune è entusiasta dell'inceneritore di Fusina e anche di bruciare nelle Centrali Enel il cosiddetto CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti); i “Verdi” di Bettin, in aprile scorso, hanno persino fatto una pubblicità a pagamento sui giornali, per vantarsene: così noi ce li respiriamo e ce li mangiamo. Visto che “nulla si crea e nulla si distrugge”, i rifiuti bruciati, per un terzo diventano ceneri (tossiche) da mandare in discarica e per due terzi si trasformano in microparticelle che salgono in aria e poi si depositano sui campi (da cui traiamo frutta, verduta e latte) e nei nostri polmoni.
Lo conferma il direttore del Registro Tumori del Veneto, nel Quaderno della salute del Comune del febbraio 2010: nella Usl di Venezia ci sono più tumori del polmone rispetto alla media veneta, che, a sua volta, è superiore alla media nazionale. Lo studio conclude con la precisa raccomandazione di “seguire, per i rifiuti, vie alternative all'incenerimento, responsabile della dispersione in atmosfera di cancerogeni che agiscono per bio-accumulo”.
Bisogna passare alla raccolta differenziata spinta, col metodo “porta a porta” puntando all'eliminazione del concetto di rifiuto, “rifiuto zero” con riduzione degli scarti e loro riciclo totale.


PER VENEZIA E LA SUA LAGUNA
Dalle acque alte ci si difende, da secoli, alzando le rive, come si è fatto e si sta facendo anche in questi anni in tutti i posti più bassi della città (tranne che a S.Marco per motivi non limpidi).
I lavori del Mose (partiti con la giunta Costa-Bettin e non fermati da Cacciari III) invece, hanno fatto aumentare di numero e di dimensione le acque alte, come ha giustamente denunciato Arrigo Cipriani: per appoggiare le dighe mobili hanno abbassato il fondo e allargato le sponde delle bocche di porto, aumentando di molto la portata d'acqua che entra. Questi assurdi e costosissimi interventi vanno bloccati, le tre bocche di porto vanno ridotte e non allargate; così come va ridotto il Canale artificiale dei Petroli, che da Malamocco punta dritto su Marghera, contro cui si sono invano battuti Montanelli e Italia Nostra.

Dobbiamo mantenere il No assoluto alle estrazioni di metano che l'Eni insiste a voler fare al largo del Lido e di Chioggia: Venezia è già calata di 13 cm negli anni '60 (subsidenza) a causa delle estrazioni d'acqua sotto Marghera (interrotte dopo l'alluvione del 1966); vogliamo andare ancora più a fondo?

I Terminal per passeggeri e petroli vanno spostati fuori dalle bocche di porto: le navi gigantesche non devono più entrare in laguna: con lo spostamento di enormi masse d'acqua distruggono le fondamenta delle case e della città.

LA PAZZIA SUB-LAGUNARE
Il collegamento veloce col Lido e le altre isole si può attuare anche con motoscafi piatti a elica in aria (Over Kraft), veloci e senza alcun moto ondoso
Tra Venezia e Mestre basta un treno Metropolitano ogni 5 -10 minuti.
(e la stazione di Venezia può essere direttamente collegata a Cannaregio con una semplice apertura del muro del binario1).
E' dannoso, pericoloso, anti-economico e totalmente contrario alla vocazione “anfibia” di Venezia un trenino Sub-lagunare in qualsiasi forma

FERMIAMO GLI ATTILA DEL LIDO
Il Lido è stato martirizzato dall'ultima amministrazione: chiuso e venduto l'Ospedale al Mare, che aveva reparti d'eccellenza nazionale di idroterapia e riabilitazione.
L'operazione viene giustificata per pagare l'inutile orrendo nuovo palazzo del Cinema, quando si poteva rispondere, con una spesa di molto inferiore, alle esigenze di sale, edificando il secondo piano dell'attuale Palazzo, come già previsto dal progetto originale.
I lavori per questa inutile “opera d'arte”, sono iniziati distruggendo totalmente la pineta che stava a fianco del Palazzo del Cinema: una inutile strage che grida vendetta.


UN FUTURO PULITO PER MARGHERA...
Si risani Porto Marghera, rilanciando ricerca tecnologica, produzioni pulite (come le energie rinnovabili, di cui c'è crescente domanda), cantieristica, logistica, Fiera della nautica e non solo.
Basta inceneritori, chimica cancerogena e depositi di rifiuti tossici.

...ALTERNATIVO ALLA SPECULAZIONE DEL “QUADRANTE TESSERA”
Per fare il nuovo Stadio, migliorare l'orrendo Casinò e gestire meglio l'Aeroporto,
Lor signori hanno già spazi più che sufficienti.
Sbarriamo la strada al “Quadrante Tessera”, l'enorme speculazione di 2 milioni di mc di cemento, voluta dalla coppia Cacciari e Galan con i loro amici.
Le Olimpiadi sono una scusa inventata per coprire un'altra inutile cementificazione


MESTRE: PIU' ALBERI E MENO GAS DI SCARICO
Vogliamo veri Parchi in centro città, non bastano quelli in estrema periferia (S.Giuliano, “Bosco di Mestre”) dove si va, con difficoltà, solo alla domenica.
C'è la possibilità di far rinascere completamente Parco Ponci (non quello sputo pieno di cartacce inaugurato in pompa magna per le elezioni) su tutto Piazzale Altinate compreso l'attuale giardino della scuola Vecellio.
Intanto ci hanno rubato il Parco di via Pio X per farci l'ennesimo palazzone degli amici del sindaco Marinese e Caprioglio: il saccheggio di Mestre continua.
Dobbiamo fermarli: ora stanno facendo sparire anche i reperti archeologici del castello di Mestre del 1500.
Vanno piantati alberi e siepi dovunque, a partire dalle aree “verdi” in stato di abbandono, come quella di via Antonio da Mestre, a fianco dell'ex ospedale.

Per collegare Mestre e Venezia serve un treno Metropolitano ogni 5 – 10 minuti.
Si faccia funzionare finalmente (dopo 20 anni...) la Metropolitana ferroviaria, anche per collegare, ogni 10 minuti, Mestre con Mogliano-Preganziol-Treviso, Mestre con Spinea-Mira-Dolo-Padova e Mestre con Martellago-Scorzè-Noale-Castelfranco
Il tram colleghi invece la stazione di Mestre con i quartieri di terraferma: Favaro, Carpenedo, Marghera e poi Chirignago e Zelarino. Assurdo farlo arrivare a Venezia con spese enormi e occupazione di mezzo Ponte della Libertà (2 corsie solo per il tram!).
Per una città più vivibile, va completata la rete dei percorsi ciclopedonali, interrotti, per esempio, proprio nel centro città, in zona Barche e in viale Garibaldi.
I passaggi pedonali vanno rialzati, per difenderci dai pirati della strada che non danno la precedenza ai pedoni neppure in presenza dei vigili.

mercoledì 3 febbraio 2010

NO AL NUCLEARE IN VENETO



Da Giancarlo Gazzola 03 febbraio alle ore 16.25


NO AL NUCLEARE IN VENETO

Venezia, 2 feb

Con 16 voti a favore (il centrosinistra),

24 contrari (il centrodestra)

e 7 astenuti (i consiglieri della Lega)

l'aula di palazzo Ferro-Fini ha bocciato

la richiesta delle opposizioni di dire

''NO''

ad impianti nucleari in Veneto.

NON CI SONO PIU' ALIBI,ADESSO I VENETI SANNO CHI........................... ......VUOLE IL NUCLEARE SUL PROPRIO TERRITORIO 18 ore fa
SABATO 6 FEBBRAIO ore 16.15 a MESTRE, conferenza di MONIA BENINI Presidente P.B.C. sul tema: "Esperimento di democrazia diretta". c/o Centro Culturale "Citta' Aperta" v.Col Moschin 20 ( angolo v. Felisati) 300m. dalla stazione FS.