domenica 31 maggio 2009

ARA CHE SEMO STRONSI!




NON CAPITE PERCHE' DOVREBBERO NASCERE ORTI SANI PER TUTTI AL POSTO DELLA BASE MILITARE , NON CAPIAMO PER QUALE MOTIVO SI DOVREBBE CREARE UN ANELLO VIARIO ATTORNO A SCORZE' E NON LO SI PRESENTI AGLI ABITANTI DELLE ZONE INTERESSATE, PER QUALE MOTIVO DIVENTARE DIRIMPETTAI DI UNA NUOVA DISCARICA DI MERCURIO A RIO S. MARTINO E A CAPPELLA, PER QUALE MOTIVO ABBIATE VOLUTO IL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE CON UN ATTO VIOLENTO E ANTIDEMOCRATICO, CHE HA DERUBATO I CITTADINI DEL DIRITTO DI VOTO E ADESSO CI CHIEDIATE DI DARVI IL VOTO, SPENDENDO DECINE DI MIGLIAIA DI EURO PER CONVINCERCI A FARLO DI NUOVO ... ALTRO CHE ARA CHE SEMO STUFI, ARA CHE SEMO STRONSI!

Il denunciare il comportamento scorretto, come nel caso di cariche all’interno del consiglio d’istituto che attuano campagna elettorale di fronte alla scuola materna con in braccio i bimbi è giusto, a meno che non sia strumentale ad apparire sui quotidiani in una sorta di “boomerang” di cui tanto si parla.
Ma vi è una scorrettezza più subdola che si è avuto modo di assistere durante la serata dedicata al confronto dei Sindaci a Cappella.
Dopo una serata durante la quale il mediatore, più che mediare, ha tenuto una sequela di comizi basati molte volte su notizie e basi fantasiose ed errate, lasciando poco spazio alle risposte e il candidato MICHELE BOATO de “ La Scorzè che vogliamo . Impegno per il bene comune” ha dimostrato sugli argomenti che più interessavano: passante, casello, elettrodotto prima di tutto d’essere un esperto con cognizione di causa, che conosce procedure e motivazioni come pochi altri, avendole seguite da decenni sia dalle istituzioni che dai comitati ed avendo in tal senso annichilito gli altri candidati, il candidato a Sindaco Mestriner (quello della denuncia giornalistica, ma non legale del fattaccio della scuola materna) come un pugile alle corde che si chiude e lega l’avversario, nel suo saluto finale ha lanciato un accorato appello a votare consiglieri di Cappella (e quindi anche il Sindaco).
Sarebbe da chiedergli perché lo stesso appello non lo ha fatto a Gardigiano, o Peseggia o a Scorzè.
La china, il dirupo democratico, sull’orlo del quale stiamo giocando deve metterci in allarme!
Balzane soluzioni tecniche che ledono altre zone del comune, come l’ANELLO viario di Scorzè, in base al suo modo di agire non deve certo essere lui a proporlo, visto che non è di Scorzè. Eppoi dovrebbe poi spiegare agli stessi abitanti di Cappella che la congiunzione tra la Castellana e via Bigolo, non farebbe altro che scaraventare tutto il traffico proveniente da ovest e non solo su via Boschi e quindi al casello devastando ancora di più la vivibilità di Cappella. Come avrebbe dovuto spiegare al mediatore, da amministratore, che il Mulino Todori è ai limiti di una discarica di venti ettari e la famosa oasi, non che la mitigazione ambientale ad una altra ferita del territorio, vicino alla quale si vuol far scorrere un’altra strada.
Mors tua, vita mea, cinicamente sarebbe accettabile, ma Mors mia, mors tua è la teoria che regola la vita degli stupidi: fare il proprio e l’altrui male.
E’ perciò che abbiamo voluto volare alto, con Michele Boato, con un uomo che ha speso la sua vita in difesa della salvaguardia della salute, non elemosinando attenzione, ma imponendola, con progetti che rappresentano il nostro futuro.
Se non si rompe lo schema delle beghe da vicinanti e non si ragiona in termini globali di modifica di modelli di sviluppo, ci sarà sempre un comitato.


GIUSEPPE PAPAZZONI

VADE RETRO SATANA!











CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
OTTAVA LEGISLATURA
MOZIONE N. 180
LA GIUNTA REGIONALE FERMI IL NUOVO IMPIANTO DELLA DITTA MESTRINARO DI ZERO BRANCO NEGANDO L’AUTORIZZAZIONE ALLA COSTRUZIONE E ALL’ESERCIZIO DELLA NUOVA DISCARICA 2B
presentata il 18 marzo 2009 dai Consiglieri Diego Bottacin, Michieletto, Causin, Atalmi, Zabotti, Pettenò e Bettin
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- da quattro anni i cittadini di Zero Branco e precisamente i residenti della frazione di Sant’Alberto chiedono di avere notizie rassicuranti in merito all’ampliamento della ditta Mestrinaro, la quale nel 2005 ha presentato in Regione un progetto per la realizzazione di un impianto di lavorazione e discarica di tipo 2B per rifiuti inerti provenienti da lavorazioni di altre aziende;
- il progetto presentato dalla ditta Mestrinaro è stato illustrato ai residenti in una riunione nel 2005, da allora nulla è stato più spiegato. A fronte dei movimenti di mezzi verificatisi di recente il Sindaco di Zero Branco ha rassicurato i residenti sostenendo che i lavori, che avvengono anche di notte all’interno dell’azienda, sarebbero relativi ad opere per la realizzazione di argini per il contenimento del fiume Dosson che scorre proprio a ridosso della ditta in questione;
CONSIDERATO CHE:
- la ditta Mestrinaro, già con il dimensionamento attuale, dovrebbe trovare altra collocazione in aree idonee all’industria e non a ridosso della campagna dove viene coltivato il pregiato radicchio rosso di Treviso e che un incremento di lavorazioni potenzialmente nocive non farebbe altro che peggiorare una situazione già insostenibile per il territorio in cui opera l’azienda;
- si teme che eventuali opere in corso per il rafforzamento degli argini del fiume Dosson possano rappresentare interventi preliminari alla realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti richiesto dalla ditta Mestrinaro, che rappresenterebbe una vera e propria emergenza ecologica nell’ipotesi di sversamenti di sostanze pericolose derivate dalla nuova lavorazione che potrebbero compromettere la qualità delle acque del fiume Dosson;
- più volte il Ministro Zaia e il Vicepresidente della Regione Manzato hanno dichiarato l’indisponibilità a cedere aree rurali di pregio per la coltivazione del radicchio rosso di Treviso, come quella in questione, a favore di aziende che nulla hanno a che vedere con l’attività agricola;
- la Commissione VIA della Regione, intanto, nei giorni scorsi, ha portato a termine l’istruttoria sul progetto e ha dato parere favorevole al progetto della ditta Mestrinaro;


tutto ciò premesso,


impegna la Giunta regionale:

- a tutelare le aree rurali destinate al mantenimento delle produzioni tipiche, della cultura, degli usi e costumi del territorio trevigiano che si esprime anche con la coltivazione del radicchio rosso di Treviso e con la protezione delle aree ad esso vocate;
- a dare una volta per tutte ai residenti del Comune di Zero Branco rassicurazione rispetto ai timori sul rischio ambientale che sarebbe rappresentato dall’ampliamento dell’azienda Mestrinaro attraverso la realizzazione dell’impianto in oggetto;
- a negare l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto di smaltimento per rifiuti speciali in oggetto.



venerdì 29 maggio 2009

e' ancora possibile votare senza tapparsi il naso!


SPESSO LA PERSONA-CANDIDATO NON CORRISPONDE AI TUOI IDEALI ...

MEMORANDUM:


INFORMATI BENE SUL PERSONAGGIO POLITICO CHE FA CAPO ALLA TUA LISTA O AL TUO PARTITO!
SPESSO LA PERSONA-CANDIDATO NON CORRISPONDE AI TUOI IDEALI.
Per il collegio Scorze' e Noale NON AVERE DUBBI:
ELEZIONI PROVINCIALI, scheda gialla, TRACCIA IL SEGNO SU QUESTO SIMBOLO,

IL VOTO ANDRA' A

CLARA CAVERZAN.

giovedì 28 maggio 2009

25 MAGGIO CINEMA ELIOS ALDO' SCORZE'



DIARIO 260509 ieri sera al cinema Elios tra l'altro...


Finalmente ieri sera ho visto la faccia e ri-assaporato la pasta della signora Cecchin!

Era quella che invece di fare la moderatrice non ha fatto altro che portare acqua con le orecchie al mulino del signor Pizzolato Graziano. Era quella che, ad un certo punto, ahinoi, in una disperata avance di ricerca, di una anche seppur labile identità di supporto, come presa da un raptus, ha tirato fuori un ritaglio di giornale alquanto malconcio, e si è messa a leggere le parole di un don di non so dove. C'è chi ha il bisogno di dimostrare di far parte di un branco, ma lei ce l'aveva messa tutta per davvero a farcelo capire e non serviva quella scivolata pietosa, così fuori luogo. Mi ha fatto venire il vomito! Ci tenevo e ci tengo a dirle quanto la detestassi e la detesti per tutto il male che ha fatto alla mia amica che scriveva con tanta passione per il giornale della Diocesi “ La vita del popolo” . Il peccato mortale di cui si sarebbe macchiata la mia amica, fu quello di leggere e correggere la prima bozza del mio libro Desideria by Ophluchi. Per la cronaca e ad onor el vero, una bozza ancora priva delle pagine, giudicate scandalose da chi sappiamo e a che scopo. Le pagine messe all’indice dagli ipocriti furono aggiunte dopo l’inquisita correzione e non vennero lette dalla giornalista se non a libro pubblicato. Da quando la notizia della peccaminosa correzione fu fatta risaltare dal Gazzettino, un certo Leone di Scorzè si mise sulle tracce della strega che aveva osato leggere e correggere il libro. Scopertala, la spia lo fece sapere alla signora Cecchin ( donna dotata di poteri a quanto pare) che si prese cura di informare la curia di Treviso. La mia amica giornalista venne allontanata da “ La vita del popolo” in quanto “ aveva perso la fiducia” ! Da allora non scrive più per il giornale della Diocesi e vano fu da parte sua il colloquio con il Vescovo e il tentativo di rivolgersi all’ordine dei giornalisti, per vedersi riconoscere i suoi diritti. L'intervento, più o meno palese di quelli che si considerano i padroni di Scorzè e cioè quelli de il Clan Michieletto, ha comunque dato i suoi frutti, visto che l'uomo dall'anima senza macchia, Igino, vede spesso ospitati i suoi scritti nelle colonne del settimanale diocesano.

W l’Italia signore e signori! W la libertà! Povere pecorelle smarrite, chi si prenderà cura di noi/voi adesso che quel Cristo Redentore è morto?

Scusa Cristo, in tutto ciò tu non c’entri un cazzo, anche se questi preti e falsi preti ti vogliono far c’entrare per forza.

“Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.” (Luca 15, 4-7)

E allora vai, brutta spiona, caricati sulle spalle la giornalista offesa e riportala dentro al gregge ... sempre che i presupposti per rimediare esistano ancora!

martedì 26 maggio 2009

VOTA GIUSEPPE PAPAZZONI la Scorzè che vogliamo Impegno civico per il bene comune



http://www.passanteverde.it/



Giuseppe PAPAZZONI



Da anni impegnato per la salvaguardia della salute e dell’ambiente.
Referente per il Comune nel Comitato contro il Passante, ha operato per anni contro questa autostrada, prevedendone gli effetti devastanti. E’ uno dei propositori e sostenitore del Passante VERDE (sue le proposte del Comitato per vette e mezze vette) e del Passante aperto, senza caselli.


E’ impegnato, con convinzione, tutt’ora per lo spostamento della Variante alla SR. 515 a sud della Centrale di Via Volta a causa della somma di inquinamenti: smog + elettrosmog.
Si opporrà a nuove devastanti proposte viabilistiche come quella dell’ANELLO, che sconvolgerà zone ad alto pregio ambientale e strategico per evitare gli allagamenti da esondazioni del centro di Scorzè;
Ha operato ed opera perché vengano smantellate le linee ad alta tensione che coprono Scorzè e perchè si trovino percorsi meno impattanti ed interrati con emissioni nei limiti della legge regionale di Michele BOATO (in Europa è quella che tutela di più la salute dei cittadini), per eventuali nuovi elettrodotti.


Come consulente per l’Ambiente del Comune di Scorzè dopo anni di oblio da parte di altri, ha trovato i finanziamenti per ampliare il Parco dell’Oasi Todori












ed ha contribuito all’inizio dell’iter per trasformarlo nel nuovo Parco delle Risorgive a livello regionale. Un cuneo di verde nel tuo centro.
Ha reperito i finanziamenti regionali per le rotonde di Scorzè!!
Ha sostenuto e contribuito all’inizio dell’iter per il completamento della pista ciclabile sulla Castellana;
Ha messo a dimora, con l’aiuto degli Ecovolontari, nel territorio comunale, più di 1000 alberi autoctoni nei vari parchi del paese;
Ha fatto costruire il nuovo “Campo Scuola per una Mobilità sostenibile” per i bimbi in Piazzale Donatori di Sangue (unico nel Miranese);







Ha fatto installare il Distributore per il latte crudo (primo nel Miranese).
Ha proposto le domeniche senz’auto con feste come “PrimaverAmbiente” e la “Festa del Miele”.

Per la Scorzè che Vogliamo, Impegno civico per il Bene Comune, con Michele Boato candidato a Sindaco indica

Giuseppe Papazzoni

“NOI NON FACCIAMO PROMESSE ELETTORALI:
LA NOSTRA VITA, IL NOSTRO IMPEGNO SOCIALE ED AMBIENTALE SONO LA GARANZIA PER IL TUO FUTURO"

ALLARME PER LA NOSTRA ACQUA, LE NOSTRE RISORGIVE, I PRODOTTI DELLA NOSTRA TERRA, LA NOSTRA SALUTE, IL NOSTRO AMBIENTE


INQUINAMENTO DA MERCURIO: ecco come potrebbe diventare il nostro amico fiume DESE
FERMIAMO LA DISCARICA MESTRINARO
praticamente a Scorzè
OGGI POMERIGGIO MI E' ARRIVATO QUESTO INQUIETANTE MESSAGGIO SU FACEBOOK DAL MIO AMICO INGEGNERE STEFANO MICHIELETTO.
HO SUBITO PENSATO AD UNO SCHERZO ELETTORALE , PURTROPPO INVECE era ed è LA VERITA'
'" CIAO CLARA , la mestrinaro in zona bertoneria a 3 km dal confine di scorzè farà una discarica di tipo 2b con autorizzazione della regione. un grazie ad igino. la san benedetto fra 5-10 anni so troverà a prelevare mercurio e altre sostanze cancerogene e metalli pesanti e il radicchio non si potrà più fare. chiediamo conto ad igino della autorizzazione?? e pizzolato che dice???"
R: BERREMO MERCURIO
Tieni presente che in una discarica 2b va quanto di peggio si possa immaginare degli scarti industriali. Sicuramente cresceranno tumori e inquinamenti della falda acquifera. Il radicchio si fa con l'acqua di falda. addio radicchio.Nel tempo verranno inquinate le falde più profonde. Ricordo che all'Univ mi fu detto che la permeabilità del suolo è molto lenta e che ci vogliono 10 anni affinchè una goccia d'acqua alpina arrivi nelle nostre falde. Se l'inquinamento avverrà addio San Benedetto. Provate a sentire quelli di Zero Branco. Di più non posso fare. Tutto grazie anche ad Igino.Bisogna spargere la voce.
Giancarlo Gazzola alle 17.57 del 26 maggio
E' una PAZZIA !!!
"
POLEMICA A ZERO BRANCO
Sì alla discarica Mestrinaro
polemica contro la Regione

La giunta regionale dà il via libera alla discarica e al nuovo impianto per il trattamento di rifiuti speciali della Mestrinaro. Si chiude la vicenda burocratica che ha visto la vittoria dell’azienda della Bertoneria. Il consiglio comunale promette battaglia contro la decisione della Regione. Entro 60 giorni dovrà essere presentata opposizione legale. Intanto, però, dalla delibera della giunta è emerso che il Comune ha presentato in ritardo le sue osservazioni al piano che ora fa tremare Sant’Alberto.

«Quella della giunta è stata solo un’opposizione di facciata», attacca il consigliere di minoranza, Renato Toppan, che, durante il Consiglio di mercoledì ha presentato assieme ai consiglieri Gasparin e Rizzante una mozione contro il progetto, dopo quelle protocollate dal Pd. L’approvazione dell’intervento da parte della giunta regionale, subordinato ad un elenco di prescrizioni che la ditta dovrà osservare, è arrivato il 7 aprile, dopo che la commissione di Valutazione di impatto ambientale aveva già espresso parere favorevole ai lavori. Su un terreno di circa 6 ettari di proprietà della Mestrinaro a Sant’Alberto verrà costruito un impianto distribuito su tre capannoni per il trattamento di alcuni particolari categorie di rifiuti speciali. Sarà realizzato anche un deposito temporaneo per i materiali in attesa di essere trattati. L’ok della giunta regionale è stato una vera e propria doccia fredda per i residenti della Bertoneria che dal 2005, da quando cioè la ditta aveva presentato la richiesta di ampliamento, si sono mobilitati per bloccare il progetto. L’impianto per i rifiuti speciali sarà distante 45 metri dall’abitazione più vicina ed è collocato nel cuore delle coltivazioni del radicchio rosso di Treviso. I residenti, che da tempo si sono riuniti in un comitato, stanno lavorando in queste ore per organizzare una manifestazione contro l’ampliamento dell’azienda. Per impugnare la delibera restano comunque solo le vie legali. Il consigliere Toppan e il Pd hanno chiesto con forza che sia il Comune a farsene carico nei termini previsti. «E non - come precisa ancora Toppan - com’è successo in occasione del deposito del progetto nel 2005, quando il Comune ha presentato le osservazioni in ritardo». In Consiglio il sindaco, Maria Margherita Sagramora d e l l a L E G A , ha comunicato che si farà carico di coordinare l’azione legale. "

OGGI POMERIGGIO MI E' ARRIVATO QUESTO INQUIETANTE MESSAGGIO SU FACEBOOK DAL MIO AMICO INGEGNERE STEFANO MICHIELETTO.
HO SUBITO PENSATO AD UNO SCHERZO ELETTORALE , PURTROPPO INVECE era ed è LA VERITA'
'" CIAO CLARA , la mestrinaro in zona bertoneria a 3 km dal confine di scorzè farà una discarica di tipo 2b con autorizzazione della regione. un grazie ad igino. la san benedetto fra 5-10 anni so troverà a prelevare mercurio e altre sostanze cancerogene e metalli pesanti e il radicchio non si potrà più fare. chiediamo conto ad igino della autorizzazione?? e pizzolato che dice???"
R: BERREMO MERCURIO
Tieni presente che in una discarica 2b va quanto di peggio si possa immaginare degli scarti industriali. Sicuramente cresceranno tumori e inquinamenti della falda acquifera. Il radicchio si fa con l'acqua di falda. addio radicchio.Nel tempo verranno inquinate le falde più profonde. Ricordo che all'Univ mi fu detto che la permeabilità del suolo è molto lenta e che ci vogliono 10 anni affinchè una goccia d'acqua alpina arrivi nelle nostre falde. Se l'inquinamento avverrà addio San Benedetto. Provate a sentire quelli di Zero Branco. Di più non posso fare. Tutto grazie anche ad Igino.Bisogna spargere la voce.
Giancarlo Gazzola alle 17.57 del 26 maggio
E' una PAZZIA !!!

domenica 24 maggio 2009

LA NOSTRA VITA, IL NOSTRO IMPEGNO SOCIALE ED AMBIENTALE SONO LA GARANZIA PER IL FUTURO DI TUTTI

Per la Provincia sbarra questo simbolo con una croce.


Per il Comune di Scorzè sbarra questo simbolo
e scrivi in fianco a destra il cognome della tua candidata preferita o del tuo candidato preferito


NOI NON FACCIAMO PROMESSE, LA NOSTRA VITA, IL NOSTRO IMPEGNO SOCIALE ED AMBIENTALE SONO LA GARANZIA PER IL FUTURO DI TUTTI!

NOI NON VENIAMO A BUSSARTI ALLA PORTA SOLO NEL PERIODO ELETTORALE,
NON TI DISTURBIAMO AL MERCATO QUANDO FAI LE SPESE,
NON TI RIEMPIAMO DI CARTA LA CASSETTA DELLA POSTA,
NOI TI SIAMO VICINI 365 GIORNI ALL’ANNO, QUANDO VEDIAMO LA VIVIBILITA’ E LA SALUTE COMPROMESSA!
NOI NON SIAMO VENDITORI AMBULANTI DI PROMESSE,
NOI LAVORIAMO PER IL TUO, IL NOSTRO FUTURO.
SIAMO CONVINTI CHE LA VERA POLITICA SIA UNA COSA SERIA E CHE TROPPO TEMPO PREZIOSO SIA ANDATO SPRECATO: I TIMORI, GLI STUDI E LE PROPOSTE ATTUABILI, PER SALVARE L'AMBIENTE, CHE TUTTI CI DERIDEVANO, ORA SONO DIVENTATI REALTA' E LI RITROVIAMO COME PATRIMONIO E VANTO IN PROGRAMMI, AHINOI, ORAMAI OBSOLETI DEI PARTITI DI MAGGIORANZA.
ANCHE OGGI NOI SIAMO PIU' AVANTI!
CHI TENTA DI RINCORRERCI, NON SA STARE AL PASSO, PER IGNORANZA O PERCHE' TRAVIATO DA QUEL VALORE PERVERTITO, CHE E' QUELLA MACCHINA MALIGNA COME UNA METASTASI, CHE TRASFORMA IL DENARO PUBBLICO IN DENARO PRIVATO.
QUELLO CHE TI CHIEDIAMO, NON E’ UN VOTO SVUOTATO DEL SUO VALORE, MA L’IMPEGNO D’ESSERE PARTECIPE NELLE SCELTE DELLA COMUNITA’, PER NON LASCIARE IN MANO IL NOSTRO FUTURO A CHI NON HA IDEE.
Giuseppe Papazzoni Capolista de " la Scorzè che vogliamo - Impegno civico per il bene comune"
Clara Caverzan candidata consigliera per la Provincia di Venezia.

Il 6 e il 7 giugno vota Michele Boato per la Provincia di Venezia ed il Comune di Scorzè.

sabato 23 maggio 2009

MICHELE BOATO: 6% LO GRADIREBBERO MOLTO, 13% LO GRADIREBBERO ABBASTANZA CONOSCIUTO AL 64 %

Le misure vengono effettuate con strumentazione di elevate prestazioni e certificata

Elettrourlo
Il cielo a Scorzè


COMUNICATO STAMPA

SONDAGGIO CON 1200 INTERVISTE DÀ A MICHELE BOATO IL 6%

Un sondaggio elaborato da IPSOS Public Affair e pubblicato sul sito specializzato http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/ il 20 maggio ha valutato il gradimento fra gli elettori dei candidati alla presidenza della provincia di Venezia.
Fra questi è risultato particolarmente interessante il dato che riguarda Michele Boato candidato presidente con a Lista Civica Impegno per il Bene Comune.
In questi giorni ampio spazio viene dato alle ipotesi di risultato elettorale di una parte dei candidati a presidente della provincia maggiormente quotati, ma poco o nulla si sa dei candidati cosiddetti ‘minori’ ma che potrebbero risultare fondamentali in un eventuale ballottaggio oltre che rappresentare in alcuni casi vere alternative programmatiche agli schieramenti di centro destra e centro sinistra.
Il sondaggio proposto prende in considerazione anche alcuni di questi candidati. Emerge che, fra tutti, quello con maggior riscontro elettorale è proprio Michele Boato con la lista civica Impegno per il Bene Comune.
Il sondaggio ha preso un campione casuale di 1.200 persone, diverse come età, sesso, livello di scolarità, condizione sociale.
Sul gradimento dei candidati alla Presidenza della Provincia Michele Boato ha avuto un 6% di persone che lo gradirebbero molto come presidente e un 13% che lo gradirebbero abbastanza.

Fra i candidati Boato risulta essere fra quelli più conosciuti. La candidata Zaccariotto infatti risulta sconosciuta per il 70%. Solo Mazzon (88%) risulta meno noto. Questo dato per Michele Boato è del 64%, e solo il presidente uscente ha un dato migliore, forte di 5 anni di governo della provincia
.
Interessante il dato sul possibile voto finale, con Michele Boato quotato al 9% non considerando gli elettori incerti sul voto, e al 6% inserendo nei calcoli anche questi elettori.

Un dato, il 6% finale, importante che pone Boato fa i candidati che potrebbero avere un ruolo determinante nel ballottaggio e che rilancia le tematiche ambientali e sociali che da anni Michele Boato porta avanti nelle tante azioni per la salvaguardia degli alberi, contro l’elettrosmog e per la riduzione dei rifiuti.

Paolo Stevanato
Ufficio Stampa Lista Civica Per il Bene Comune

venerdì 22 maggio 2009

piacere, mi presento, SONO MICHELE BOATO

















Piacere, mi presento, sono Michele Boato,
veneziano fino al 1970, poi mestrino.
Laureato in Economia a Cà Foscari, per 2 anni operaio a Marghera,
poi docente negli istituti Massari e Foscari.
Dal ’68 cerco di difendere ambiente e salute di tutti.
Ecco alcune delle cose FATTE:
- 1968: dopo 2 occupazioni, Cà Foscari si rinnova totalmente;
- blocco dello scarico a mare di 3.000 tonnellate al giorno di fanghi chimici
- da deputato, nel 1987-88, eliminato con legge il fosforo dai detersivi, facendo così finire l’invasione di alghe nelle spiagge da Jesolo a Chioggia e Romagna
- riduzione dello spreco di miliardi di sacchetti di plastica, attraverso la tassa di 100 lire al sacchetto (prima tassa ecologica d’Italia)
- da assessore reg. all’ambiente, nel 1993, legge veneta che limita a 0,2 microTesla (il più basso del mondo) l’elettrosmog da elettrodotti
- dimezzamento delle autorizzazioni di cave in Veneto nel 1993-94
- creazione oasi di Valle Vecchia e inizio Bosco di Mestre, forte ridimensionamento caccia
- avvio raccolta differenziata spinta dei rifiuti (a partire da Dolo e Campolongo) ora il Veneto è, col 50% di riciclo, la miglior regione d’Europa
- fondazione delle associazioni FederConsumatori e Movimento dei Consumatori veneto
- con gli Amici della Bicicletta, pedonalizzazione di Piazza Ferretto e prime piste ciclabili a Mestre,
- 2007: chiuso definitivamente l'impianto del fosgene a Marghera
- con l’associazione AmicoAlbero, salvati decine di grandi alberi dall’abbattimento
- lotta nonviolenza per impedire la mega-antenna del Parco Bissuola:imputato, assolto al processo il 19 maggio

La lista civica “Impegno Civico per il Bene Comune” mi candida a Presidente della provincia di Venezia
Mi troverete, nella quarta colonna della scheda elettorale gialla, per la Provincia
Penso di aver esperienza, competenza e voglia di lottare sufficiente per meritare il vostro appoggio (chiedetevi, per ogni candidato,cosa ha FATTO per il bene di tutti)

A proposito di POLTRONE: MI IMPEGNO PUBBLICAMENTE A VERSARE TUTTA L’INDENNITA’ (fino all’ultimo centesimo, senza furberie) in un Fondo pubblico con finalità sociali: 1° piantare alberi; 2° eliminare barriere architettoniche

Se volete contattarmi: micheleboato@tin.it oppure presso l’Ecoistituto del Veneto in viale Venezia 7 a 50 metri da Mestre FS tel/fax 041 935666 ore 16 – 19

Se potete, passate questo messaggio ad una persona amica
grazie comunque dell'attenzione, a presto
Michele

giovedì 21 maggio 2009

CON ME IN PROVINCIA SI PUO' !


CON ME IN PROVINCIA SI PUO':
impegnare il bilancio della Provincia di Venezia con contributi alle scuole di ogni ordine e grado per uscire dal marasma creato dalla ministra Gelmini:




ridare aiuto agli insegnanti della scuola dell'obbligo per realizzare progetti e laboratori di alfabetizzazione per alunni stranieri e i loro genitori; progetti di educazione alla letto-scrittura, all'affettività, allo studio della matematica, della storia e della geografia com'è stato finora;


realizzare centri antiviolenza donna, realmente efficienti ed efficaci, per tutelare il diritto delle donne alla non violenza sia fisica che psichica tra le mura domestiche e nelle città;

realizzare lungo il fiume Dese, attorno all'oasi Mulino Todori a Ovest di Scorzè, una grande wetland park per mitigare il fenomeno delle alluvioni da Scorzè a Mestre;

raggiungere l'obiettivo rifiuti zero: porta a porta in tutti i comuni contro il turismo incontrollato dei rifiuti. Rifiuti 0 vuol dire non produrre rifiuti, ma solamente scarti, cioè materie prime seconde che vengono riutilizzate per altre lavorazioni o per ricreare lo stesso prodotto. Rifiuti 0 vuol dire che sia la discarica che l' inceneritore sono inutili. Per raggiungere l'obiettivo del rifiuti 0 bisogna intevenire sull'intera filiera dei prodotti e nello stesso tempo educare il popolo;

promuovere e realizzare lo sviluppo delle nuove energie e del risparmio energetico;
difendere l'ambiente e le famiglie contro cementificazioni ed infrastrutture stradali devastanti e scellerate .

CON ME IN PROVINCIA SI PUO'

CLARA CAVERZAN

CANDIDATA A CONSIGLIERA PER LA PROVINCIA DI VENEZIA
PER IL COLLEGIO DI SCORZE' E NOALE
NELLA LISTA IMPEGNO CIVICO PER IL BENE COMUNE
MICHELE BOATO PRESIDENTE
della Provincia di Venezia




domenica 17 maggio 2009

IL GRANDE ANELLO PER SCORZE' NON E' UNA FEDE DI BRILLANTI




“LOR SIGNORI DELL’ANELLO”



Da alcuni anni il già consigliere comunale Aldo Luise, dopo aver voluto il Passante, propone un nuovo Grande Raccordo Anulare di Scorzè, da tempo chiamato l’ANELLO.

E’ una specie di schizzo buttato là, su una cartina geografica del nostro Comune. E’ servito, in una sorta di guerra tra poveri, per indorare la pillola agli abitanti di Cappella ( che comunque ne sarebbero danneggiati in quanto avrebbero anche il traffico della Castellana da Ovest quindi nel centro) interessati dalla variante alla 515 e dal casello del passante.
L’intento è quello di invadere l’unico spicchio di territorio rimasto integro e che si insinua nel centro storico di Scorzè. Tutti i tecnici interpellati sconsigliano vivamente qualsiasi infrastruttura invasiva in quella zona, i motivi:
Area delle risorgive: la zona fornisce acqua a tutta la Provincia con pericoli di inquinamento e degrado delle acque e conseguente perdita di posti di lavoro;
Area ad alto rischio idraulico; Dese e Desolino hanno già causato allagamenti e la zona dovrebbe essere salvaguardata da dighe di asfalto e cemento per scongiurare nuove esondazioni anzi dovrebbero essere individuate aree di espansione per far fronte ai momenti di crisi;
Il tratto del Dese interessato è forse l’unico rimasto indenne dalla politica dei “tagli” dei Consorzi di Bonifica degli anni cinquanta del ‘900 e rappresenta un patrimonio per le nostre radici (di cui tanto si parla a vanvera).
Con gli odierni standard per la costruzione di strade vista la tipologia abitativa ed agricola di alto pregio, dovrebbero essere abbattute molte case, chiuse diverse aziende agricole e verrebbe a costare in maniera spropositata. Ed allora chi dovrebbe finanziarla? Regione? Provincia? Comune? COMUNE? …. MA CON QUALI SOLDI?
In virtù di quale SVILUPPO E VIABILITA’ (nuovi insediamenti e quindi nuovo traffico) si continua proporre nuove ed invasive strade per nuovo traffico e quindi inquinamento? I cittadini interessati dalla via Castellana a Via Onaro, non sono stati minimamente consultati, eppure il candidato a Sindaco del PDL, Liberalista e PNE

dai microfoni di Antenna 3 e dai quotidiani locali senza un progetto, senza un’indagine costi/benefici e soprattutto senza un’indagine di Valutazione d’impatto ambientale pone tra i suoi progetti prioritari la costruzione di questa invasiva, dannosa, ma soprattutto inutile nuova strada. E’ QUESTO IL MODO DI FAR POLITICA? O E’ UN TENTATIVO MALDESTRO DI RECUPERARE CONSENSI DA COLORO CHE SONO TOCCATI DA ALTRE STRADE CHE LUI STESSO HA VOLUTO (si è già dimenticato di Villa Braida a Mogliano o del perché ha potuto candidarsi per il PDL)?
Siamo fermamente convinti, che chi sta proponendo questa nuova devastante infrastruttura, non sappia nemmeno di cosa stia parlando e non sia a conoscenza dei progetti dei comuni vicini che la renderebbero ancora più inutile e sperpero di danaro pubblico.
Siamo fermamente convinti che il futuro debba necessariamente passare
per l’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti: un passante aperto renderebbe vani tutti i caselli da Dolo a Quarto d’Altino, con nuovi sistemi d’esazione che la Società Autostrade vende all’estero, ma non propone in Italia.
Siamo fermamente convinti che Scorzè, che gli abitanti di Scorzè abbiano la fortuna d’avere alle porte del proprio centro un angolo di natura incontaminata da poter fruire che l’interesse di pochi mette in pericolo.
Il traffico di Scorzè verrà risolto con la variante alla 515 alla quale mai si è detto di no ma che si vuole spostare per salvaguardare la salute compromessa dall’elettrosmog dei cittadini interessati.
Ecco, mentre in ogni angolo di Scorzè interessato da nuove infrastrutture sale alto il malcontento e la protesta, qual è la soluzione di questo candidato? Aggiungere altre strade, altre proteste per la difesa della vivibilità. Pazzesco!!!
Sinora questa proposta sussurrata in maniera tale da trovare consensi nella passata maggioranza ha trovato la ferma opposizione
del Sindaco Clara Caverzan e suo consulente per l’ambiente Giuseppe Papazzoni (questo uno dei motivi per le famose dimissioni in comitiva ed il conseguente commissariamento).
Attiviamoci affinchè non venga posta in essere questa nuova offesa per la salvaguardia della nostra vivibilità e del nostro ambiente! Pretendete dai candidati a Sindaco e Consigliere l’impegno a fermare questa idiozia sorretta da appetiti palazzinari. Non lasciate che si finisca la deturpazione del nostro territorio.

venerdì 15 maggio 2009

Tornare ai vecchi teatrini mai più!



UN IMPEGNO CIVICO PER SCORZE’


Sembra uno slogan, tra i tanti che ci sono in giro, ma noi crediamo veramente in un progetto per una Scorzè migliore.
La nostra è una lista civica apartitica, con cittadini di varie esperienze, con la voglia di impegnarsi onestamente per cercare soluzioni ai problemi del paese, senza scaricarli da una parte e caricarli da un’altra e poi non risolverli.
Preferiamo presentarci in modo semplice e poco dispendioso, per rispondere a chi ha un unico ritornello: screditare l’esperienza del Sindaco Clara Caverzan addebitandole tutte le responsabilità del commissariamento.
E’ proprio vero che ha fatto poco o nulla?
Siamo convinti del contrario ed elenchiamo in sunto, ciò che ha fatto, provato dagli atti del Comune, nei soli due anni di amministrazione (bloccata nel primo anno dal deficit causato dal precedente Sindaco, e condizionata nella sua azione per rientrare nel “patto di stabilità”, limitata negli ultimi due dall’ostruzionismo di alcuni partiti che, per intenti che nulla hanno a che vedere con il bene del Comune, hanno portato al commissariamento, per mano di due consiglieri della maggioranza schieratisi, per motivi personali, con la minoranza):
· Variante Arch. Rigo per il nuovo centro di Scorzè;
· Conclusione iter amministrativo Via Bigolo con inserimento di tutte le proposte dei Comitati;
· Campo Scuola per l’educazione alla mobilità sostenibile (primo nel Miranese);
· Tombotto per il sollevamento delle acque per evitare gli allagamenti nelle zone di Scorzè vicine al Dese;
· Sistemazione di Via Gallese;
· Opere di ristrutturazione della Villa Orsini;
· Nuovo parco Sport e Giochi “Antonimi” in Via Piemonte;
· Progettazione per ampliamento di due nuove aule della Scuola di Cappella e rifacimento del tetto della Palestra;
· Lavori di straordinaria manutenzione alla Caserma dei Carabinieri;
· Sistemazione Via Ponte Nuovo a Peseggia con pista ciclabile;

· Approvazione delle Wetlands a Peseggia oltre 10 ettari di Parco per fitodepurazione;
· Riqualificazione del Centro Storico di Scorzè con progettazione e finanziamento delle rotonde invece dei semafori;
· Ampliamento e sistemazione dei cimiteri;
· Cominciato iter nuovo asilo nido ed ampliamento Scuola Materna Rodari;
· Ampliamento dell’Oasi Todori con messa a dimora di più di 500 alberi ed inizio iter per il “Parco delle Risorgive”;
· Risanamento della scuola “G. Marconi” dall’Elettrosmog con innalzamento della linea: Scuola agibile al 100%;
· Ampliamento Impianti sportivi di Peseggia;
· Acquisizione area Daminato e inizio ristrutturazione Municipio;
· Lavori di adeguamento di Via Liguria;
· Controsoffitto isolante del bocciodromo;
· Pista ciclabile di via Treviso ed iter finanziamento pista ciclabile Castellana;
· Nuova sede protezione civile e magazzino nell’ex sede del macello con sala musica per i giovani;
· Interventi su tutte le scuole del centro e delle frazioni;
· Messa a dimora in tutto il territorio di più di 1000 alberi autoctoni;
· Distributore di Latte fresco;
· Completamento luci Via Olmara;
· Acquisizione di Villa Lina;
· Manutenzione (scavo) dei fossi;
· Rinnovo centro storico a Gardigiano;
· Completamento luci frazioni varie.


Ma allora perché tanto astio?
Evidentemente i 700.000 METRI CUBI DI CEMENTO CANCELLATI dal piano regolatore dell’ex Sindaco Centomo, il difendere ad oltranza dall’invasione di strade, autostrade, tralicci e linee ad alta tensione il nostro territorio e quindi la salute dei cittadini, ha disturbato e non poco le categorie trasversali senza scrupoli che compiono affari senza curarsi della vivibilità del territorio.
E poi l’aver preparato un PAT (Piano di Assetto Territoriale), così attento alla salvaguardia della salute, del territorio e dell’ambiente, all’avanguardia nella Provincia di Venezia, ha contrariato coloro che vogliono urbanizzazione selvaggia, lottizzazione e cementificazione come futuro di questo paese.
Per continuare questo lavoro di sviluppo di Scorzè, in armonia con la vivibilità e con la salvaguardia della salute, abbiamo puntato su una persona che, in tutto il Veneto, si è speso da sempre per l’ambiente che ci dà la vita:
Michele Boato
· esperto in infrastrutture ambientalmente sostenibili, vista la sua trentennale esperienza amministrativa, anche in Parlamento ed in Regione;
· autore della Legge Regionale di salvaguardia dai Campi Elettromagnetici, la migliore d’Europa.


con Michele Boato candidato sindaco

I comitati di via battisti
via de gasperi via olmara
via volta



lunedì 11 maggio 2009

L'UNICA PROPOSTA PERSEGUIBILE VIENE DAL CANDIDATO SINDACO MICHELE BOATO DI " LA SCORZE' CHE VOGLIAMO "


DAL GAZZETTINO
Lunedì 11 Maggio 2009,
Scorzè Il casello di Martellago Scorzè a Cappella? Una follia per i cittadini del comitato “Cappella Vive”: 5 ponti sul Dese, in 5 punti diversi, con un ponte lungo 100 metri e alto non meno di 14, cinque diverse strade, due caselli, due rotonde, due baffi di raccordo per un’estensione di 22 mila metri quadri di campagna. E perché tutto questo non sia solo virtuale o sulla carta, ieri mattina la dimostrazione reale in loco con delimitazione dell’area e illustrazione di quello che avverrà con la costruzione del casello a 300 metri dalla chiesa di Cappella e dalla scuola elementare. Sulle rive del Dese al confine con Martellago è stata organizzata la manifestazione dal comitato che, con ironia, ha pubblicamente invitato tutti, dal semplice cittadino alle autorità politiche, a “un aperitivo al casello”. Spritz distribuiti 330, ma sui tavoli anche bibite e panini. Poco prima delle 11.00 nel giro di qualche ora oltre quattrocento persone hanno raggiunto in auto, a piedi o in bicicletta il “casello” virtuale da quattro accessi dalla Moglianese, la strada sterrata a lato del passante, via Cimitero, via Ungaretti e la strada del mulino Cosma, e uno da Martellago via Boschi, da Combi lungo la Cappellana. Nei pressi del ponte denominato “de Schio” altoparlanti, bancarelle con illustrazione delle planimetrie, gazebo con gli aperitivi pronti e recintata tutta la zona che dovrebbe venire interessata dalla costruzione del casello a diamante con due entrate e due uscite. Transennato il territorio di circa 22 ettari, con dislocate grandi scritte: “qui la rotonda”, “l’altezza fino a qui” su un traliccio elettrico, qui altri cinque ponti sul Dese. E la signora Martina che faceva da guida con le persone al seguito per spiegare dettagliamene, sulle rive del fiume, come sarebbe stata profanata l’area campestre. «Noi vorremmo che il casello non si facesse in questo luogo. Ma non lottiamo contro i mulini a vento, e nel caso venga costruito, come vogliono gli industriali di Scorzè e Martellago, chiediamo modifiche e soprattutto opere di mitigazione verde che lo contorni, tanti ettari quanti ne occupa il casello. Chiediamo che non si facciano i 5 ponti e che le strade del casello, degli svincoli e dei baffi di congiunzione, siano dotate di adeguate barriere antirumore» dice il comitato Cappella Vive. All’appuntamento alcuni dei candidati sindaci nelle prossime elezioni tutti preoccupati per l’impatto ambientale del casello. Michele Boato, ha detto: «Non si deve fare, e neanche quello di Spinea. Il passante deve essere liberalizzato con entrate e uscite a lato come in altri paesi d’Europa dove ci sono liberi accessi ai paesi. Si risparmia e anche gli abitanti ne avranno un beneficio. Il pedaggio, caso mai, verrà pagato al casello di Dolo, ripristinato, e a quello di Quarto D’altino». Renzo Favaretto

giovedì 7 maggio 2009

HAPPY HOUR A CAPPELLA NO AL CASELLO!!!



Comitato Cittadino CappellaVive
Via Moglianese C. 33
C/o Villa Toffolo
30030 Cappella
http://www.cappellavive.it/
info@cappellavive.it


Gent,ma Sig.ra
Caverzan Clara
Candidato Consigliere prov di Venezia

30037 Scorzè



“un aperitivo sul Casello”
----------------------------------


E’ imminente la presentazione del progetto del casello autostradale a Cappella,
di cui tanti ne parlano, ma non tutti sanno dov’è e come sarebbe sui 22 ettari che dovrebbe occupare, così come disegnato nelle bozze del PdM.
Quindi, siccome, vale per tutti capire bene cosa avverrebbe sul terreno,
il Comitato CappellaVive organizza
“un aperitivo sul Casello”
.
domenica 10 maggio dalle ore 11.00 sulle rive del Dese a Cappella (ponte de Schio)
con una rappresentazione visiva delle opere viarie sui 22 ettari

Il Comitato CappellaVive la invita a partecipare, assieme ai candidati della sua lista, alla rappresentazione.
L’evento ha lo scopo anche di consentire di valutare ai cittadini ed ai loro rappresentanti, con maggiore compiutezza e sul terreno, il progetto dettagliato di prossima presentazione.
Contiamo, pertanto, sulla presenza Sua e della Sua Compagine.
Alla manifestazione sono invitati i candidati Sindaci e Consiglieri del Comune di Scorzè, la Giunta ed i Consiglieri del Comune di Martellago, i Candidati provinciali ed i Consiglieri Regionali, i responsabili del PdM, ed i cittadini di Scorzè e Martellago, oltre ai media.

Alleghiamo una piantina di confluenza al punto “fiume Dese ponte de Schio”



Comitato CappellaVive

UN FUTURO SENZA INCENERITORI PER IL VENETO



Rete Ambiente Veneto

Rete Ambiente Veneto e Comitati Rifiuti Zero hanno realizzato, il 14 Febbraio a Treviso il Convegno sui rifiuti urbani e industriali Per non incenerire il futuro, con una larghissima partecipazione e rilievo di stampa, ora vi invita al secondo Convegno sui rifiuti
sabato 9 maggio alle ore 9
a Mestre - Centro CittAperta,
via Col Moschin 20 /angolo via Felisati (traversa di via Piave a 300 m. da stazione)

Un futuro senza inceneritori per il Veneto

Introduzione
Michele Boato
economista ambientale, Direttore Ecoistituto del Veneto
“Il Veneto è il nostro giardino”

Relazioni
Stefano Raccanelli
chimico, Direttore del Laboratorio Inca sulle Diossine di Venezia
Michelangiolo Bolognini
medico igienista, di Medicina Democratica

segue Dibattito con interventi di varie associazioni, tra cui:
Sergio Vartolo del Comitatato contro Cementificio di Fumane (Verona)
Marco Rampon del Comitato anti Inceneritore di Schio (Vicenza)

Conclusioni
Lucia Tamai
Rete Ambiente Veneto e Comitati Rifiuti Zero di Treviso e Venezia
che presenta la:
“Diffida alla Regione Veneto a rispettare le due Mozioni contro gli inceneritori di Silea e Bonisiolo, approvate dal Consiglio Regionale nel 2007”

Ai partecipanti una documentazione aggiornata da Franco Rigosi sugli inceneritori in Veneto e una analisi di Gianni Tamino sugli effetti ambientali dell’inceneritore di Padova
info@ecoistituto.veneto.it tel/fax 041 935666
http://www.sommazero.blogspot.com/ 320 2319451 http://www.moglianoinceneritorizero.wordpress,com/

CARNE DA CANON!!!


IL MINISTERO DEGLI INTERNI ATTRAVERSO LE PREFETTURE SCHEDANO I CANDIDATI ALLLE AMMINISTRATIVE
DENUNCIA DI MICHELE BOATO E CLARA CAVERZAN CANDIDATO SINDACO E EX SINDACO DI SCORZE' VE

I Comuni di tutta Italia stanno schedando le liste di candidati alle elezioni del 6-7 giugno, in base ad una nota circolare delle Prefetture che fanno riferimento ad una misteriosa circolare del Ministero Interni: misteriosa perchè nessun candidato può visionare tali circolari.
Le Prefetture richiedono ai Comuni di "dare immediata comunicazione della presentazione di una lista con l'indicazione del "Colore Politico" del candidato Sindaco e dei candidati a consigliere comunale".
Si tratta di un plateale abuso di potere, senza alcuna norma di riferimento.
I sottoscritti, rispettivamente candidato Sindaco della lista "La Scorzè che vogliamo - Impegno civico per il Bene comune" e sindaco uscente del Comune di Scorzè, denunciano tale insopportabile abuso alla Presidenza della Repubblica, alla Magistratura e al Garante della Privacy.
E' UNA LISTA GIA' IN VIGORE DALLA PASSATA TORNATA AMMINISTRATIVA CHE CIASCUN CANDIDATO, SIA CANDIDATO SINDACO CHE CANDIDATO CONSIGLIERE DOVREBBE , DOVREBBE PERCHE' NON C'E' NESSUN OBBLIGO ( ! )COMPILARE.
DOMANDA: POSSONO FARE TUTTO CIO' SENZA NESSUN RIFERIMENTO NORMATIVO E SENZA CHE IL DICHIARANTE NE CONOSCA GLI SCOPI?


Michele Boato e Clara Caverzan

lunedì 4 maggio 2009

caregheta d'oro che porta el me tesoro che porta el me putin din din din.






MA CHI STA “GIOCANDO SPORCO”?

La politica è un’”arte” strana ….. nel nostro comune ancor di più.
Alcuni “giovani” asseriscono di esser stati oggetto di gioco scorretto o ancor di più calunnioso e accusano i “vecchi” di fare una politica appunto “vecchia”, quindi sporca, mentre loro, che sono nel “giusto” e sono la novità, subiscono l’infamia e lo strombazzano a voce alta, sorretti dai soliti galoppini.
Normalmente, quando due persone o due partiti dialogano per presentarsi alle elezioni, nella convinzione di essersi rispettati durante un’esperienza “seppur traumatica” di governo, nella quale da ambo i lati si è sopportato le divergenze e cercato di valorizzare le convergenze, cercano di continuare ad esser chiari ed onesti.
Quando invece uno dei due scopre che invece l’altro, mentre dialoga con te, di nascosto, forma un’altra lista per sostituirti ed in questa lista cerca di inserire persone a te vicine, magari dicendo loro che è per sostenerti, il disappunto è la logica risposta.
Disappunto aggravato dal fatto che alcuni altri di coloro che sono a te vicini sono stati contattati con l’avvertenza di non informarti.
Ma il bello viene quando il “cornuto e mazziato” da tale comportamento avvicina una di queste persone e questa gli racconta cosa è successo e questi spiega che è bene che verifichi le intenzioni degli altri su problemi che gli stanno a cuore e che ben avevano evidenziato in siti internet, nasce il pandemonio, urlano, sbraitano, inveiscono…. offendono, quando sarebbe stato più semplice ed onesto spiegare il perché di certe convinzioni.
Spiegare che malgrado sul programma si scriva di tutto e di più, alla fine è il volere dei consiglieri eletti che viene a galla e magari poi quando si va al ballottaggio si reiscrive e si sottoscrive il tutto ed il contrario di tutto, basta vincere e governare e questa non è la “vecchia” politica è la politica che ci hanno detto di voler fare questi signori pur di vincere sul loro nemico storico.
Ed era quella una delle nostre eccezioni: “la difficoltà di allearci qualora si andasse al ballottaggio con coloro che così disinvoltamente ci hanno scippato del diritto democratico di amministrare il paese”.
In base alle loro convinzioni avremmo dovuto accettarlo, …. NOI NO! Noi che siamo “vecchie e vecchi” non accettiamo questo tipo di politica, ma forse sarebbe meglio definirla correttezza ed è forse questa che fa paura. E’ questa che si tenta di colpire urlando più forte ed attaccando in maniera becera chi ha guidato il comune sino a pochi mesi fa e che allora era brava e buona ed ora è peggio e di più. Non solo, ma non la si attacca sul piano politico, come allora, con le dimissioni in comitiva non si dice ai cittadini:”ti sfiducio per questi motivi”, ma con l’uso del cicaleccio, dei commenti anonimi la si attacca sul piano personale.

Potremmo farlo anche noi su certi personaggi che avrebbero di che spiegare sul loro vivere quotidiano, ma non lo facciamo! Forse siamo “vecchi” ma non accetteremmo mai di scendere su questo becero modo d’insultare le persone.
Politica è fare delle scelte e subirne le conseguenze, non ci si può opporre quando si è in minoranza ed accettare quando si è in maggioranza (l’esempio del Passante è di fronte a tutti noi): per dire di no a quest’opera distruttiva per tutto il nostro territorio abbiamo lasciato un assessorato e siamo andati all’opposizione, non ci pare che altri, nei vari livelli abbiano fatto altrettanto, anche se a parole (sempre quelle) erano “ferocemente contrari”.
Forse è la paura di sentirsi chiedere di rendere conto di questi comportamenti che induce qualcuno a creare una cortina di fumo fatta di offese, perché non se ne parli o si parli di altro.
Anche questo è un gioco, ma è sporco, veramente sporco, giovane o vecchio che sia.
Ma noi a questo gioco non vogliamo giocare, noi tentiamo di costruire un futuro vivibile e sostenibile per il nostro territorio con coloro che condividono i nostri ideali.