sabato 25 maggio 2013

" I picassini "

SCRIVO IO

IL MIO PICASSO
di Federico Cavestro


 




Un po' di tempo fa la maestra Clara ci ha dato da fare un quadro di Pablo Picasso.
Io avevo fatto una ricerca in cui vi erano tutti i quadri di Picasso, guardandoli avevo notato questo quadro intitolato "donna che gioca con il cane".
Arrivato a casa alla sera ho chiesto a mia mamma se poteva stamparmi quel quadro in molti fogli A4.
Il giorno successivo mia mamma mi ha portato a casa i fogli.
Nel weekend li ho portati da mio papa' e ho formato il quadro che volevo in dimensioni un metro per un metro.
Circa una settimana dopo ho cominciato a disegnare: 
ho affiancato il disegno al cartone e ho cominciato a ricopiare a mano il disegno, dopo due ore avevo finito e non era venuto niente male.
Ogni domenica ho fatto qualcosa, la prima domenica ho fatto il pavimento e il soffitto, la seconda ho fatto la faccia della donna e la seconda mano sul pavimento, la terza ho fatto il vestito della donna e il pezzo rimanente del soffitto, la quarta ho fatto il cane e le scarpe della donna, ieri ho fatto il bordo nero e la prossima farò la targhetta oro e la struttura in legno per far rimanere dritto il cartone.
Ieri è stato un po' movimentato il lavoro perchè quando avevo cominciato a fare il bordo mia nonna mi ha chiamato perchè mio nonno stava male, allora siamo corsi là con il cartone e il colore e l'abbiamo finito dai miei nonni.
Forse lo portero' lunedi' prossimo .
Mentre lo facevo, quel quadro mi trasmetteva felicita' perchè vedere una donna che gioca con il suo cane vuol dire che si vogliono bene e che tra loro c'è un legame.
Fare quel quadro non è stato difficile perchè non aveva sfumature di colore o quant'altro che potevano essere difficili da realizzare, di difficile era solo creare i colori adatti.


mercoledì 21 novembre 2012

Jus soli, jus sanguinis, Balottelli, El Sharawi: no, non l'ho sentita al Bar Sport!






Ieri era il mio compleanno, ok? Per premio o regalo in via sarcastica, per il mio lavoro in via realistica, sono stata a Venezia, al Palazzo Regionale Grandi Stazioni ad una conferenza dal titolo:
" Integrazioni esperienze e risultati del Fondo Europeo per l'Integrazione ( FEI) in Veneto" .
Sono un'insegnante e me ne intendo, per provata esperienza so distinguere un bambino che legge a prima vista da uno che ha già letto diligentemente la paginetta a casa. Per intenderci, come un bravo meccanico che ascolta il motore con la testa dentro il cofano e un secondo dopo ti dice che è il carburatore o qualcosa lì vicino.
E' stato fantastico, bellissimo, sentir leggere l'assessore della Regione Veneto ai flussi migratori Daniele Stival, della Lega. Egli leggeva cose dolcissime e dal forte senso umanitario e sentirlo pronunciare sentitamente " gli immigrati rappresentano una fetta importante della società " mi ha fatto un immenso piacere. Forse è diventato cannibale e per fetta intendeva una gustosa e saporitissima parte di torta commestibile, ma l'ha detto.
Peccato che il secondo relatore, alias Angelo Tabaro, Segretario della Regione Veneto alla Cultura abbia rovinato poi tutto, andando a braccio. Vi sintetizzo e vi lancio le parti che ho annotato, il resto era banalmente pura e noiosissima retorica , cose trite e ritrite, dal sapore rancido che non si sentono più nemmeno al bar Sport. " ... è cresciuto il numero degli immigrati ma non è cresciuta l'esterofilia nè la delinquenza ... Diritto di cittadinanza? Nomina Balottelli ed El Sharawi ( robe da circo equestre) ed esclama che quando questi fenomeni fanno goal ... beh allora jus sanguinis ... zzz zzzz ... e conclude: vi racconto un aneddoto, c'erano due ragazzine che parlavano fra di loro in strada, una era ... ( per arrivare a dire che insomma sì era di colore, cioè la pelle era di colore, si è messo d'impegno) insomma quella di colore con la pelle di un colore parlava dialetto veneto ... indi e per cui jus sanguinis e jus soli  ( Nessun salto sulla poltrona da parte di Stival ma un sorriso beota permanente) ... zzz zzz ... zzzz
Questi signori della politica sono strapagati per leggere discorsi del cazzo che non condividono e per vivere, con ipocrisia, anni luce dalla realtà.

La dicotomia tra la cultura dell'intercultura della scuola dell'obbligo, la scuola che conosco io e la loro idea di cultura al proposito è abissale.
Il potere ed il profumo dei soldi li pervade. Il loro disgustoso livello grida vendetta.
Vergogna!

mercoledì 7 novembre 2012

Recensione de " ll Foglio" di Giuliano Ferrara per GOODBYE, HABIBi! Virginia.



Presentazione del libro


Goodbye, habibi! Virginia.

e aperitivo con l'autrice

a Bassano del Grappa
alle ore 18.30
il 14 dicembre 2012  
Caffè dei Libri
Vicolo Gamba,5  
a cura di Francesco Bettin.

Recensione del 06 novembre 2012 de " Il Foglio " di Giuliano Ferrara per
Goodbye, habibi! Virginia.
Una fogliata di libri




"Goodbye, habibi!"

di Clara Caverzan, Edizioni Anordest, 334 pp., 15 euro

Maria José Virginia – “nome come la regina antifascista”, “mia madre me lo impose perché ammirava Maria José come donna… una specie di femminista” – è una cinquantenne del nord est: esasperata da un matrimonio che suo malgrado è andato a rotoli, e sopravvive solo per abitudine e convenienza economica. Mariano, il marito, è un imprenditore di genio con un talento per la tecnologia che gli ha permesso di arrivare al successo da self made man: ma da un’infanzia difficile ha ereditato una sessualità oscura e gelosa, che tormenta Virginia fino a quando i due non scoprono l’Egitto. E a quel punto trova comodo delegare alla moglie gran parte della gestione dell’azienda, in modo da poter passare periodi sempre più lunghi nella villa che si sono fatti fare nella terra dei faraoni. E poi c’è Bahr, il terzo vertice del triangolo, il cui nome significa “mare”: il ragazzo nubiano che ha metà degli anni di Virginia, l’età di sua figlia, e che a un tratto sembra poterle infine dare una storia d’amore vero, inaspettato e inebriante. “Perché lei adora questo piccolo grande uomo che, sopravvissuto ad un villaggio della Nubia, è stato messo a pensare a se stesso, appena adolescente; che si è fatto da sé, peggio che dal nulla, in condizioni dure e pericolose e sa vivere da solo, si sa mantenere, sa destreggiarsi bene in tre, quattro lingue straniere, sa fare il cuoco e il cameriere con eleganza, il marinaio, l’istruttore di surf; è forte e i suoi muscoli sono sani come quelli di un contadino, ha rispetto di se stesso e della legge; sa aspettare, sa affrontare la fame, la fatica, un clima duro e una terra arida, la solitudine, il deserto; e sa anche ballare, rilassarsi, essere gentile quando serve, attaccare e difendersi, sa tenere la bocca chiusa quando è il momento, sa rispettare la sua stirpe, le sue origini, i suoi simili, la sua cultura, la sua religione, la sua famiglia e, senza essere un integralista, per tutto ciò darebbe la vita senza pensarci su due volte. Sa fare all’amore, sa come si fa a conquistare e tenersi una donna”.
Ma davvero il bel nubiano è il tenero dio dell’amore che sembra? Davvero la storia tra Bahr e Virginia è un esaltante romanzo? Davvero il figlio di una terra antica è del tutto estraneo a quel tipo di meschinità e prepotenze che hanno ucciso il rapporto tra Virginia e Mariano? A poco a poco, Virginia scopre che quel che accade tra lei e Bahr appartiene a quel torbido fenomeno in rapida espansione ma in gran parte ignorato dai media che si chiama turismo sessuale femminile. “Il fatto straordinario sta anche in quella situazione di potere, in quello scatto in avanti rispetto a te stessa, quel potere di certi uomini ricchi che, da che mondo è mondo, tengono legate a sé le schiave idiote, le donne che non sanno badare a se stesse, grazie alla sicurezza del loro denaro”. Il lirismo vira sul sordido, la complicità degenera in un gioco di ricatti reciproci, l’apparente comprensione e l’idillio si trasformano in uno scontro tra opposte volontà di sopraffazione. Il finale a sorpresa, ma non troppo, invita forse a non cercare facili scorciatoie, e a interrogarsi su quello che c’è veramente, dietro le apparenze. L’autrice di questo libro, per esempio, è stata sindaco del comune di Scorzè, provincia di Venezia, dove tuttora vive e lavora come insegnante. E dopo il successo in odor di scandalo di un suo romanzo erotico pubblicato nel 2008 e intitolato “Desideria”, anche questo suo secondo libro si presenta con l’etichetta di romanzo erotico visto da un punto di vista femminile (genere che attualmente va per la maggiore). Ma in realtà l’erotismo, che pure c’è, nel libro di Clara Caverzan conta molto meno dell’indagine acuta e feroce sulle ipocrisie del nord est, sugli equivoci del rapporto nord-sud, sulla disintegrazione della famiglia.

sabato 30 giugno 2012

May
26


"Pornoromantica" (Fazi, 2007), libro d'esordio e adesso fuori catalogo di Carolina Cutolo, c'aveva incuriosito in quanto avevano assistito in diretta, a viva voce dell'autrice, all'annuncio della sua uscita mentre Cutolo faceva Janis Joplin al Pigneto con la sua chitarra; e il libro ci convinse. "Romanticidio", seconda prova letteraria - la più difficile ? - c'ha interessato in quanto ci fidiamo, e non che per l'opera prima non sia stato in un certo senso anche così, dell'editore Fandango. E quando uscì il primo romanzo, aggiungiamo, lo collegammo idealmente a "La ragazza definitiva" (Castelvecchi, Roma, 2007) di Gisela Scerman, libro scelto in quanto c'aveva attirato al Salone di Torino di quell'anno grazie alla presentazione graffiante del testo, - che s'apre se non erriamo con l'immagine d'una piramide di corpi nudi in simil-orgia. Oggi, come si capirà più avanti, mettiamo invece Carolina Cutolo accanto alla Clara Caverzan che torna, dopo il successo dello 'scandaloso' "Desideria by Opluchi", con "Goodbye, Habibi! Virginia" (Edizioni Anordest). Più in là, naturalmente, spiegheremo pure il motivo dell'associazione. Ma andiamo a cominciare con il nuovo Cutolo. Premesso che la struttura, come soprattutto la lingua, non sono le maggiori competenze dell'ugualmente godibile romanzo, ecco che vediamo una morente (?) Marzia Capotorti, un po' persino alter ego dell'autrice, buona a servire e servirsi di cocktail che chiama cocktail-personalità, un po' qui vagamente alla Grasselli maniera, bartender cinica e furiosa col prossimo narrarci proprio dalle sue ultime ore tutto quel che può comunque e ancor scrutare. Quindi perfino il lato positivo d'una mamma considerata spesso male e i cambiamenti inattesi d'una vecchia amica. Con le confessioni, per giunta, delle cape del locale dove ha sgobbato. La confessione di Marzia emessa dalle stanze del coma e le falsità che deve subire dal letto del coma sono passato e presente della storia. Ché la trama di ricordi, è fatta. Prima che il colpo di scena sparigli le carte. Per l'occasione, a questo punto, ci facciamo aiutare da Laura Eduati, che su "Gli Altri" ha parlato del nuovo romanzo della scrittrice e cantante roma. "Con leggerezza arguta Romanticidio parla - ha scritto per esempio Eduati - di quello che assilla molte donne, il Grande Amore della Vita, quello che molte cercano di vedere in ogni luogo pur di non rimanere da sole. Fulminante la riflessione su Massimo, uno dei colleghi di Marzia: accusato dalla ex di essere uno stronzo perché l’ha lasciata, in realtà non si è mai prestato a doppiogiochismi e ha sempre chiarito quali fossero i suoi sentimenti. Insomma, se a volte i maschi ci risultano poco onesti è perché condiamo i loro gesti e le loro parole di significati romantici niente affatto pertinenti. Occorre dunque compiere un romanticidio, senza però che il cuore diventi duro come il cuoio altrimenti le emozioni, quando arrivano, causano uno shock fortissimo ed è questo, in fondo, che dà origine a tutta la storia". Dunque, adesso, possiamo legare il libro di Cutolo al ritorno di Caverzan. Perché le due opere, diversamente eppure seguendo a volte una scia comune, entrambe s'esprimono sull'amore e sul sesso ma senza fermarsi a questi due elementi del mondo. Se Desideria nel 2008 fu "il libro scandalo della sindachessa del Nordest", ché quella pubblicazione parlava liberamente del sesso nel Veneto bianco e apparentemente puro di Clara Caverzan, dopo quattro anni Goodbye, Habibi! è il giusto quaderno rosso per quante e quanti di turismo sessuale femminile non ne vogliono e/o non ne vorrebbero sapere. Sulle tracce d'Erica Jong, Caverzan usa la sua voce inarrestabile per mettere la sua Virginia a stretto contatto innanzitutto con un marito che la maltratta. Dove le frasi dell'autrice di Montebelluna sono pietre lanciate sul volto della protagonista della trama. Quindi tutto comincia al primo tradimento di lei. Da Damiano. Invece il cambio effettivo e reale di passo, allora di scelte della donna e da donna sempre della protagonista, appare dopo l'Egitto perfino condiviso inizialmente col marito. Almeno fino a Bahr. Sino alla comparsa dello stuzzicante Bahr. Le scopate di Virginia somigliano molto alle scopate descritte da Aldo Busi. Come i sentimenti da lei cercati somiglianto tantissimo ai sentimenti miraggio dei libri di Busi. La riflessione di Clara Caverzan, però, carezza i soldi che le italiane e le occidentali in genere passano al nubiano di turno: in cambio di prestazioni schiavistiche. Registra la forza della moneta che compra donne e uomini. Rovinandoli.

sabato 16 giugno 2012


Primo appuntamento importante:


Appuntamento su la9 TV
 giovedì 21 giugno ore 20.00
 a "Come eros crea"
 Clara Caverzan con il suo romanzo GOODBYE HABIBI,
con il sessuologo Gabriele Mercuri e con altri ospiti.
Conduce Patrizia Ferrato.
Anche in streaming.




e poi secondo appuntamento in ordine di tempo:

Carissime & carissimi,
sono veramente lieta di invitarvi alla lettura di alcune pagine tratte dal mio ultimo romanzo


nell'ambito del reading poetico interpretato da Nora Fuser
" Tuto 'l mal nasse da la mona "
mercoledì 27 giugno 2012 ore 20.30
alla Vecia Contea Via Contea, 22 Scorzè VE
041/445687
3291190059 – massimo
3401570233 - gianna
indirizzi mail: info@veciacontea.it
Per saperne di più leggi qui sotto:
Da Massimo e Gianna dea Vecia Contea:
Oohh, finalmente la programmazione estiva. Abbiamo rotto, finalmente, gli indugi.
Spinti, anche, dai tanti amici che scoprendo (lo si può ammirare di giorno) il nostro giardino ci hanno chiesto con insistenza di organizzare qualcosa per le calde serate estive.
Non che noi non lo volessimo, e qualche cosa negli anni scorsi abbiamo fatto, ma costretti dalle innumerevoli iniziative mega galattiche di feste, sagre, notti bianche, gialle, arcobaleno, eventi di ogni tipo e genere, costretti, o meglio intimoriti nel proporre cose che sentivamo perdersi in una comunicazione intasata da miriadi di eventi. Cosa potevamo noi, così piccoli? Abbiamo deciso che possiamo molto. Possiamo ad esempio proporre delle cose con una atmosfera diversa, fuori dal caos dei grandi spazi e dei grandi rumori che ti urtano l'udito. Teatro, musica, danze, da gustare comodamente seduti e da nulla distratti, al massimo dai grilli e dagli uccelli notturni che abitano questo posto.

La prima serata è VENERDI' 15 GIUGNO, e iniziamo con una rassegna che abbiamo intitolato, ironicamente: " Tuto 'l mal nasse da la mona ", rassegna che ha in cartello già 4 serate in cui verranno interpretate dalla nostra meravigliosa amica Eleonora Fuser poesie del Baffo, del Belli,
di autori contemporanei, passando per la presentazione dell'ultimo libro di Clara Caverzan "Goodbye, Habibi" che avverrà Mercoledì 27 Giugno.
http://www.veciacontea.it/index.php?pag=inizi&tpl=inizi&spag=10&idp=101&int=229Iniziamo con le poesie di un personaggio scomodo, non amato ai suoi tempi (inizio '700), veneziano irriverente, Giorgio (Zorzi Alvise) Baffo, che denuncia nelle sue poesie il clima decadente della Repubblica Veneziana di quegli anni. Scritti schietti, che non lasciano nulla all'immaginazione, col loro linguaggio diretto, senza giri di parole, popolare.
Chi è Giorgio Baffo.....l'amaro cantore dell'amor venale, che Casanova giudicò "poeta nel più lubrico dei generi", ma "grande e senza pari" e tratteggiato all'acquaforte da un ignoto ma peritissimo incisore che gli amici del Baffo provvidero a collocare nell'antiporta del primo tomo quando promossero la "RACCOLTA UNIVERSALE" delle sue poesie nel 1789 in una cornice di lauri e querce, circondato da un ovale fermato in basso dal suo stemma nobiliare .... ecco il Baffo:
un uomo di mezza età, tozzo e infagottato, dal volto sensuale e avido , ma dallo sguardo triste e buono. Sopra gli occhi, una cespugliosa grondaia di sopraccigli dalla quale sorge, alta, turrita e tutta bozze, la spaziosa fronte. Gli occhi a ben guardarli sono strabici, le guance sono cosparse di verruche, il capo sotto la parrucca è calvo.
Sembra chiedere indulgenza con l'umiltà guardinga del gran signore, per aver mostrato nelle sue pagine, soltanto delle piaghe, le eterne piaghe dell'uomo combattuto dalla carne, il risvolto truculento e sordido della galanteria, l'antica brama che egli tramuta in una risata forse oscena, [come diceva il Dazzi] o liberatrice e consolatoria per Apollinaire.
La Poesia schietta del Baffo.

Per la serata Gianna e Mattia prepareranno alcuni nostri piatti tipici e inseriranno la novità, iniziata il mese scorso e che ha avuto un buon successo, del Piatto Unico, che vedrà un paio di proposte per vegetariani e non.https://secure.quebles.com/content/hotmail/emoticons/1506984.png

Non c'è alcun obbligo di "cena" per partecipare alla serata, e saranno disponibili, per chi non volesse cenare, ottime birre nazionali, i nostri cicchetti, i nostri semifreddi, e, naturalmente, del buon vino fresco.Sorriso

Non ci sono problemi di spazio, svolgendosi le iniziative nel giardino esterno, sotto alla pergola, i posti sono ben maggiori che in interno. Comunque, per questioni organizzative che potete ben comprendere, la prenotazione è assolutamente gradita.https://secure.quebles.com/content/hotmail/emoticons/1506996.png Un colpo di telefono o una mail, non costano nulla e a noi ci semplificano l'organizzazione e il lavoro.Animoticon



A tutti una grandiosa estate.Cuore rosso

Clara CaverzanInnamoratoInnamoratoInnamorato

domenica 27 maggio 2012

27 maggio 2012 - 10.04 da BIOBLU http://www.byoblu.com/post/2012/05/27/La-fabbrica-dei-bambini-malformati.aspx#continue
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La fabbrica dei bambini malformati

Alessandro Sallusti Mario Monti Criminale Claudio Messora Byoblu Byoblu.com
Guarda cosa diceva Sallusti il 12 novembre. Ma non in televisione.

di Valerio Valentini
A sud-est della Sardegna, nella subregione di Quirra, si trova il poligono militare sperimentale più grande d’Europa, utilizzato sia dall’esercito sia dalle aziende private, italiane e non. Quirra, però, non è più soltanto il nome della zona invalicabile in cui avvengono le sperimentazioni di missili e razzi, ma è anche il nome di una malattia: la sindrome di Quirra.
I dati di questa sindrome, come è facilmente prevedibile, sono difficili da trovare, anche per la scarsa collaborazione delle istituzioni. Si hanno però i dati diffusi dalle Asl di Cagliari e Lanusei, che fotografano una situazione inquietante: negli ultimi dieci anni, il 65% dei pastori della zona ha riportato leucemie e linfomi. E si parla di “almeno 21 deceduti per tumori al sistema emolinfatico tra pastori ogliastrini e sarrabesi” a cui vanno aggiunti “una ventina di bambini nati con gravissime malformazioni”. Non solo: nella frazione di Villaputzu, vicina al poligono militare, il 15% della popolazione ha riportato delle neoplasie maligne. Un bollettino da tragedia, “come Chernoyl”, denunciano le associazioni che da anni si battono contro questa strage reiterata.

Solo che a causarla, la strage, in questo caso non è la criminalità organizzata: è lo Stato. Lo Stato che permette, in nome di una logica di sviluppo militare assurda, che si diffondano nell’aria uranio impoverito e nanoparticelle di metalli pesanti che aggrediscono i militari, i pastori, i bambini chegiocando rinvengono dei bossoli e gli animali (frequenti i casi di agnelli nati morti, con malformazioni e anche con due teste o con un solo occhio, oppure di maialini con sei zampe). E come se non bastasse è sempre lo Stato a non permettere di fare chiarezza, coprendo col segreto – anch’esso di Stato – le esercitazioni dei militari. Addirittura, subito dopo le prime denunce, le istituzioni locali provarono a indicare il responsabile in una vecchia cava di arsenico, dismessa dl 1974, salvo fare una meschina figura quando si scoprì che l’arsenico non poteva provocare questo tipo di malattie.
Eppure, pare assurdo, forse una buona notizia c’è. L’8 maggio scorso, il procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, ha esposto davanti ad un’esterrefatta commissione parlamentare i dati delle sue indagini durate anni e che lo hanno indotto a formulare ipotesi di reato pesantissime: omicidio plurimo, violazioni ambientali e omissioni di atti d’ufficio.
Ma quello che più lascia inorridire è il contenuto della relazione del magistrato, che ha illustrato i possibili fattori patogeni riconducibili all’uso dell’uranio impoverito e di altre sostanze nocive. Fiordalisi riporta i resoconti di testimoni oculari che hanno visto nubi causate dalle esplosioni dirigersi, trasportati dal vento, sopra le zone abitate. Poi racconta dell’utilizzo accertato di “ordigni al fosforo bianco” che hanno causato la morte dei pastori che si trovavano casualmente nelle vicinanze, e di documenti militari che indicavano la zona di Quirra come “luogo ove sotterrare dei fusti al napalm”. Descrive inoltre la tecnica dei “brillamenti”, utilizzati come “opera di smaltimento di rifiuti militari” potenzialmente dannosi senza alcuna indagine preventiva sul loro impatto ambientale. Tra l’altro “le esplosioni erano di quantitativi superiori agli 800 kg di tritolo, stabiliti dall’Aeronautica come tetto massimo", e i militari agivano a mani nude e senza alcun tipo di protezione.
Nella relazione è stata denunciata “l’insorgenza di tumori e leucemie riconducibile all’uso della balistite”, ovvero del materiale incombusto residuo delle esplosioni, che i pastori rinvenivano nei pascoli circostanti. (A loro era utile per accendere il fuoco, e non sapevano che utilizzandolo firmavano, inconsapevoli, la loro condanna a morte). Le foto di Fiordalisi hanno mostrato gli altissimi funghi generati dalle esplosioni, che mettono in circolo le particelle nocive le quali, essendo molto più sottili delle comuni polveri, vengono inalate fin nei polmoni, entrano in circolo nel sangue e oltrepassano anche la barriera del cervello. Una di queste sostanze è il torio, contenuto nel sistema di guida dei missili anticarro “milan”, che si è disperso nebulizzato nell’ambiente. “Questo – dice – potrebbe essere alla base di tumori e linfonodi”. Per Fiordalisi, inoltre, le diciture che i soldati utilizzavano per definire le loro operazioni sono delle vere “menzogne dietro cui mascherare lo smaltimento illecito di rifiuti militari“ cioè “bombe e munizioni non più utili provenienti dagli arsenali dell’Aeronautica di tutt’Italia”.
È curioso infine notare che - non si capisce come mai - quando si tratta di mettere a disposizione il proprio territorio per soddisfare gl interessi pericolosi delle multinazionali l’Italia è sempre accondiscendente: siamo un po’ il parco giochi dove gli eserciti stranieri vengono a impiantare le loro basi e a fare esperimenti su strumenti di difesa e di offesa. A Quirra, ad esempio, sono 13mila e 200 gli ettari che dal 1956 sono recintati ad uso e consumo delle multinazionali della guerra. Siamo delle cavie a nostra insaputa, pur ripudiando la guerra.
Ecco la registrazione integrale della relazione di Domenico Fiordalisi: http://www.byoblu.com/post/2012/05/27/La-fabbrica-dei-bambini-malformati.aspx#continue

mercoledì 25 aprile 2012

Evento letterario: Presentazione di " Goodbye habibi! " di Clara Caverzan



Sarei molto felice di incontrarvi
venerdì 04 maggio 2012
alle ore 18.00
alla Libreria Feltrinelli
a Treviso in Via Canova, 2
alla presentazione del mio ultimo romanzo
"GOODBYE HABIBI!"
Vi aspetto tutti con affetto!
Clara Caverzan

domenica 25 marzo 2012

"Se nei programmi in TV passassero L'ARTE, LA MUSICA, LA DANZA ... ci accorgeremmo in che spazzatura viviamo" Veronica Spano




Dal blog di Beppe Grillo



"Ho 18 anni, faccio il liceo classico e volevo dirti che qui, tra i giovani che frequentano "buone scuole", tutto va a catafascio. Non studiamo le poetesse, Pasolini, Croce, i grandi letterati del Sud. In classe abbiamo ancora il crocifisso in barba alla laicità. Ho tanta voglia di dire la mia sul mondo scolastico che uccide la creatività, tortura il pensiero. Il suo interesse è plasmarci, renderci sostenitori del Sistema, esattamente come fanno nelle facoltà di economia, insegnando cose false. Io studio latino e greco, le tragedie, nelle quali si parla delle donne, dell'onore, dell'onestà, eppure nessuno ci aiuta a riflettere su questo. E' interesse comune che si studino cazzate quando invece potremmo capire le nostre radici, le nozioni di diritto, di cultura e di culture diverse. Chi studiasse le materie del classico, marcerebbe seduta stante contro la Lega, la Chiesa, omofobi, razzisti, contro Napolitano che chiude il dialogo. Nella Grecia antica i cittadini più poveri venivano addirittura pagati per andare a teatro, ma nessuno pretende che la cultura, l'arte e la musica siano gratis e godibili per tutti.

Se nei programmi in TV passassero L'ARTE, LA MUSICA, LA DANZA paradossalmente diventeremmo delle belve perchè ci accorgeremmo in che spazzatura viviamo.

Napolitano è venuto in visita al mio liceo classico a Padova, dicendo che la proteste degli studenti sono giuste, ma di non esagerare, studiare è importante. CIOE' LAMENTATEVI MA RESTATE CALMI! Perché parli così, tu, presidente della Repubblica, al tuo popolo che soffre! in effetti non si è neanche opposto alle leggi incostituzionali proposte dal governo! Beppe, occupati della scuola, perché noi verremo dopo di te e raccoglieremo il valore di quello che hai fatto. DACCI UN MEZZO PER PARLARE ALLE PERSONE."

martedì 21 febbraio 2012

Michele Boato GAIA febbraio 2012



GAIA news
notizie dall'ecoistituto del veneto
febbraio 2012



1. Da qualche giorno si può leggere e scaricare dal sito www.ecoistituto-italia.org
il nuovo Tera e Aqua di febbraio-marzo 2012
basta cliccare qui:
http://www.ecoistituto-italia.org/cms-4/files/Tea66.pdf
- alle pagg 1, 2 e 3 il diario dei 20 giorni di digiuno per un altro Pat di Venezia con i risultati
(provvisori, perchè la lotta contro la cementificazione di 480 ettari di territorio agricolo è ancora in corso
e il 31 marzo un incontro per Gaia a Treviso
- a pag 4 le proposte di Sbilanciamoci per ridurre il debito con equità
e la Vittoria in consiglio reg.veneto contro il tentativo di svendere i "gioielli" del Cansiglio
- a pag 5 Alex Zanotelli "Governo Monti, giù le mani dall'acqua"
- a pag 6 Schizofrenie del governo veneto sull'invasione autostradale
e Manifesto Nonviolento contro le "missioni" di guerra e l'acquisto dei cacciabombardieri F35
- a pag 7 Carta degli intenti Per una Lista Civica nazionale con richiesta di sottoscrizioni
- a pag 8 due poesie, i sostenitori di questi mesi e come abbonarsi a Gaia e a Tera e Aqua

2. Sabato 25.2 alle ore 10.30 a Mestre al Centro CittAperta in via Col Moschin 20
(300m. dalla stazione, lungo via Piave, girare a destra in via Sernaglia e dopo 50 m a sinistra c'è via Col Moschin)
il Movimento Nonviolento, con l'Ecoistituto del Veneto e il Centro Pace del Comune organizzano un
Dibattito sull'acquisto degli F35 con don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di Pace

sabato 4 febbraio 2012

DIFENDERSI DAGLI STUPRATORI: REGOLE TUTTE N°1




REGOLE TUTTE N° 1 PER PREVENIRE E DIFENDERSI DAGLI STUPRATORI:
PRIMA DI USCIRE DI CASA O PRIMA DI UN APPUNTAMENTO LASCIARE A QUALCUNO LA PROPRIA REPERIBILITA'.

NON ACCETTARE INCONTRI AL BUIO: UNA PERSONA APPENA CONOSCIUTA O INCONTRATA IN CHAT O VIA INTERNET E' UNO SCONOSCIUTO.

AL PRIMO APPUNTAMENTO NON SALIRE NELLA SUA AUTO, NE' FARLO SALIRE SULLA TUA.

NON SALIRE IN CASA DI SCONOSCIUTI INCONTRATI PER CASO PER NESSUN MOTIVO, PENSANDO " TANTO SO DIFENDERMI": DIFENDERSI DA UN UOMO CHE INTENDE VIOLENTARTI E' IMPOSSIBILE.

CERCARE A TUTTI I COSTI DI EVITARE POSTI ISOLATI: AMPI PARCHEGGI BUI, ANDRONI, VICOLI ISOLATI E SENZA USCITA, STRADE MALFREQUENTATE.

NON APPARTARSI COL PARTNER IN LUOGHI COSIDETTI TRANQUILLI.

SCAPPARE, LO CONSIGLIANO E LO FANNO ANCHE LE CINTURE NERE DI ARTI MARZIALI.

MASSIMA FIDUCIA NELLE FORZE DELL'ORDINE: E' UN ERRORE PENSARE CHE TANTO SONO UOMINI E NON CAPIREBBERO; LORO SCRIVONO QUELLO CHE DICI TU E POI LA DENUNCIA HA IL SUO CORSO, ANCHE SENZA AVVOCATI.

CHIAMARE IMMEDIATAMENTE IL 112 E POI DENUNCIARE L'ORRORE ANCHE SE A TE SEMBRA MINIMO.

FARSI AIUTARE DALLA MAMMA O DA UN'AMICA A VINCERE LA VERGOGNA.

INTANTO E DOPO CIO' POSSIAMO FARE CULTURA DELLA NON VIOLENZA E LOTTARE AFFINCHE' IL GOVERNO EMANI URGENTEMENTE UNA LEGGE CHIARA E PRECISA CON PENE SEVERISSIME PER STUPRATORI E VIOLENTATORI.

NON SOTTOVALUTARE IL PROBLEMA: LO STUPRO E' UN REATO CHE HA CONSEGUENZE IRREVERSIBILI SULLE VITTIME.




giovedì 2 febbraio 2012

CARO DIARIO, fregare tutti e pretendere di aver ragione








Il mio primo diario lo scrivevo in prima media. La prof Campello ci aveva suggerito di fingere di scrivere ad un'amica immaginaria. L'amica lontana alla quale scrivevo si chiamava Susette.

Cara Susette, oggi pomeriggio mi è successa una cosa. Ho deciso, scriverò tutte le volte che mi succederà qualcosa del genere. Tutte le volte cioè che incontrerò una persona , un animale o una cosa che mi indurrà ad interrogarmi.

Alle 16.00, come ogni giovedì, devo essere alla Scuola Marconi per il coordinamento con le mie colleghe. Mentre percorro la mia via penso. Mi chiedo se sia meglio parcheggiare davanti alla Galilei, visto che alle 18.00 devo essere lì per il corso CTP degli adulti stranieri o se andare direttamente alla Marconi. Decido per la seconda opzione per via del freddo siberiano e del Burian, anche se so che ho una possibilità su cento di trovare un parcheggio, ma sono in largo anticipo e penso che, tuttalpiù tornerò indietro e andrò a parcheggiare alla Galilei. Quindi arrivo in Via Roma, giro prima del municipio, davanti a me una berlina colorata rallenta: " Toh, che culo ha questo, guarda là, uno che va via." Ma la berlina lascia che si liberi il parcheggio e prosegue. Io avanzo e noto una classe A contromano, in diagonale, con il derriére verso il retro del municipio e il muso verso un'altra auto in sosta. Io ho guidato una classe A per anni. E' la macchina con meno sterzo al mondo e che ti fa fare delle figure di merda, durante le manovre, da non credere. Parcheggio e sento strombazzare la classe A. Guardo in quella direzione e: - Sono arrivata prima io!

E' la conduttrice con bimbo a bordo sul sedile posteriore. Lo faccio per il bambino, con questo gelo! Riaccendo il motore, faccio retromarcia, preparandomi con tutta la mia buona volontà a fare una lunga e larga retromarcia, poichè dalla posizione della classe A e dalle sue possibilità di manovra ne prevedo almeno quattro o cinque. Di manovre della classe A intendo. Ma dietro a me sono sopraggiunte nel frattempo altre due macchine che percepisco già innervosite. Deducendo per logica che esse non potrebbero a loro volta fare retromarcia e sostare per un tempo indeterminato, in attesa che la mammina parcheggi, riparcheggio io. Scendo, il clic della chiusura automatica e rivociare alticcio dalla classe A.

Arrivatale quasi a fianco, visto che, per guadagnare la direzione verso la scuola, ho dovuto girarle attorno, per giunta, la signora alla guida della macchina in contromano e in diagonale mi apostrofa dicendo, più o meno, ed è un'insegnante ecc. ecc. che cosa insegnerà ai suoi ecc. ecc., come se le insegnanti non fossero persone ma alieni in costante tensione morale e civica. A quel punto non sono più in largo anticipo e le rispondo soltanto che insegno ai miei alunni che si deve rispettare il codice della strada. Per esempio.

Invece, data la situazione, in perfetto dialetto di Marghera, che secondo me aiuta molto a rendere l'idea, dovevo dirle:

- Signora, a parte che le insegnanti non devono avere degli obblighi morali e civili diversi da quelli di tutti gli altri individui, in pratica siamo tutti uguali e abbiamo pari diritti, pari doveri e pari dignità, e, non perchè sono insegnante, io devo ecc ecc. Io devo tanto quanto lei signora e tanto quanto tutti gli altri e viceversa. Anche se lei mettesse gli insegnanti su un gradino superiore, il discorso non cambierebbe! A parte ciò, non ho mica capito, sa, che cosa faccia lì, in sosta di traverso alla strada, col culo della macchina al contrario, a parte parlare ad alta voce da sola! Per quanto mi riguarda, lei : o stava aspettando l'uscita da scuola di suo figlio in maniera, converrà, almeno bizzarra, o aveva fatto un incidente, o stava aspettando il carroattrezzi, o qualcuno l'aveva urtata, o lei aveva perso il controllo dell'auto, o aveva fatto un testacoda. O lei mi vuol dire che io ho fatto la furba? La stronza che le ha rubato il posto? Presumo, considerata la sua reazione e la sua posizione sulla strada da furbetta del cazzo, lei sia entrata nel parcheggio, non abbia trovato neanche un buchetto dove infilare la sua suv-city-car made in Germany metallizzata, sia stata costretta a fare tutto il giro, ad uscire di nuovo in strada e, invece di girare, come indicato obbligatoriamente, a destra, proseguire, attraversare Via Roma, girare per Via Ronchi, girare ancora prima di "Anni Sereni", parcheggiare alla bibioteca comunale e farsi i 200 m. a piedi con questo fottutissimo burian, abbia preferito pensare unicamente al suo tornaconto, e, al grido " Mondo fermati, devo parcheggiare!" lei abbia girato a sinistra contromano, fregandosene altamente degli automobilisti e delle automobiliste che arrivavano giustamente in senso contrario al suo, degli intralci al traffico e del pericolo che stava provocando, fregare tutti e tentare con manovre azzardate, di rapinare il posticino che si stava liberando. Cazzo che genio! Le ha mai detto nessuno che lei è un'arrogante rompicoglioni, adesso che ci penso?








martedì 10 gennaio 2012

" TU NON PUOI MUOVERE UN DITO, E FORSE E' SOLO PER POCO CHE NON MUORI"




SE BACI LA RIVOLUZIONE
Sonia Serravalli
IBUC
ITALIANB
OOKSUN
BONDING
COMPANY
IBUC
I TALIANB
OOKSU N
BONDING
C OMPANY
Sonia Serravalli SE BACI LA RIVOLUZIONE




La protagonista si reca ogni inverno in
questo Paese “dall’altra parte del mare”
per motivi professionali e culturali. Il posto
la conquista in modo graduale, fi no a
renderle sempre più diffi cile il ritorno in
Europa. Nella cittadina di porto in cui si
ferma sempre, conosce Nadir, il suo futuro
affi ttuario e vicino, con il quale nel
tempo si avvierà una fruttuosa collaborazione
nel settore immobiliare e una bella
amicizia. Tra un incarico e l’altro e la fi ne
della sua precedente burrascosa relazione
sentimentale, alla protagonista capita
di trovarsi nel Paese in questione esattamente
al momento dello scoppio di una
rivoluzione epocale, che sarà allo stesso
tempo una “rivoluzione della rivoluzione”,
dato il metodo con il quale ha preso
corpo per la prima volta nella storia: attraverso
internet, la rete. Il suo rapporto
con Nadir si farà passo a passo più tenero
parallelamente al procedere della rivoluzione
nel suo Paese. Lui sarà fondamentale
per la rivelazione di alcuni dettagli
di quei giorni. I due si innamorano, ma
poiché Nadir è già sposato, separato in
casa con tre bambini, le vite dei due restano
separate solo da una invalicabile
parete. Il testo parte da un blog, aperto e
aggiornato giorno per giorno dalla stessa
autrice, sulla rivoluzione egiziana dell’anno
in corso, con dati storici e sociali
reali raccolti in loco per mesi. Da questo
si è sviluppato un romanzo che è per sua
natura da un lato sentimentale (la trama
in primo piano riguarda l’evolvere di un
coinvolgimento sentimentale tra la protagonista
e Nadir) dall’altro storico/sociologico,
per il valore dei dati raccolti che
creano lo sfondo, la trama dietro la storia
dei due protagonisti, con le cui vite a un
certo punto si interseca.
“E’ la prima rivoluzione della storia partita da internet. Ci hanno messo
tre anni a orchestrare la sollevazione di massa come fosse organizzare
un colossale concerto”
“(…) i suoi modi signorili anche nello humor, lo humor anche nei problemi,
e quella complicità spassosa che sta fuori dalle razze”
“E di nuovo incespichi in quell’aura di omertà che ti è già ben nota tra
i locali, come se chi parla arabo detenesse la supremazia di un segreto
insondabile per sempre”
“Sulle strade della capitale all’ora della chiamata dalla moschea tutti
si inginocchiano a terra pregando insieme come api che disegnano
un alveare perfetto, davanti alle fi le di elmetti e scudi della Polizia. In
contemporanea con loro, ti ritrovi spesso nella posizione yoga “della
devozione”, ad allungare la schiena per ridurne il dolore, ripetendo pari
pari il loro gesto - come se una forza ironica, poetica e misteriosa vi
rendesse uno”
“Usa molto il linguaggio delle mani, tanto che ormai associ la presenza
di Maria ad un continuo tintinnio di braccialetti”
“Non c’è nessun’America dietro. Nessun piano prestabilito dall’esterno.
All’America non fa comodo la situazione attuale, coi suoi alleati e i
suoi interlocutori spaventati”
“Sembrava un Paese in bilico tra un mondo superato e il futuro: poliziotti
e militari – poliziotti, militari e capre sotto le sferzate delle tempeste
di sabbia”
“Lei si arrampica tra le sue braccia e le sue spalle scure mentre lui si
appisola. Tu non puoi muovere un dito, e forse è solo per poco che non
muori”
“Il saluto è un abbraccio al suo giubbino di pelle, ‘solo amici’ sotto lo
sguardo di tutti”
Sonia Serravalli è nata a Ferrara il
8/12/1973 ed è laureata in Lingue e
Letterature Straniere presso l’Università
di Bologna. Vive tra Ferrara e le
mete dei lunghi viaggi che adora: al
momento a Dahab, in Egitto.
Riceve premi e segnalazioni di merito
presso diversi concorsi letterari in Italia.
Edito nell’aprile 2007 (premio letterario
nazionale Rhegium Julii, Opera
Prima) è il suo L’oro di Dahab, opera
autobiografi ca/narrativa sul confronto
con il mondo musulmano, presentato
alla Fiera del Libro di Torino 2007 e al
Festival Internazionale del Libro 2008
a Guadalajara, Messico. Del 2011 è
blogger, rivoluzionando.wordpress.
com, quasi un diario dall’Egitto sulla
rivoluzione, da cui l’autrice ha tratto
spunti per il presente romanzo. Adora
Neruda, Alda Merini, Gabriel Garcia
Marquez, Henry Miller.
Sue lettere di viaggio e poesie nei siti:
http://www.mexicoart.it, www.dahabtravel.
eu, www.soniaserravalli.wordpress.
com e molti altri.
Euro 18,00 ISBN 978-88-902254-3-7

sabato 5 novembre 2011

MASSI' CONTINUIAMO A FARCI MALE! COSI' POTREMO CONTINUARE A CHIEDERCI LE DOMANDE DEL DOPO:" Potevamo evitarlo?"




GAIA news
notizie dall'ecoistituto del veneto
novembre 2011




1. Domenica 13 Tutti in Cansiglio per la 24° edizione della Marcia di alpinisti ed ambientalisti in difesa dell'Antica Foresta



Il periodo è estremamente critico, come non lo era da molti anni. Siamo tornati al punto di partenza di quando abbiamo iniziato le nostre azioni a metà anni 80, poi sfociate nella prima manifestazione del 1987 e poi quella del 1988 con oltre 2000 partecipanti. Nella fase attuale, da una parte la Regione Veneto sta decidendo quali sue proprietà mettere in vendita per "fare cassa" al fine di sopperire alla mancanza di risorse e, guarda caso, il Cansiglio ( una parte della piana centrale) è una delle prime a comparire nell'elenco.
E' più forte che mai il pericolo che venga approvato il collegamento con impianti di risalita tra il Pian Cavallo e l'Alpago attraverso Forcella Palantina, progetto che ha ripreso fiato e vigore dopo la promessa della Regione Friuli Venezia Giulia di finanziare con ben 8 milioni di € il collegamento! Il resto della cifra necessaria ( 10/15 milioni di € ?) sarebbe aggiunta da imprenditori privati e banche.
Appuntamento a Pian Canaie (da Tambre si sale verso Col Indes, poi a destra per Vivaio) alle 9.30 e partenza alle 10.
Arrivo a Casera Palantina alle 11.30 circa, pranzo al sacco e interventi di aggiornamento sulla situazione. Alle 13.30 partenza per Forcella Palantina
Alle 14 arrivo a Forcella Palantina e all'Ander de le Mate dove ci sarà un intervento musicale del chitarrista Tolo Marton, della cantante Enrica Bacchia e l'attrice Antonella Morassutti leggerà brani di Dino Buzzati ( di cui è nipote) e Andrea Zanzotto
(in caso di difficoltà di raggiungimento della Forcella, il tutto si farà a Casera Palantina ) clicca per il PROGRAMMA

2. Domenica 6 e domenica 20 nov. invito ad un percorso "animato nella magica Foresta del Cansiglio - luogo di leggende e di storia.
Con Toio de Savorgnani del Teatro Menomale di Fregona e Franco Bastianon
Ore 10 al Rifugio S.Osvaldo in Pian Cansiglio, poi escursione a piedi al Lamaraz e al Bus de la Lum con letture animate.
Poi al Museo dell'Uomo in Cansiglio "Anna Vieceli" in Pian Osteria, racconti e leggende dei Cimbri.
Conclusione ore 14 circa. Aggiornamenti su http://www.prolocofregona.it/

3. La Banca del Tempo-Danza delle Ore, a Mestre in via Dante 9B (angolo via Fusinato, vicino Piazzale L.Da Vinci)
organizza da venerdi 11 novembre ore 20.30 il secondo Incontro con la Musica, ascolto guidato dalla maestra di pianoforte Sandra De Piccoli Broilo 041.924676 su Mozart- vita e opere di un genio ineguagliato. Aperto a tutti

4. Potete leggere e scaricare nel sito dell'ecoistituto del veneto il numero di ottobre-novembre di Tera e Aqua cliccando qui sotto:
http://www.ecoistituto-italia.org/cms-4/files/tera_e_aqua_64_0.pdf
troverete tra l'altro:
- Energie Rinnovabili, il nostro futuro verde
- Tutti in Cansiglio per difendere l'antica foresta e il Convegno su Cansiglio Patrimonio dell'Unesco, di Toio de Savorgnani e Michele Boato
- Piano di Assetto o di Allagamento del Territorio di Venezia?
- Oltre un secolo spettacolo multimediale per guardare oltre inutili stragi ebuffi cavalieri al Candiani di Mestre venerdì 2 dicembre

Per ricevere Tera e Aqua su carta inviare almeno 5 euro al cc postale 29119880 , o con bonifico bancaro all’IBAN IT90 SO63 4502 0220 7400 0757 60P intestati "Ecoistituto del Veneto". Per ricevere anche la rivista Gaia, versare almeno 20 euro per un anno: si ricevono 4 Gaia,uno ogni stagione, 6 Tera e Aqua e un libro)
Trovi i Tera e Aqua precedenti, tutti gli indici di Gaia, altre notizie, interventi, avvisi nel sito www.ecoistituto-italia.org

venerdì 4 novembre 2011

I NOSTRI RISPARMI SOTTO IL MATERASSO?

Particolare della statua di sabbia di Berlusconi dell’artista kosovaro Sislej Xhafa



http://www.linkiesta.it/italian-default
Editoriale
L’Italia deve fallire per aprire davvero gli occhi?
Michele Boldrin*
Il fallimento di questa classe politica e dirigente ormai è conclamato. Per il bene di tutti, Berlusconi e il suo governo dovrebbero semplicemente levarsi di mezzo. Eppure, i grandi giornali non chiedono neanche le dimissioni, e lanciano solo timidi ultimatum. Le opposizioni invece le chiedono, come una stanca litania, ma senza spiegare cosa farebbero. Intanto, nel decreto declassato ad emendamento, non c’è nulla di ciò che servirebbe. Nel sonno della borghesia nostrana - scrive per Linkiesta il Professor Michele Boldrin della Washington University in Saint Louis -, siamo ancora una volta in attesa di un commissario e di un vincolo esterno: che dall’Europa ci imponga di diventare un paese credibile.



3 novembre 2011 - 11:07
La penosa commedia in cui si è trasformata la politica italiana ci sta offrendo questa settimana momenti ancor più ridicoli di quelli a cui ci aveva abituato negli ultimi mesi. Scrivo mentre in Italia è notte, cercando di capire quali altri trucchi siano stati infilati nel cappello dell’illusionista che ha presieduto il Consiglio dei Ministri di ieri, mercoledì 2 Novembre. Ora abbiamo anche i maxi-emendamenti segreti, riguardo ai quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri ci informa che “eventuali testi in circolazione non corrispondono a quanto esaminato e approvato nel Consiglio dei Ministri appena concluso.” Questo governo, insomma, sia ha paura di far conoscere ai cittadini le proprie decisioni, sia non sa che pesci pigliare. Il signor Ministro del Tesoro ha smesso di rilasciare saccenti interviste: forse è occupato a sostituire il proprio DG che, dicono, ha mal pensato sia questa l’ora più opportuna per passare a Goldman & Sachs [Nota per chi volesse governare: quando si approverà uno straccio di legge che regoli i conflitti d’interesse sarà sempre tardi]. Questi i fatti a disposizione il giorno dopo che il rendimento sul debito italiano ad un anno ha raggiunto e superato quota 5,34%.
I siti internet riportano notizie confuse sul contenuto dell’emendamento ma coincidenti su tre punti: misure estemporanee e rabberciate, nessuna riforma di pensioni, sanità e settore pubblico, nessuna vera liberalizzazione nè dismissione di imprese e patrimonio statale. Di riforme strutturali - tipo scuola e fisco - neanche parlarne mentre continua la baruffa tutta strumentale sui “licenziamenti facili” e qualche giorno fa la medesima combriccola era venuta a spiegarci che lo sviluppo si ottiene con la pagella in formato pdf e la garanzia statale sui mutui per la casa. Quello del Mezzogiorno, invece, uscirà a costo zero dai fondi strutturali europei - quelli che occorre co-finanziare e che l’Italia non sa utilizzare perché non presenta progetti credibili. Una farsa, ma lo scandalo non sta nel fatto che la combriccola continui ad ingannare il paese. Dalla combriccola non avremmo mai dovuto aspettarci altro.
Lo scandalo sta nel fatto che, di fronte a questa ennesima presa in giro, i media italiani non chiedano le dimissioni di Berlusconi, un governo di salvezza nazionale ed elezioni al più presto con una diversa legge elettorale. Lo scandalo sta nel fatto che le forze sociali - dai sindacati a Confindustria - continuino ad inviare vuoti ultimatum che la combriccola regolarmente disattende in un minuetto suicida che dura da tre anni e mezzo. Lo scandalo sta, infine, nel fatto che le opposizioni sappiano solo stancamente chiedere le dimissioni di Berlusconi senza avere il coraggio di dire né cosa occorre fare né, dopo aver riconosciuto di non sapere che cosa fare, che a sostituirlo non possono essere loro ma un governo di salvezza nazionale composto da tecnici. Mi rendo conto che questo consista in una rischiosa replica di quanto accadde circa vent’anni fa, ma la situazione è ancora più drammatica e noi (la società civile) non siamo riusciti a cambiare nè lo stato, nè la politica, nè l’economia italiana. Anzi: abbiamo fatto forse peggio lungo tutte e tre quelle dimensioni ed il sistema elettorale, così com’è stato astutamente disegnato dalla nuova casta in questo ventennio, non permette il cambio politico e rende impossibile alla società civile esprimere una elite alternativa. Chiuso al proprio esterno e monopolizzato all’interno, il sistema elettorale può solo essere alterato o con una rivolta, che non vorrei augurarmi, o con un governo tecnico designato allo scopo. Le convulsioni in cui il paese continua ad agitarsi lo provano: in Spagna, per abbastanza meno, Zapatero è scomparso dalla scena politica assieme ai suoi ministri e fra pochi giorni si eleggerà un parlamento che sarà sostanzialmente diverso dall’attuale. In Italia ci stiamo interrogando su come sostituire Berlusconi con Letta, incorporando Casini nella nuova maggioranza di governo. L’Italia puó risorgere se e solo se, dall’esterno di questa casta politica, il paese riesce ad esprimere la volontà intellettuale e politica di chiamare le cose con il loro nome e di mettere nero su bianco ció che occorre fare. Per poi farlo.
Qui, di nuovo, il ruolo dei grandi media risulta sia cruciale che sorprendente. All’inizio del mese di ottobre erano stati resi pubblici due importanti documenti: il testo della lettera inviata il 5 Agosto scorso da Draghi e Trichet al Primo Ministro italiano ed il “Progetto delle Imprese per l’Italia” a firma della presidenza di Confindustria. Entrambi documenti di parte ma entrambi documenti concreti: non tentavano di risolvere tutti i problemi del paese, solo quelli che maggiormente stanno a cuore ai loro rispettivi autori. L’Italia ha bisogno, per esempio, di eliminare i sussidi espliciti o impliciti alle imprese e di liberalizzare quei servizi in cui alcuni monopoli fan profitti pagati dal resto del paese. Queste cose, fra le altre, mancavano mentre dovrebbero essere parte d’ogni programma credibile di riforms. L’Italia ha anche bisogno di ri-riformare, ossia riformare per davvero, il proprio sistema educativo ed anche questa urgenza era assente in entrambi i documenti.
Ma non sta qui il punto: il punto sta nel fatto che alla loro pubblicazione non ha fatto seguito un’esplosione di articoli e contributi che discutessero il da farsi in modo altrettanto concreto e preciso. Alla pubblicazione dei due documenti ha fatto seguito il silenzio più totale riempito dal chiacchericcio dei programmi d’approfondimento sulla finanza speculativa, il default selettivo e le meraviglie d’Argentina. Un silenzio che continua: mentre il governo prepara segretamente il maxi-emendamento nessuno chiede che contenga almeno alcune delle misure suggerite nei due documenti. E nessuno propone misure alternative e maggiormente efficaci. Qui sta il dramma del paese: di fronte ad una combriccola governativa che è sia incapace che nolente ad agire, di fronte ad un’opposizione lobotomizzata che oscilla fra la retorica populista e l’accordo di corridoio, sta una società civile che non vuole intendere la gravità della situazione ed assumere come propria la responsabilità d’agire. Responsabilità che, da sempre, ricade su ognuno di noi ma sulle elites economico-sociali soprattutto. Per l’ennesima volta nella pur breve storia dell’Italia unita, la borghesia italiana conferma d’essere incapace di guidare il paese al quale non rimane che rimettersi a forze esterne o fallire.
*Department of Economics - Washington University in Saint Louis



Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/italian-default#ixzz1cj6lZYBr

lunedì 31 ottobre 2011

QUOTO il commento E CHIUDO l'argomento



http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/berlusconi-ruby-usa-traffico-esseri-umani-1000423/

Ruby: Silvio Berlusconi per gli Usa è un trafficante di esseri umani
ROMA - Secondo il dipartimento di Stato americano Silvio Berlusconi è un trafficante di esseri umani… per il caso Ruby. O meglio, il nome del presidente del Consiglio italiano figura per due volte nel Trafficking in Persons Report (Tip), un plico di oltre 180 reportage che raccontano gli sforzi dei vari governi per combattere il traffico di persone. Parliamo pur sempre, comunque, di un Paese dove fino a pochi decenni fa a un donna adultera veniva marchiata a fuoco sulla fronte la “lettera scarlatta”.
Si legge nel Report, “nel periodo preso in esame, il primo ministro del paese è finito sotto inchiesta per prostituzione minorile”. Il riferimento è al “caso Ruby”. Infatti, si legge ancora nella scheda, “nel febbraio 2011 i giudici hanno stabilito la data di inizio del processo per il primo ministro Berlusconi accusato di sfruttamento sessuale di una bambina (child nella versione originale, ndr) marocchina. Le inchieste giornalistiche hanno indicato prove di una terza parte coinvolta nello sfruttamento: questo sta a significare che la ragazza era vittima di trafficking”.

Continuando a scorrere il rapporto, ci si imbatte di nuovo in “traffici” che riguardano l’Italia: nel “capitolo Libia”. Il problema, per gli Usa, è l’amicizia tra Muammar Gheddafi e Berlusconi: “Le organizzazioni internazionali denunciano che le condizioni dei centri di detenzione sono peggiorate notevolmente dall’accordo di pattugliamento navale tra Italia e Libia, datato maggio 2009”.

Gli Usa dicono che se da una parte “l’Italia è pienamente conforme ai requisiti minimi per l’eliminazione della tratta”, nel senso che il nostro paese è dotato di una legislazione in grado di combattere questa piaga, dall’altra il governo “deve ancora adottare procedure nazionali per l’identificazione e l’aiuto delle vittime”. Anche perché, come sottolineano le Ong, c’è grande preoccupazione per “la focalizzazione del governo sul rimpatrio accelerato dei clandestini e delle donne straniere accusate del reato di prostituzione di strada”. Cosa in antitesi con il fatto che Berlusconi sia indagato per sfruttamento della prostituzione minorile.




JoyToy 30/ott/2011 14:01
\Gli Usa possono tacere
Hanno macellato 3000 loro connazionali più altre migliaia di persone tra iraq, afghanistan etc... in nome del petrolio. In USA se non hai un'assicurazione sanitaria privata sei meno di carne da macello, gli usa trafficano armi e morte da secoli, le farmaceutiche usa ci stanno avvelenando, gli usa hanno dato inizio ad una macelleria finanziaria che sta distruggendo le econimie mondiali, gli usa ci hanno obbligato ad usare i bio-scanner negli aeroporti: scanner che provovcano il CANCRO ai passeggeri. Gli Usa stanno fottendo la nostra privacy con il "patriot act" e curiosando nei nostri conti correnti, nelle comunicazioni via Skype e MSN (registrate ed archiviate), sniffano il nostro traffico internet e trafficano con informazioni confidenziali da secoli, Cosa hanno gli usa da dirci??? Andate a LAs Vegas, a Los Angeles etc... a vedere che macelli di puttanai hanno li. I messicani massacrati e sfruttati ogni giorno. I normali controlli di polizia sono una vergogna e alcuni da denunciare come violazione dei diritti umani. Le persone di colore sono spaccate di botte per razzismo.
Cosa vogliono insegnare a noi quei mercanti di terrore??? Dove sono le armi di distruzione di massa eh? Quale giustificazione per le guerre fatte in iraq e afghanistan? www.collateraldamage.com come lo spiegate l'ammazzamento di giornalisti disarmati???
Ve lo dico io... guardate a casa vostra prima di giudicare il mondo, voi state parassitando sul mondo usando il dollaro (carta straccia).

Berlusconi a parte che per favore... se è li è perchè glielo permettiamo, altrimenti basta andare a roma e tirarlo fuori per la giacchetta. Il governo dei maiali di Orwell è un po' in tutto il mondo... va cambiato il sistema.
Pagare delle donne 5000 euro a botta non è una tratta di esseri umani ma semma prostituzione minorile nella fattispecie.
Vorrei sapere dalla Clinton e da Obama perchè non parlano delle esportazioni di prigionieri in Romania, in Albania, in Marocco, Iraq, Afghanistan per torturarli (legalmente).
Su dai Clinton parlami di questo! E non fare un caso internazionale per un sessodipendente che spara le ultime cartuccie prima di andare al creatore.

Ce la potremmo sbrigare noi con quel nanetto, ma in italia ... manca il coraggio. Fermare 100mila persone che marciano su roma è impossibile... se il nano è li, è perchè a nessuno interessa veramenta mandarlo a casa, è perchè se togliamo lui non c'è un'alternativa valida.
L'italia era un puttanaio prima di Berlusconi e lo sarà anche dopo, e lo dico con sommo dispiacere!


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venerdì 28 ottobre 2011

Voglio capire




Il costo sociale degli apprendisti stregoni.




Pubblicato da Michele Boldrin il giorno giovedì 27 ottobre 2011 alle ore 10.55su FB



Una perniciosa fantasia diventa ogni giorno più popolare: la Banca Centrale Europea ha in mano la chiave che apre la porta alla soluzione della crisi del debito sovrano ma si rifiuta di usarla. Secondo tale teoria, tutto ciò che la BCE dovrebbe fare per mettere a segno il silver bullet ammazzacrisi consiste nella progressiva e continua monetizzazione del debito sovrano in essere, cominciando da quello di Grecia ed Italia. Così facendo la BCE stabilizzerebbe i mercati e ridurrebbe i tassi d’interesse che i governi devono pagare. In secondo luogo questo permetterebbe alle banche che tale debito detengono di ricapitalizzarsi automaticamente grazie alla rivalutazione del portafoglio che tale variazione di prezzo indurrebbe. In terzo luogo, si argomenta, la riduzione delle tensioni sul proprio debito permetterebbe ai paesi in maggiore difficoltà d’impegnarsi in misure di stimolo alla crescita che, su questo almeno siamo tutti concordi, è l’unica vera soluzione di lungo periodo alla crisi del debito pubblico. Paul de Grauwe si è preso la briga di articolare tale teoria per esteso, ma essa sembra condivisa da un numero sempre crescente di commentatori. Fra essi Martin Wolf dal cui invito a Mario Draghi ad “essere coraggioso” e “spegnere il fuoco” monetizzando il debito -FT del 25 Ottobre - ho estratto le tre affermazioni precedenti. Ad un esame minimamente attento esse risultano destituite di ogni fondamento logico o empirico: pericolose fantasie di apprendisti stregoni.
Monetizzare il debito costituisce un rimedio indolore visto che tutto ciò che si chiede alla BCE di fare consiste nell’espandere la massa di Euro in circolazione creandoli ogni volta che ne abbia bisogno per acquistare BTP, Bonos o, più raramente, Bunds. Che la BCE si sia rifiutata per almeno due anni di adottare una soluzione così semplice alimenta il sospetto che i signori che siedono a Francoforte non vogliano fare gli interessi dei paesi membri ma degli “speculatori” o di altri soggetti non ben identificati che dalle miserie europee traggono profitto. Tale tesi sembra essere diffusa fra coloro che si considerano favorevoli agli interessi del popolo lavoratore ed opposti a quelli dei banchieri. Le recenti manifestazioni degli “indignati” hanno individuato nelle banche centrali il peggior nemico perché esse hanno operato ed operano per salvare le banche private rifiutandosi, al contempo, di stampare (e, suppongo, distribuire con un elicottero) i miliardi di euro che ci farebbero uscire dalla crisi. Interessante teoria che testeremo in breve. In Italia - guarda caso – la fantasia in questione sembra essere condivisa da commentatori che coprono l’intero spettro politico, da “comunista” a “liberista”. Un consenso malaugurato perché, come gli eventi degli ultimi giorni dimostrano, sarebbero proprio i lavoratori ed i giovani italiani in cerca d’un futuro migliore a rimettercene di più, dovesse Mario Draghi seguirne le prescrizioni.
Da circa sei mesi a questa parte assistiamo ad un pericoloso braccio di ferro fra governo Berlusconi e BCE. Noi non intendiamo riformare il paese, facciamo solo finta – dice il primo –voi dovete comprare il nostro debito e tenerci a galla perchè se cade il debito pubblico italiano cade il mondo. La lettera piena di finte promesse con la quale Berlusconi si è presentato a Bruxelles il 26 Ottobre è solo l’ultimo tentativo di prendere in giro, infatti ricattare, l’Europa intera. Se, per un cambio di politica della BCE, dovesse scomparire anche quel minimo di pressione che, via quotazioni del debito, i risparmiatori (italiani, anzitutto) stanno esercitando sul nostro governo perché qualche misera riforma venga adottata, cosa pensate accadrebbe? Questo governo abbandonerebbe anche la pretesa di voler riformare il paese e tornerebbe alle attività che sappiamo interessare per davvero il Primo Ministro ed i suoi soci. Non è forse successo esattamente questo anche nella Spagna di Zapatero, dove ogni piccola riforma è avvenuta sotto pressione dei mercati e dove le riforme si sono immediatamente bloccate appena la tensione è diminuita? Chiunque alberghi la pur minima speranza che si adottino quelle riforme che darebbero ai giovani una mezza possibilità di crescita economica futura deve anche sperare che la BCE non ceda alla tentazione di monetizzare il debito ma continui invece a tenere i governi sulla corda, torcendo loro il braccio perché almeno qualche cambiamento venga introdotto.
Come Wolf osserva, monetizzare il debito è la maniera più rapida di salvare le banche. L’analogia con quanto venne fatto nel 2008-2009 negli USA è palese: la Fed salvò le banche USA ritirando dalle medesime il debito ipotecario a rischio di default e sostituendolo con dollari nuovi di zecca. La fantasia che stiamo discutendo sostiene che occorre fare lo stesso con le banche europee ed il loro debito sovrano. Come negli USA si salvarono anche i banchieri ed i bancari che avevano fatto quegli investimenti erronei, così si suggerisce di fare in Europa con i bancari ed i banchieri che hanno erroneamente investito in cattivo debito pubblico. Se si fosse dato ascolto a tali teorie, invece di tosare chi ha malamente investito in Grecia, come si sta arrivando a fare, li si sarebbe indennizzati per la loro dabenaggine. Come negli USA, si finirebbe per usare soldi pubblici non solo per tenere in piedi il sistema finanziario (che è ragionevole) ma per salvare azionisti, creditori e manager incompetenti di banche private. In che senso una tale politica sia favorevole al popolo lavoratore qualcuno dovrebbe avere la cortesia di spiegarmelo.
Infine il rischio morale che, imitando il peggior Larry Summers, i teorici del silver bullet ammazzacrisi ritengono irrilevante ed invece è gigantesco. Monetizzare il debito costituirebbe l’ennesimo condono tombale dell’area euro. Ne abbiamo avuto già fin troppi e ne stiamo pagando le conseguenze. Le regole di Maastricht erano - come molti economisti non mainstream sostenevano inascoltati 15 anni fa - sia inconsistenti che troppo deboli ma erano delle regole. Il peccato originale consistette nella decisione, tutta politica, di violarle fin dall’inizio. A tale stupro ne fecero seguito altri mentre la politica di tassi bassi facilitava l’esplosione del debito. Alla luce di quanto ora accade, io chiedo: davvero il rischio morale è irrilevante? Se anche quest’ultima regoletta venisse violata imponendo alla BCE di acquistare debito pubblico ad libitum, cosa pensate succederebbe fra qualche anno?
Il conto per le fantasie degli eterni apprendisti stregoni lo paga sempre il popolo lavoratore, non scordiamocelo.
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Tommaso Aquilante Scusa Michele ma la BCE non sta "monetizzando" già da qualche tempo il debito garantendo (illimitatamente) il debito di alcuni stati?
Ieri alle ore 11.05 · Mi piaceNon mi piace più


Mario Seminerio Michele, se nulla in contrario lo ripubblico da me, poi lo commento quando ho tempo.
Ieri alle ore 11.06 · Mi piaceNon mi piace più


Mario Seminerio Tommaso, a me non pare, ma posso sbagliarmi. Non vedo alcuna garanzia illimitata ai debiti sovrani.
Ieri alle ore 11.06 · Mi piaceNon mi piace più


Tommaso Aquilante ho appena controllato. Avete ragione. La confondevo con l'accettazione dei collaterali per le aste. Sorry.
Ieri alle ore 11.16 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Loris Groppo Chiarissimo, grazie mille. Sono convintissimo che Draghi non cadrà nel grossolano errore.
Ieri alle ore 11.18 · Mi piaceNon mi piace più


Tommaso Aquilante Mi ricordavo una presa di posizione di FF sul fatto che la BCE avrebbe accettato debito greco in garanzia (di qualunque entità) fino a quando il rischio default non sarebbe svanito. Chiaramente sono due cose diverse anche se molto collegate. sorry again.
Ieri alle ore 11.19 · Mi piaceNon mi piace più


Federico Punzi Concordo con la nota, tra l'altro istintivamente incoraggiare il moral hazard dei governi, cioè dei politici, mi sembra estremamente più "hazard" che incoraggiare quello di privati.
Ieri alle ore 11.56 · Mi piaceNon mi piace più


Mario Seminerio Perché non hai idea di quello che potrebbe accadere proseguendo su questa traiettoria, detto senza polemica alcuna...
Ieri alle ore 12.00 · Mi piaceNon mi piace più


Giuseppe Bottacin Devo dire che al mio cervello analfabeta pare impeccabile.L'unica perplessità è sull'esistenza di una probabilità >0 che in Grecia e Italia venga fatta qualche riforma con effetto >0 sul risultato finale, a meno di ipotizzare dittatori benevoli, ma questo è un altro discorso, che mi pare non cambi di una virgola la consistenza del ragionamento generale.
Ieri alle ore 12.01 · Mi piaceNon mi piace più


Daniele Burzichelli Linko e diffondo.
Ieri alle ore 12.12 · Mi piaceNon mi piace più


Alessandro Binni Mi convince molto, (nonostante abbia studiato i concetti relativi al Moral Hazard sul Milgrom-Roberts che mi appresto ad utilizzare "rimediare la gamba zoppa del tavolo nello scantinato" Cit.:-D)
Ieri alle ore 12.30 · Mi piaceNon mi piace più


Federico Punzi Proseguendo su questa traiettoria mi aspetto che gli Stati - non solo l'Italia - siano costretti a ridurre i loro debiti e implementare riforme per la crescita. Cioè a cambiare "mentalità". Sono un ingenuo, vero? ;-)
Ieri alle ore 12.43 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Mario Seminerio Proseguendo su questa traiettoria avremo dei bei default sovrani ed un caos primordiale, che difficilmente agevoleranno la nascita di una pace hayekiana...
Ieri alle ore 12.44 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Gabriele Giovanni Vecchio Condivido al 100%!
Ieri alle ore 14.16 · Mi piaceNon mi piace più


Gabriele Giovanni Vecchio PS. Tra l'altro anche Romano Prodi, che va in TV a dare lezioni di economia agli italiani, rientra tra gli apprendisti stregoni. L'altro giorno l'ho sentito dire "Vi siete mai chiesti perche' gli USA non sono sotto un'attacco speculativo? Perche' sono GROSSI. Noi invece siamo piccoli piccoli!"
Ieri alle ore 14.18 · Mi piaceNon mi piace più · 3 personeCaricamento in corso...


Gabriele Giovanni Vecchio ‎(Dimenticandosi forse che la sterlina e il franco svizzero sono piu' piccoli della zona euro...)
Ieri alle ore 15.07 · Mi piaceNon mi piace più · 3 personeCaricamento in corso...


Luca Mazzone Condivido e diffondo.
Ieri alle ore 15.17 · Mi piaceNon mi piace più


Alessia Zambon e allora perchè non togliere tutte quelle stupide filigrane e quegli orrendi ologrammi dalle banconote e ognuno si stampa comodamente le sue a casa? :D
Ieri alle ore 15.46 · Mi piaceNon mi piace più · 2 personeCaricamento in corso...


Marco Ardemagni
Grazie Michele. Mi sembra che politici e banchieri abbiano remato (ognuno per le rispettive competenze) nella stessa direzione senza pagare (non ancora, non abbastanza) per le conseguenze di quello che hanno combinato (un azzardo morale nea...nche troppo azzardato, vista l'abitudine italiana a borbottare, a comprare i libri contro la casta e poi supportare lo stato di cose in cambio di un aiutino al figlio o al cognato). Ma si trattava comunque di una plateale forma di collusione ai nostri danni (non che i grandi industriali si siano messi troppo di traverso, anzi mi sembra che abbiano allegramente partecipato al saccheggio, ma qui non si parlava di loro). Adesso mi sembrerebbe giusto che la BCE non li aiuti a farla franca. Ma tra quello che sembra giusto a me e quello che succede...Visualizza altro
Ieri alle ore 16.17 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Massimo Famularo Ma una volta certe cose non le postavi sul nfA o sul Fatto?Meno male che Seminerio l'ha diffuso almeno su Phastidio.Cmq grazie della chiarezza come sempre
Ieri alle ore 17.09 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Massimo Famularo Segnalo 2 refusi"Chiunque alberghi" io direi chiunque conservi"Sarebbero i lavoratori a rimettercene " meglio a rimetterci
Ieri alle ore 17.48 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Enzo Arcangeli
Prodi è una schiappa in Industrial Organisation e non sa COSA SIA LA GAMES THEORY che pure i sui allievi ignorano al 100%, bisogna arrivare agli allievi degli allevi ... ( Ind.Org. di cui è ordinario e Padre Padrone jn LittleItaly), figuria...moci se capisce alcunché di micro o macroeconomia. In scienze economiche, è un praticone senza lume della ragione, come qualsiasi CATTIVO business economist che non sa un'H di Economics. Va a caso.Visualizza altro
Ieri alle ore 17.57 · Mi piaceNon mi piace più · 2 personeCaricamento in corso...


Emilio Manzoni Ho domanda da ignorante: oltre il moral hazard, con una politica del genere, non si avrebbero problemi per quel che riguarda l'inflazione?
Ieri alle ore 18.23 · Mi piaceNon mi piace più


Giordano Masini
‎"P.S. Ovviamente abbiamo anche bisogno che la UE e, soprattutto, la BCE facciano la loro parte (quest'ultima in particolare: ci vuole un quantitative easing europeo e selettivo, usato come arma per forzare i paesi in mora a cambi drastici ...di comportamento) ma questo post è già lungo abbastanza. E poi, francamente, di Draghi mi fido". Michele, questo l'avevi scritto tu su nFA il 7 agosto. Cos'è cambiato? Non è polemica, davvero. Voglio solo capire, o provarci, dato che in linea di principio sono assolutamente d'accordo con quanto dici in questa nota, da imprenditore invece ho paura, e preferirei che svalutassero l'euro domattina...Visualizza altro
Ieri alle ore 18.24 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Marco Ardemagni segue sui refusi: dabbenaggine, due b.
Ieri alle ore 19.13 · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Massimo Famularo ‎@giordano se ho capito bene M in agosto diceva di usare il QE in modo selettivo,accordandolo solo a chi fa le riforme,quindi come leva per indurre le riforme e in ogni caso per tamponare l'emergenza.Gli apprendisti vorrebbero l'elicottero che autorizza i furbetti a non riformare.
21 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Michele Boldrin ‎@Massimo: mandato a Il Fatto. Solo che, avendo promesso a Mario un editoriale sul tema, l'ho postato qui con piccolissima diffusione. Spero che a Il Fatto non se la prendano, per una volta. Volevo evitare che Mario pensasse avessi mancato di parola!
21 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Michele Boldrin ‎@Giordano: nulla e' cambiato. Infatti ripeto ESATTAMENTE gli stessi concetti. Compreso che di Mario mi fido, solo che credo sia bene ricordarglielo, ogni tanto :-)
21 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Michele Boldrin
‎@Mario: sono perfettamente consapevole di cosa il mondo finanziario (che vuole essere non solo salvato ma persino beneficiato sulle spalle degli altri) minaccia di produrre. Per questo occorrono i nervi saldi e le idee chiare. Per questo i...l QE della BCE deve essere discrezionale, segreto, selettivo ed anche punitivo. Il ricatto dei bancari non puo' piu' essere accettato. Vanno fatti fallire, nazionalizzati, licenziati, ricapitalizzati e privatizzati ex novo. Accettare oggi cio' che Wolf&Co suggeriscono e' equivalente a prendere ordine dai bancari.Visualizza altro
21 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 3 personeCaricamento in corso...


Mario Seminerio Tutto dipende da come declini l'intervento, comunque. E per favore, usa il termine "banchieri", non "bancari". Io non c'entro nulla con alcuni parassiti di cui vorrei scrivere l'epitaffio. Quanto al Fatto, spero che te lo pubblichino, visto che mi sembrano nel caos più completo, con i collaboratori. Ma forse alcuni sono più collaboratori di altri.
19 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Michele Boldrin Mario, uso il termine "bancari" intenzionalmente, come sai. Di bancari si tratta, non di proprietari di banche ... non ti pare? Infatti, il fatto che siano dipendenti e non proprietari di banche e' una delle importanti cause del problema, come tutti sappiamo: head they win, tail we loose. Non te la prendere, tu cosa c'entri? Hai responsabilita' operative? Non e' colpa mia se son bancari ... :-)
19 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Mario Seminerio Sei già stato pubblicato sul Fatto, il solito raccomandato :D
11 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Michele Boldrin It's the market, honey :-)
11 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Michele Boldrin Cartaceo o rete? Se c'e' una cosa che a IlFQ non sanno fare e' il sito in rete!!
11 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mario Seminerio Cartaceo, lo vedo sulla rassegna stampa della Camera...
11 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Michele Boldrin danke
11 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Michele Boldrin
Guardato ma non trovato. Fa lo stesso, tanto so cosa c'e' scritto :-)In compenso ho letto una valanga di cazzate, davvero in Italia sono fuori di testa: vivono in una realta' inventata, che nessun altro giornale o paese ha visto! Bestiale.... Prendi questo, per esempio: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=164VRYChi e' il minus habens che scrive queste troiate insultando Milton Friedman?Visualizza altro
Rassegna Stampa rassegna.camera.it
10 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mario Seminerio Stasera te lo posto io, da iPhone non riesco...
10 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mattia Poletti Beh ma alla fine quello che chiedono è, se ho capito bene, quello di stampare (e svalutare) a go go. Poco tempo fa chiedevano di uscire dall'Euro, tornare alla Lira, stampare, svalutare con tutti i disastri che seguono a ciò. Una volta capito che era impossibile, chiedono la stessa cosa però alla BCE per tutta l'Europa. Cambia il mezzo, ma il risultato (magari in un arco di tempo più lungo) è lo stesso
9 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Francesca Tortora io ci provo! leggo e cerco di discernere, ma sono sempre più confusa. Come si fa, da profani, a capirci DAVVERO qualcosa?
8 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Alessia Zambon Francesca evidenzia il problema: è necessario trovare un veicolo commerciale per far arrivare il messaggio a tutti. Il messaggio dei krugmaniani è infinitamente più semplice: non ci sono più soldi? stampiamoli! Bisogna controbattere in massimo 10 parole di uso comune....
8 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mattia Poletti Creare un falso è facile e veloce. Smontarlo richiede molto più tempo (e conoscenze) purtroppo...(tra l'altro è molto più facile per il cittadino medio essere d'accordo con la teoria "no soldi? stampiamone di più..)
8 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Alessia Zambon forse non dobbiamo smontare il falso. forse dobbiamo proporre qualcosa, semplificandone la comunicazione ad uso delle masse! il liberismo, essendo interessante per l'intera collettività, ma di fatto una inutile seccatura per le lobbies, può avere una chance solo se nella massa della gente si diffonde l'idea che sia una soluzione efficiente! bisogna semplificare il messaggio e trasmetterlo in modo virale...
8 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mattia Poletti mmmh no imho prima bisogna far capire il perchè quella non sia la soluzione, e poi successivamente proporre un'alternativa. E anche così non è detto che funzioni (in Italia almeno), però ci sono più probabilità :)
8 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Alessia Zambon il liberismo resterà per sempre un esercizio intellettuale, perchè i suoi promotori non riescono a scendere al livello delle massaie, che sono quelle che votano al di fuori degli schemi corporativi...
8 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mattia Poletti Per capire alcuni concetti bisogna avere una base (più o meno grande in base ad essi). Io guardandomi in giro non la vedo. La maggior parte della gente non ha MAI studiato una sola riga di economia. Se già è complicata per chi la studia, figuriamoci per gli altri
8 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Alessia Zambon E' proprio questo il problema!! Cosa farcene di teorie politico-economiche potenzialmente vincenti e rivoluzionarie se non riusciamo a farle affermare nei fatti concreti? Stiamo su fb a parlarci addosso e intanto le politiche le fanno i keynesiani, che sanno come si vende il fumo al popolino che sa un'h di economia!
7 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mattia Poletti Appunto per quello prima bisogna far capire il perchè quelle politiche siano sbagliate (che è più facile perchè la realtà l'abbiamo davanti agli occhi) e poi successivamente iniziare a spiegare l'alternativa. Se uno non capisce il perchè l'esistente sia sbagliato, non avrà alcun interesse a guardare altro
7 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Gabriele Giovanni Vecchio
‎"Cara Sora Cesira, Lei quando va a fare la spesa al Supermercato spende piu' di quanto incassa con la Sua pensione? Ok, ogni tanto puo' capitare il mese difficile ma cosa succederebbe se Lei continuasse a spendere al supermercato piu' di q...uanto guadagna di pensione per 20 anni? Andrebbe in rosso sul Suo conto corrente, pagherebbe gli interessi e prima o poi la banca la obbligherebbe a rientrare dal rosso. I politici sono nella Sua stessa posizione cara Sora Cesira. E le "banche" dell'Italia ci stanno solo chiedendo di rientrare dal nostro rosso sul c/c." Piu' facile di cosi'...lo capirebbe anche un bambino di 6 anni. Il problema vero del messaggio liberista e' la fortissima ideologizzazione della gente secondo me.Visualizza altro
7 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Alessia Zambon
ma messa così non spieghi alla Sora Cesira come il liberismo risolverebbe il problema!! è troppo facile dire "se ci avessero ascoltato ora non sarebbe così!". le ricette le abbiamo. solo che dobbiamo combattere contro il pregiudizio della S...ora in questione, che di fronte alla situazione che rappresenti si incatenerebbe per chiedere un aumento della pensione, non un aumento della concorrenza che faccia abbassare i prezzi....Visualizza altro
7 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Mattia Poletti Esattamente. Tra l'altro arriverebbe un signore a caso che direbbe una cosa del tipo: Sora, siccome a lei mancano i soldi diciamo alle banche di stamparne di più che ne dice?"....
7 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Alessia Zambon ecco, un'idea potrebbe essere quella di dire che, siccome non ci sono soldi, la soluzione potrebbe essere intervenire per ridare valore al denaro. anche il cavallo di battaglia della riduzione della pressione fiscale può essere cavalcato. qualcosa dobbiamo inventarci, questa volta non è una questione di principio o di scontro teorico. qui è in gioco il nostro futuro...
7 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Mattia Poletti
Si ma prima bisogna spiegare il perchè quella soluzione non va bene! Bene o male questa è la situazione anche politica in italia. La sinistra non fa opposizione (secondo me) perchè non capisce (o non vuole capire) il perchè ciò che fa Tremo...nti è sbagliato e dannoso e quindi quelle poche proposte sono dello stesso livello se non peggio. Prendo me come esempio: io leggevo/studiavo le politiche keynesiane..ho capito poi grazie a blog, forum etc vari il perchè esse non siano la soluzione ai nostri problemi e DOPO mi son guardato in giro. :)Visualizza altro
7 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Francesca Tortora
interessante, io vi leggo eh! in effetti quel che mi sembra manchi sono proprio delle controproposte che dal basso non possono venire perchè io e la gente non capiamo quasi nulla di economia e l'alto forse non ha interesse a cambiare ( o ha... interesse a non cambiare...) o peggio ancora, l'alto non è poi così alto da avere chiare delle soluzioni valide. Ma per rincuorarvi voglio dirvi che non siamo tutti inclini alla lamentazione e a credere al primo stampasoldi incontrato al supermercato... ci resta un po' di sano istinto antitruffa ( forse;)Visualizza altro
6 ore fa · Mi piaceNon mi piace più · 1 personaCaricamento in corso...


Mattia Poletti
avevo scritto un articolo qualche mese fa proprio sull'interesse a cambiare le cose da parte del cittadino medio. Sono arrivato a concludere che ad un 20-25% circa privilegiato non conviene assolutamente cambiar. Gli ialtri 75-80% si suddiv...idono in a) gente incaxxata che vuole un cambiamento (compresi quelli che lo vogliono in maniera sbagliata, vedi fare default) b) Gente che, vivendo ancora con i genitori vive bene c) gente a cui non frega assolutamente nulla d) un mix fra b e c, formata soprattutto da giovaniVisualizza altro
6 ore fa · Mi piaceNon mi piace più


Emilio Manzoni Pubblicato anche sul sito del Fatto, vedremo i commenti:) scommesse? http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/28/piazza-grande-la-favola-bella-della-bce/166860/

PIAZZA GRANDE La favola bella della Bce Redazione Il Fatto Quotidiano Il Fatto Quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/
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