domenica 31 maggio 2009

ARA CHE SEMO STRONSI!




NON CAPITE PERCHE' DOVREBBERO NASCERE ORTI SANI PER TUTTI AL POSTO DELLA BASE MILITARE , NON CAPIAMO PER QUALE MOTIVO SI DOVREBBE CREARE UN ANELLO VIARIO ATTORNO A SCORZE' E NON LO SI PRESENTI AGLI ABITANTI DELLE ZONE INTERESSATE, PER QUALE MOTIVO DIVENTARE DIRIMPETTAI DI UNA NUOVA DISCARICA DI MERCURIO A RIO S. MARTINO E A CAPPELLA, PER QUALE MOTIVO ABBIATE VOLUTO IL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE CON UN ATTO VIOLENTO E ANTIDEMOCRATICO, CHE HA DERUBATO I CITTADINI DEL DIRITTO DI VOTO E ADESSO CI CHIEDIATE DI DARVI IL VOTO, SPENDENDO DECINE DI MIGLIAIA DI EURO PER CONVINCERCI A FARLO DI NUOVO ... ALTRO CHE ARA CHE SEMO STUFI, ARA CHE SEMO STRONSI!

Il denunciare il comportamento scorretto, come nel caso di cariche all’interno del consiglio d’istituto che attuano campagna elettorale di fronte alla scuola materna con in braccio i bimbi è giusto, a meno che non sia strumentale ad apparire sui quotidiani in una sorta di “boomerang” di cui tanto si parla.
Ma vi è una scorrettezza più subdola che si è avuto modo di assistere durante la serata dedicata al confronto dei Sindaci a Cappella.
Dopo una serata durante la quale il mediatore, più che mediare, ha tenuto una sequela di comizi basati molte volte su notizie e basi fantasiose ed errate, lasciando poco spazio alle risposte e il candidato MICHELE BOATO de “ La Scorzè che vogliamo . Impegno per il bene comune” ha dimostrato sugli argomenti che più interessavano: passante, casello, elettrodotto prima di tutto d’essere un esperto con cognizione di causa, che conosce procedure e motivazioni come pochi altri, avendole seguite da decenni sia dalle istituzioni che dai comitati ed avendo in tal senso annichilito gli altri candidati, il candidato a Sindaco Mestriner (quello della denuncia giornalistica, ma non legale del fattaccio della scuola materna) come un pugile alle corde che si chiude e lega l’avversario, nel suo saluto finale ha lanciato un accorato appello a votare consiglieri di Cappella (e quindi anche il Sindaco).
Sarebbe da chiedergli perché lo stesso appello non lo ha fatto a Gardigiano, o Peseggia o a Scorzè.
La china, il dirupo democratico, sull’orlo del quale stiamo giocando deve metterci in allarme!
Balzane soluzioni tecniche che ledono altre zone del comune, come l’ANELLO viario di Scorzè, in base al suo modo di agire non deve certo essere lui a proporlo, visto che non è di Scorzè. Eppoi dovrebbe poi spiegare agli stessi abitanti di Cappella che la congiunzione tra la Castellana e via Bigolo, non farebbe altro che scaraventare tutto il traffico proveniente da ovest e non solo su via Boschi e quindi al casello devastando ancora di più la vivibilità di Cappella. Come avrebbe dovuto spiegare al mediatore, da amministratore, che il Mulino Todori è ai limiti di una discarica di venti ettari e la famosa oasi, non che la mitigazione ambientale ad una altra ferita del territorio, vicino alla quale si vuol far scorrere un’altra strada.
Mors tua, vita mea, cinicamente sarebbe accettabile, ma Mors mia, mors tua è la teoria che regola la vita degli stupidi: fare il proprio e l’altrui male.
E’ perciò che abbiamo voluto volare alto, con Michele Boato, con un uomo che ha speso la sua vita in difesa della salvaguardia della salute, non elemosinando attenzione, ma imponendola, con progetti che rappresentano il nostro futuro.
Se non si rompe lo schema delle beghe da vicinanti e non si ragiona in termini globali di modifica di modelli di sviluppo, ci sarà sempre un comitato.


GIUSEPPE PAPAZZONI

Nessun commento: