domenica 31 maggio 2009

VADE RETRO SATANA!











CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
OTTAVA LEGISLATURA
MOZIONE N. 180
LA GIUNTA REGIONALE FERMI IL NUOVO IMPIANTO DELLA DITTA MESTRINARO DI ZERO BRANCO NEGANDO L’AUTORIZZAZIONE ALLA COSTRUZIONE E ALL’ESERCIZIO DELLA NUOVA DISCARICA 2B
presentata il 18 marzo 2009 dai Consiglieri Diego Bottacin, Michieletto, Causin, Atalmi, Zabotti, Pettenò e Bettin
Il Consiglio regionale del Veneto
PREMESSO CHE:
- da quattro anni i cittadini di Zero Branco e precisamente i residenti della frazione di Sant’Alberto chiedono di avere notizie rassicuranti in merito all’ampliamento della ditta Mestrinaro, la quale nel 2005 ha presentato in Regione un progetto per la realizzazione di un impianto di lavorazione e discarica di tipo 2B per rifiuti inerti provenienti da lavorazioni di altre aziende;
- il progetto presentato dalla ditta Mestrinaro è stato illustrato ai residenti in una riunione nel 2005, da allora nulla è stato più spiegato. A fronte dei movimenti di mezzi verificatisi di recente il Sindaco di Zero Branco ha rassicurato i residenti sostenendo che i lavori, che avvengono anche di notte all’interno dell’azienda, sarebbero relativi ad opere per la realizzazione di argini per il contenimento del fiume Dosson che scorre proprio a ridosso della ditta in questione;
CONSIDERATO CHE:
- la ditta Mestrinaro, già con il dimensionamento attuale, dovrebbe trovare altra collocazione in aree idonee all’industria e non a ridosso della campagna dove viene coltivato il pregiato radicchio rosso di Treviso e che un incremento di lavorazioni potenzialmente nocive non farebbe altro che peggiorare una situazione già insostenibile per il territorio in cui opera l’azienda;
- si teme che eventuali opere in corso per il rafforzamento degli argini del fiume Dosson possano rappresentare interventi preliminari alla realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti richiesto dalla ditta Mestrinaro, che rappresenterebbe una vera e propria emergenza ecologica nell’ipotesi di sversamenti di sostanze pericolose derivate dalla nuova lavorazione che potrebbero compromettere la qualità delle acque del fiume Dosson;
- più volte il Ministro Zaia e il Vicepresidente della Regione Manzato hanno dichiarato l’indisponibilità a cedere aree rurali di pregio per la coltivazione del radicchio rosso di Treviso, come quella in questione, a favore di aziende che nulla hanno a che vedere con l’attività agricola;
- la Commissione VIA della Regione, intanto, nei giorni scorsi, ha portato a termine l’istruttoria sul progetto e ha dato parere favorevole al progetto della ditta Mestrinaro;


tutto ciò premesso,


impegna la Giunta regionale:

- a tutelare le aree rurali destinate al mantenimento delle produzioni tipiche, della cultura, degli usi e costumi del territorio trevigiano che si esprime anche con la coltivazione del radicchio rosso di Treviso e con la protezione delle aree ad esso vocate;
- a dare una volta per tutte ai residenti del Comune di Zero Branco rassicurazione rispetto ai timori sul rischio ambientale che sarebbe rappresentato dall’ampliamento dell’azienda Mestrinaro attraverso la realizzazione dell’impianto in oggetto;
- a negare l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio dell’impianto di smaltimento per rifiuti speciali in oggetto.



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