mercoledì 15 ottobre 2008

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Istruzione
Scuola, classi separate per bambini stranieri

Passa alla Camera un emendamento della Lega sugli studenti immigrati: se non supereranno i test di valutazione finiranno in "classi d'inserimento". Fassino (Pd): sarebbe un errore gravissimo

Per accedere alle nostre scuole i bambini stranieri dovranno sostenere prove di valutazione. Chi non le supererà, verrà inserito in classi particolari (le hanno chiamate “d’inserimento”) per favorire l’apprendimento della lingua italiana, propedeutico all’ingresso nelle classi tradizionali con tutti gli altri studenti. È quanto prevede una mozione della Lega approvata ieri alla Camera nell’ambito della riforma della scuola, che vuole istituire classi “riservate” agli alunni stranieri. La proposta è passata ieri dopo forti polemiche in Aula, ma alla fine la maggioranza l’ha approvata con 265 sì contro 246 no e il suo iter per divetare legge va avanti.
La mozione prevede, inoltre, che l’inserimento degli studenti stranieri nelle classi ordinarie sia consentito solo fino al 31 dicembre di ogni anno, e la loro distribuzione proporzionata al numero complessivo degli alunni. La motivazione, ha spiegato la Lega, è che in classi comuni gli studenti immigrati non apprendono e impediscono di apprendere agli studenti italiani. Ma la mozione spacca la maggioranza: alcuni deputati del Pdl, tra cui il vicepresidente alla Camera Italo Bocchino, si sono dissociati nettamente dalla proposta del Carroccio. E due parlamentari del Popolo della libertà (Alessandra Mussolini e Souad Sbai) hanno chiesto un incontro urgente al ministro Gelmini, allarmate dalla possibilità che “le classi di transizione possano generare disuguaglianze tra studenti italiani e extracomunitari”.
Cota (Lega), serve a prevenire il razzismoPer il capogruppo della Lega alla Camera Roberto Cota è una proposta che “serve a prevenire il razzismo e punta a realizzare una vera integrazione, che oggi non c’è a sufficienza”. E alle critiche piovute da istituzioni e sindacati risponde: “Chi sostiene che vi sia la volontà di discriminare, o non ha letto il testo o è in malafede”.
Fassino (Pd), grave errore istituire classi separate “No a una legge che discrimina i bambini. Mi auguro che la mozione non sia trasformata in legge, e che il centrodestra comprenda che sarebbe un errore gravissimo che produrrebbe effetti drammatici. Quando viene discriminato un bambino, quella discriminazione se la porta dietro per tutta la vita”.
Bonanni (Cisl), emedamento ridicolo“La scuola non può essere la macchietta verso cui si sta andando, perché arriveremo alle scuole per i maschi e per le femmine, per i biondi e per i mori, per il Sud e per il Nord e così via. È davvero ridicolo questo discorso. La scuola pubblica che deve avere come punto cardine l'uguaglianza, il primo luogo di formazione”. Sui provvedimenti presi dall’esecutivo sulla scuola in generale, il leader della Cisl invita il governo “a ripensarci e ad aprire una discussione vera sulla scuola, che riguarda soprattutto i lavoratori che hanno solo la scuola pubblica. Non si può gestire la questione come fosse un'azienda privata. Le riforme hanno bisogno di condivisione perché si decide e si gestisce insieme. Spero che il governo cambi opinione”.
15/10/2008 13:19

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