mercoledì 8 ottobre 2008

NUCLEARE? NO GRAZIE


NUCLEARE: UNA SCELTA SBAGLIATA, PERICOLOSISSIMA ED ANTIECONOMICA.
Ritorna la proposta energetica nucleare! Dopo che larga parte della popolazione italiana con il Referendum del 1987 aveva bloccato l’installazione di alcune centrali nucleari in Italia, ecco che dopo vent’anni ritorna di moda la proposta energetica nucleare come soluzione alla fame energivora del nostro mondo ultraindustrializzato. Ma la supposta pietra filosofale degli anni 2000 è veramente la soluzione al problema energetico? Sarà sicura come dicono? Sarà duratura? Economica?
Ragioniamo per gradi:
SICUREZZA – Dal 1979 ad Harrisburg (Usa) dove si è sfiorata la “fusione del nocciolo” passando per Cernobyl (Ucraina) per finire al Giappone con le scosse telluriche, si è verificata una lunga serie di incidenti (più o meno pubblicizzata) che ha contaminato milioni di persone con effetti a ricaduta per generazioni e con migliaia e migliaia di morti (anche se ufficialmente vengono calcolati solo i morti dovuti all’incidente in sé stesso e non a quelli dovuti alle conseguenze contaminanti) e l’essere vicini ad una centrale o lontani centinaia di chilometri, non è la stessa cosa, basta una fuga radioattiva come le ultime verificatesi in Francia.
SCORIE: Il PLUTONIO resta radioattivo per 200mila anni, l’URANIO238 per milioni di anni ed in un paese dove il problema dei rifiuti solidi urbani è ancora un problema da risolvere (A Napoli si è pulito il salotto buono buttando le immondizie in camera da letto per un’operazione mediatica supportata da mezzi di informazione compiacenti) dobbiamo ancora trovare il modo di stoccare le “ecoballe radioattive” delle centrali che non sono mai entrate in funzione. Quest’operazione ci è già costata 674 milioni di euro (con la Ditta Sogin per un ridicolo tentativo a Scanzano Jonico).
Dove smaltiremo queste scorie? Metteremo i carri armati contro le popolazioni che non vorranno le discariche radioattive?
NUCLEARE PULITO DI QUARTA GENERAZIONE: NON ESISTE! Altra balla mediatica: le centrali che si vogliono costruire in Italia sono di terza generazione e sono prive di sicurezza intrinseca, ma con più lunga durata di quelle di seconda. Quelle di Quarta generazione sono previste per il 2030.
RISCALDAMENTO GLOBALE: chi afferma che l’energia nucleare sia il solo metodo per arrestare il riscaldamento globale dovuto alle emissioni di CO2 afferma il falso. Per arrivare solo al 20 % dell’energia totale necessaria ci sarebbe la necessità di 2000 nuove centrali nucleari. Attualmente nel mondo ce ne sono 435 (ne hanno chiuse già 117 perché antieconomiche) e per continuare a produrre l’attuale 6,5% dell’energia totale dovrebbero costruirne altre 70. Per ultimo il ciclo completo di estrazione ed arricchimento dell’uranio emette gas serra quanto il ciclo del combustibile fossile.
ECONOMICITA’: secondo stime USA l’energia prodotta da una centrale nucleare costa dal 10 al 20% in più di gas e carbone, questo nonostante i fortissimi incentivi proposti dall’amministrazione Bush. Nessuno ci investe più dal 1976 In Europa l’unico reattore in costruzione è in Finlandia: l’azienda privata costruisce perché lo stato copre, con i soldi dei contribuenti, le spese dello smaltimento delle scorie e dello smantellamento finale della centrale che costa quanto la costruzione e garantisce l’acquisto di tutta l’energia prodotta per 60 anni. Ordinata nel 1996, l’entrata in funzione è prevista, dopo vari slittamenti, per il 2011 con un costo finale di 4 miliardi di euro.
L’URANIO E’ COME IL PETROLIO: scarseggia e dobbiamo importarlo. Cambiano i paesi dai quali bisogna importarlo, ma il giogo dell’esser dipendenti energeticamente da altri, rimane invariato.
Dal 1991 si consuma più uranio di quello che se estrae con conseguente aumento esponenziale del prezzo da 7 a 75 dollari alla libbra dal 2001 al 2007. Un esempio: l’ENEL per le 2 centrali slovacche, spende 2700 euro KW, mentre una centrale a gas si spendono 500 euro/KW. La differenza, malgrado il referendum abbia indicato il diniego all’energia nucleare, chi la paga?
D’altronde è emblematico il fatto che nel 1976 c’erano in Europa 177 centrali, oggi sono 146, 31 in meno ed il trend è inarrestabile, sempre meno centrali nucleari.
Ed allora perché, mentre nel mondo il ripensamento nucleare fa diminuire il numero delle centrali atomiche in quanto costose ed insicure, in Italia in controtendenza si punta su questa energia?
Le supposizioni sono molte: il fatto che pochi paesi vogliano installare centrali nucleari, spinge chi le costruisce a cercare mercati compiacenti, magari influenzando governanti sensibili al sentirsi influenzati (come?).
L’Energia è da sempre paragonata al potere, chi ha in mano le fonti energetiche comanda e guai lasciare che vada in mani autartiche, è impensabile.
E’ fuor di dubbio che se la proposta nucleare verrà posta in essere, tra l’altro senza un piano energetico complessivo ruberà risorse e notevoli alle vere fonti energetiche rinnovabili, inestinguibili e soprattutto alla portata di tutti.
Basterebbe coprire solo lo 0,4% delle superfici costruite o cementificate in Italia, che sono il 10% del territorio, con pannelli solari fotovoltaici per soddisfare l’intero fabbisogno nazionale!
Sarebbe veramente la prima forma di “Federalismo energetico” e soprattutto la prima forma di “Autarchia Energetica”.
Ma sappiamo bene che il potere (centrale) basa la sua sopravvivenza su tre colonne: Economia, Energia ed Informazione e chi è attento osservatore dei fatti quotidiani si rende conto di quanto sia vero.


GIUSEPPE PAPAZZONI - Fonti: Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”

5 commenti:

arachesostufo ha detto...

Propongo una petizione per la realizzazione di un paio di centrali in veneto. E' assurdo acquistare (e a caro prezzo) energia ricavata dal nucleare prodotta dai paesi confinanti avendo gli stessi loro rischi in caso di guasti, ma mettendo fuori mercato le nostre aziende a causa di un prezzo troppo elevato e facendo pagare alle famiglie un prezzo troppo alto.

nucleare subito.

Anonimo ha detto...

ma va corri... dimmi un po' come mai sai tessere le lodi ai costruttori della energia solare e all'avanguardia e poi dici ste cazzate?

arachesostufo ha detto...

Non dico cazzate, ma il progresso viaggia su più binari: io metterei per obbligo (vedi barcellona) che tutti i nuovi edifici debbano essere autosufficienti almeno al 30% per la produzione di energia, ma dall'altro lato le grandi quantità di energia per ferrovie, industrie ed illuminazione pubblica, che oggi vengono acquistate all'estero potrebbero tranquillamente essere prodotte in casa.

L'edilizia del futuro dovrà essere imperniata sulla sostenibilità: maggiori isolamenti, minor bisogno di energia e pannelli solari e termici sul tetto o sonda geotermica nel sottosuolo... ma questo non sarà sufficiente, le centrali serviranno comunque.
Purtroppo i limiti del solare sono proprio nel sole e nei materiali (silicio) che si utilizzano per ricavarne energia.. troppo costosi e quindi non utilizzabili per abbatterei costi, almeno per ora.

IL_PASTORALE ha detto...

Cari amico Arachesostufo se fosse come tudici mi spieghi perchè gli USA stanno progettando la più grande centrale ad energia solare nella Death Valley. Sono incoscienti? o lo siamo noi che prima di ragionare con le nostre teste ragioniamo con quella dei nostri capipopolo? Pensa una centrale nucleare potrebbe stare anche vicino ad un nodo di interscambio come quello di via Volta visto che da li diramano le linee di irrogazione.... vai spiegare tu poi a coloro che già hanno problemi con la lucemia che la radiottività è sana? Suvvia agita i neuroni ed attiva le sinapsi e ragiona con il tuo cervello.

Anonimo ha detto...

oppure la facciamo a peseggia sulla base missilistica... eh? che bella idea!