lunedì 13 settembre 2010

19 09 10 GAIA FIERA A MESTRE GIARDINI DI VIA PIAVE

nube radioattiva su Chernobyl
venerdì, 24 aprile 2009
Chernobyl, dal 26 aprile 1986 quel reattore semina morte
La notte del 26 aprile 1986 la centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina, ai confini con la Bielorussia, esplose, provocando un disastro immane. Una nube radioattiva ricoprì vaste aree intorno alla centrale. Furono evacuate 336.000 persone. Secondo i rapporti ufficiali vi furono 65 morti accertati e 4.000 presunti. Presunti perché è difficile associare quanti sono i morti in seguito per leucemie e tumori causati dalla nube radioattiva. Per Greenpeace i morti presunti raggiungono una cifra compresa fra 30.000 e 60.000.
La nube radioattiva, raggiunse l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia.
Ancora oggi a distanza di 23 anni da quella catastrofe, quello delle vittime per gli effetti a lungo termine delle radiazioni assorbite, è un numero difficilmente quantificabile.
A 23 anni dall’incidente di Chernobyl, il governo italiano prevede entro il 2020 la costruzione di nuove centrali nucleari ignorando che il nucleare pone ancora tanti problemi di sicurezza mai risolti. Dimenticando i morti di Chernobyl, dimenticando le parole di
Yuri Bandazhevsky, scienziato e direttore dell’Istituto Universitario Gomel, in Bielorussia : “Chernobyl, quel reattore uccide ancora. E da scienziato vi dico: l’atomica è disastro”
“L’uomo invidia l’animale, che subito dimentica [..] l’animale vive in modo non storico, poiché si risolve nel presente [..] l’uomo invece resiste sotto il grande e sempre più grande carico del passato: questo lo schiaccia a terra e lo piega da parte. Per ogni agire ci vuole oblìo: come per la vita di ogni essere organico ci vuole non solo luce, ma anche oscurità. La serenità, la buona coscienza, la lieta azione la fiducia nel futuro dipendono [..] dal fatto che si sappia tanto bene dimenticare al tempo giusto, quanto ricordare al tempo giusto”. (F. Nietzsche, Considerazioni inattuali)
DOMENICA PROSSIMA 19 SETTEMBRE è l'occasione per incontrarci alla GAIA Fiera della città aperta a MESTRE domenica 19 settembre Giardini via Piave (di fronte alla stazione di Mestre): ci sono una sessantina di stand di tutto l'ecologico possibile, dibattiti, laboratori, spettacoli e giochi.
Presso lo stand dell'Ecoistituto potete anche dare un contributo per Tera e Aqua e/o fare l'abbonamento a Gaia. Se avete libri, video, oggetti di cui potete fare a meno, portateli al nostro stand (o, meglio, prima di domenica alla sede dell'Eco Istituto in Viale Venezia 7 a 5o m. dalla stazione, uscendo a sinistra) che li mettiamo al mercatino o alla Lotteria per tenere in piedi le due riviste, tartassate dalla quadruplicazione dei costi di spedizione (grazie a zio Tremonti e papi Berlusca). Se qualcuno/a può fare anche delle torte salate o dolci ce lo dica,
GRAZIE
Michele
"L'ALTRA VERITA' SU CERNOBYL"
Nell'ambito di GAIA FIERA della Città aperta, alle ore 16, sarà ospite il professore Yuri Bandazhevsky che, illustrerà le proprie ricerche sulle conseguenze dell'incidente nucleare di Chernobyl e parlerà della sua esperienza umana di scienziato perseguitato per averle divulgate.
Bandazhevsky, accademico e autore di 240 lavori di ricerca, dopo il disastro di Chernobyl intuì le esatte dimensioni della tragedia. Dopo averle diffuse alla TV di stato bielorussa, il 18 giugno 2001 venne condannato da un tribunale militare a 8 anni di lavori forzati.
Un vasto movimento di opinione internazionale intervenne a suo sostegno ed Amnesty International ne riconobbe lo status di "prigioniero di coscienza".
Nel 2001 ha ottenuto il passaporto della libertà dall'Unione Europea.
In seguito alla mobilitazione diplomatica di diversi Paesi della UE è stato liberato il l5 agosto 2005.
Ora vive in Ucraina.
Oltre al prof. Bandazhevsky, interverranno Massimo Bonfatti, presidente di Mondo in Cammino e Michele Boato, direttore dell'Ecoistituto del Veneto e della rivista Gaia.

Michele Boato

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