sabato 30 giugno 2012

May
26


"Pornoromantica" (Fazi, 2007), libro d'esordio e adesso fuori catalogo di Carolina Cutolo, c'aveva incuriosito in quanto avevano assistito in diretta, a viva voce dell'autrice, all'annuncio della sua uscita mentre Cutolo faceva Janis Joplin al Pigneto con la sua chitarra; e il libro ci convinse. "Romanticidio", seconda prova letteraria - la più difficile ? - c'ha interessato in quanto ci fidiamo, e non che per l'opera prima non sia stato in un certo senso anche così, dell'editore Fandango. E quando uscì il primo romanzo, aggiungiamo, lo collegammo idealmente a "La ragazza definitiva" (Castelvecchi, Roma, 2007) di Gisela Scerman, libro scelto in quanto c'aveva attirato al Salone di Torino di quell'anno grazie alla presentazione graffiante del testo, - che s'apre se non erriamo con l'immagine d'una piramide di corpi nudi in simil-orgia. Oggi, come si capirà più avanti, mettiamo invece Carolina Cutolo accanto alla Clara Caverzan che torna, dopo il successo dello 'scandaloso' "Desideria by Opluchi", con "Goodbye, Habibi! Virginia" (Edizioni Anordest). Più in là, naturalmente, spiegheremo pure il motivo dell'associazione. Ma andiamo a cominciare con il nuovo Cutolo. Premesso che la struttura, come soprattutto la lingua, non sono le maggiori competenze dell'ugualmente godibile romanzo, ecco che vediamo una morente (?) Marzia Capotorti, un po' persino alter ego dell'autrice, buona a servire e servirsi di cocktail che chiama cocktail-personalità, un po' qui vagamente alla Grasselli maniera, bartender cinica e furiosa col prossimo narrarci proprio dalle sue ultime ore tutto quel che può comunque e ancor scrutare. Quindi perfino il lato positivo d'una mamma considerata spesso male e i cambiamenti inattesi d'una vecchia amica. Con le confessioni, per giunta, delle cape del locale dove ha sgobbato. La confessione di Marzia emessa dalle stanze del coma e le falsità che deve subire dal letto del coma sono passato e presente della storia. Ché la trama di ricordi, è fatta. Prima che il colpo di scena sparigli le carte. Per l'occasione, a questo punto, ci facciamo aiutare da Laura Eduati, che su "Gli Altri" ha parlato del nuovo romanzo della scrittrice e cantante roma. "Con leggerezza arguta Romanticidio parla - ha scritto per esempio Eduati - di quello che assilla molte donne, il Grande Amore della Vita, quello che molte cercano di vedere in ogni luogo pur di non rimanere da sole. Fulminante la riflessione su Massimo, uno dei colleghi di Marzia: accusato dalla ex di essere uno stronzo perché l’ha lasciata, in realtà non si è mai prestato a doppiogiochismi e ha sempre chiarito quali fossero i suoi sentimenti. Insomma, se a volte i maschi ci risultano poco onesti è perché condiamo i loro gesti e le loro parole di significati romantici niente affatto pertinenti. Occorre dunque compiere un romanticidio, senza però che il cuore diventi duro come il cuoio altrimenti le emozioni, quando arrivano, causano uno shock fortissimo ed è questo, in fondo, che dà origine a tutta la storia". Dunque, adesso, possiamo legare il libro di Cutolo al ritorno di Caverzan. Perché le due opere, diversamente eppure seguendo a volte una scia comune, entrambe s'esprimono sull'amore e sul sesso ma senza fermarsi a questi due elementi del mondo. Se Desideria nel 2008 fu "il libro scandalo della sindachessa del Nordest", ché quella pubblicazione parlava liberamente del sesso nel Veneto bianco e apparentemente puro di Clara Caverzan, dopo quattro anni Goodbye, Habibi! è il giusto quaderno rosso per quante e quanti di turismo sessuale femminile non ne vogliono e/o non ne vorrebbero sapere. Sulle tracce d'Erica Jong, Caverzan usa la sua voce inarrestabile per mettere la sua Virginia a stretto contatto innanzitutto con un marito che la maltratta. Dove le frasi dell'autrice di Montebelluna sono pietre lanciate sul volto della protagonista della trama. Quindi tutto comincia al primo tradimento di lei. Da Damiano. Invece il cambio effettivo e reale di passo, allora di scelte della donna e da donna sempre della protagonista, appare dopo l'Egitto perfino condiviso inizialmente col marito. Almeno fino a Bahr. Sino alla comparsa dello stuzzicante Bahr. Le scopate di Virginia somigliano molto alle scopate descritte da Aldo Busi. Come i sentimenti da lei cercati somiglianto tantissimo ai sentimenti miraggio dei libri di Busi. La riflessione di Clara Caverzan, però, carezza i soldi che le italiane e le occidentali in genere passano al nubiano di turno: in cambio di prestazioni schiavistiche. Registra la forza della moneta che compra donne e uomini. Rovinandoli.

sabato 16 giugno 2012


Primo appuntamento importante:


Appuntamento su la9 TV
 giovedì 21 giugno ore 20.00
 a "Come eros crea"
 Clara Caverzan con il suo romanzo GOODBYE HABIBI,
con il sessuologo Gabriele Mercuri e con altri ospiti.
Conduce Patrizia Ferrato.
Anche in streaming.




e poi secondo appuntamento in ordine di tempo:

Carissime & carissimi,
sono veramente lieta di invitarvi alla lettura di alcune pagine tratte dal mio ultimo romanzo


nell'ambito del reading poetico interpretato da Nora Fuser
" Tuto 'l mal nasse da la mona "
mercoledì 27 giugno 2012 ore 20.30
alla Vecia Contea Via Contea, 22 Scorzè VE
041/445687
3291190059 – massimo
3401570233 - gianna
indirizzi mail: info@veciacontea.it
Per saperne di più leggi qui sotto:
Da Massimo e Gianna dea Vecia Contea:
Oohh, finalmente la programmazione estiva. Abbiamo rotto, finalmente, gli indugi.
Spinti, anche, dai tanti amici che scoprendo (lo si può ammirare di giorno) il nostro giardino ci hanno chiesto con insistenza di organizzare qualcosa per le calde serate estive.
Non che noi non lo volessimo, e qualche cosa negli anni scorsi abbiamo fatto, ma costretti dalle innumerevoli iniziative mega galattiche di feste, sagre, notti bianche, gialle, arcobaleno, eventi di ogni tipo e genere, costretti, o meglio intimoriti nel proporre cose che sentivamo perdersi in una comunicazione intasata da miriadi di eventi. Cosa potevamo noi, così piccoli? Abbiamo deciso che possiamo molto. Possiamo ad esempio proporre delle cose con una atmosfera diversa, fuori dal caos dei grandi spazi e dei grandi rumori che ti urtano l'udito. Teatro, musica, danze, da gustare comodamente seduti e da nulla distratti, al massimo dai grilli e dagli uccelli notturni che abitano questo posto.

La prima serata è VENERDI' 15 GIUGNO, e iniziamo con una rassegna che abbiamo intitolato, ironicamente: " Tuto 'l mal nasse da la mona ", rassegna che ha in cartello già 4 serate in cui verranno interpretate dalla nostra meravigliosa amica Eleonora Fuser poesie del Baffo, del Belli,
di autori contemporanei, passando per la presentazione dell'ultimo libro di Clara Caverzan "Goodbye, Habibi" che avverrà Mercoledì 27 Giugno.
http://www.veciacontea.it/index.php?pag=inizi&tpl=inizi&spag=10&idp=101&int=229Iniziamo con le poesie di un personaggio scomodo, non amato ai suoi tempi (inizio '700), veneziano irriverente, Giorgio (Zorzi Alvise) Baffo, che denuncia nelle sue poesie il clima decadente della Repubblica Veneziana di quegli anni. Scritti schietti, che non lasciano nulla all'immaginazione, col loro linguaggio diretto, senza giri di parole, popolare.
Chi è Giorgio Baffo.....l'amaro cantore dell'amor venale, che Casanova giudicò "poeta nel più lubrico dei generi", ma "grande e senza pari" e tratteggiato all'acquaforte da un ignoto ma peritissimo incisore che gli amici del Baffo provvidero a collocare nell'antiporta del primo tomo quando promossero la "RACCOLTA UNIVERSALE" delle sue poesie nel 1789 in una cornice di lauri e querce, circondato da un ovale fermato in basso dal suo stemma nobiliare .... ecco il Baffo:
un uomo di mezza età, tozzo e infagottato, dal volto sensuale e avido , ma dallo sguardo triste e buono. Sopra gli occhi, una cespugliosa grondaia di sopraccigli dalla quale sorge, alta, turrita e tutta bozze, la spaziosa fronte. Gli occhi a ben guardarli sono strabici, le guance sono cosparse di verruche, il capo sotto la parrucca è calvo.
Sembra chiedere indulgenza con l'umiltà guardinga del gran signore, per aver mostrato nelle sue pagine, soltanto delle piaghe, le eterne piaghe dell'uomo combattuto dalla carne, il risvolto truculento e sordido della galanteria, l'antica brama che egli tramuta in una risata forse oscena, [come diceva il Dazzi] o liberatrice e consolatoria per Apollinaire.
La Poesia schietta del Baffo.

Per la serata Gianna e Mattia prepareranno alcuni nostri piatti tipici e inseriranno la novità, iniziata il mese scorso e che ha avuto un buon successo, del Piatto Unico, che vedrà un paio di proposte per vegetariani e non.https://secure.quebles.com/content/hotmail/emoticons/1506984.png

Non c'è alcun obbligo di "cena" per partecipare alla serata, e saranno disponibili, per chi non volesse cenare, ottime birre nazionali, i nostri cicchetti, i nostri semifreddi, e, naturalmente, del buon vino fresco.Sorriso

Non ci sono problemi di spazio, svolgendosi le iniziative nel giardino esterno, sotto alla pergola, i posti sono ben maggiori che in interno. Comunque, per questioni organizzative che potete ben comprendere, la prenotazione è assolutamente gradita.https://secure.quebles.com/content/hotmail/emoticons/1506996.png Un colpo di telefono o una mail, non costano nulla e a noi ci semplificano l'organizzazione e il lavoro.Animoticon



A tutti una grandiosa estate.Cuore rosso

Clara CaverzanInnamoratoInnamoratoInnamorato