lunedì 28 febbraio 2011

... dubbi sulla dannosità dell'inquinamento elettromagnetico? by Pino


Condanna definitiva per Radio Vaticana, le onde elettromagnetiche aumentavano di 4-5 volte il rischio di leucemie!
25 feb 2011 di Eleonora Santucci
LIVORNO. E' stata confermata la condanna per Radio Vaticana. La Corte di Cassazione ha infatti ribadito la decisione dalla Corte d'Appello del Tribunale di Roma: reato di "getto pericoloso di cose" (articolo 674 Codice penale) e risarcimento ai cittadini. Non si procederà però, nei confronti dell'unico imputato superstite, il cardinale Roberto Tucci, perché il reato si è estinto. «Ieri - dichiara il Comitato dei Comitati di Roma Nord - è stata una data storica per la giustizia italiana: la Suprema Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Radio Vaticana». Ed aggiunge «Ogni volta che rileveremo violazioni dei limiti di legge e disturbi alla nostra vita quotidiana sporgeremo querele contro i responsabili della radio vaticana».
La questione è iniziata molti anni fa (oltre 11) quando alcuni cittadini di Cesano denunciarono la trasformazione di alcuni elettrodomestici, citofoni, lampadari in duplicatori del segnale di Radio Vaticana. A ciò si aggiunsero gli esposti da parte di chi accusava malattie provocate dal superamento dei limiti di emissione delle onde elettromagnetiche. Nel tempo si sono infatti susseguiti due giudizi di primo grado, due pronunciamenti di secondo grado e si sono già avute quattro sentenze della Corte di Cassazione, di cui una nell'ambito del procedimento penale per omicidio plurimo colposo, per il quale il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, a seguito dei sorprendenti ed impressionanti risultati dell'indagine epidemiologica condotta in cinque anni nel territorio limitrofo agli impianti, il 13 novembre 2010 ha rinviato gli atti alla Procura della Repubblica per le conseguenti decisioni della pubblica accusa.
Gli studi hanno sottolineato che il rischio di mortalità di leucemia presenta un fattore di 4,9 volte superiore al valore atteso oltre i 12 km di distanza. In particolare lo studio di incidenza di leucemie e linfomi nei bambini da 0 a 14 anni ha dimostrato che il fattore è da 4,1 a 4,7 volte superiore al valore atteso oltre i 12 km. di distanza e fino a 6,9 volte se si considerano solo i bambini di età maggiore di un anno. Tanto che la perizia del Tribunale di Roma ha annunciato che «l'eccesso di rischio è clamorosamente alto. ... L'effetto è molto importante e non può essere dovuto al caso... I risultati ottenuti sono assolutamente impressionanti. ... Non siamo stati in grado di trovare un fattore di causa diverso dalla Radio Vaticana. ... Non si può non pensare che lì sia successo qualcosa di importante per la vita di quelle persone, che non è spiegabile con altra causa che non siano le emissioni della Radio Vaticana. ... I risultati hanno a che fare con la dislocazione in cui queste persone hanno abitato nella loro vita e questi bambini hanno abitato nel loro periodo di vita. ... Livelli così elevati di rischio si riscontrano, nella letteratura scientifica, soltanto negli studi epidemiologici relativi alle zone che hanno subito gli effetti dell'esplosione di una bomba atomica».
NB: "Non si procederà però, nei confronti dell'unico imputato superstite, il cardinale Roberto Tucci, perché il reato si è estinto".
C'è ancora qualcuno che ha dei dubbi sulla dannosità dell'inquinamento elettromagnetico?
Pino

from Bepi Papazzoni

domenica 27 febbraio 2011

BERLUSCONI DISCORSO AL CONGRESSO DEI CRISTIANO RIFORMISTI 26-2-11: magari per paura ma io non ci sto!



Di fronte al discorso di Berlusconi a Roma al 2° Congresso Nazionale dei Cristiano Riformisti in delirio, sono a dir poco preoccupata: questo duce dell'ultima ora che scimmiotta Gheddafi, che con slogan da cortometraggio e da commedia dell'arte tenta di cancellare anni e anni di cultura e di istruzione, facendo l'occhiolino alla Chiesa, agli ultimi ipocriti bigotti e agli integralisti, mi ha povocato un rigetto fisiologico. Tutti, persone di buon senso e di cultura dobbiamo alzare la testa ad oltranza. Non è ammissibile, mai e poi mai ho assistito prima d'ora a tanto degrado intellettuale e non solo, a tanta voluta ignoranza, a cotanto imbroglio da parte delle istituzioni!
Vendola Su Rainews24 – diretta dal Teatro Tendastrisce di Roma
domenica 27 febbraio 2011 10:15 :
DOV'E' GESU' CHE SCACCIA I MERCANTI DAL TEMPIO?

giovedì 24 febbraio 2011

DEDICATO ALLE 500 HOSTES che ricevettero in dono da Gheddafi un "Corano" riveduto

e corretto dallo stesso ex dittatore, ricordando che 3 di loro si fecero musulmane folgorate dalla loro stessa idiozia, non per il fatto della conversione in sè stessa, ma perchè un musulmano vero non potrebbe mai ricevere nelle sue mani un falso Corano.

"Si farebbe volentieri a meno degli umori leggeri di fronte a tragedie come quella libica; ma inevitabilmente la parabola catastrofica del colonnello Gheddafi scatena nei peggiori bar della nostra città fantasie mezzo satiriche e mezzo politico-diplomatico sul suo destino: finirà ad Arcore dividendo la cameretta con l'amico Putin o ad Antigua, da solo sul Nig o con un carro di amazzoni al seguito? E quale uniforme, in caso di fuga sceglierà nel suo guardaroba? Quella ieratica da capo beduino o quella da generale pazzo mutuata dalle peggiori tradizioni dell'occidente colonizzatore? O tutte e due per segnalare il disastro prodotto dal colonialismo militare e dall'arcaismo tribale? E soprattutto: cosa staranno pensando in queste ore le Miss reclutate a mazzi per ascoltare le lezioni pseudo coraniche di un tizio che fa bombardare il suo popolo? Avranno colto la differenza tra una convention e lo stage di indottrinamento nato dall'asse di ferro Roma-Tripoli/ Berlusconi-Gheddafi, oppure penseranno solo di essersi prestate a pagamento a un pomeriggio appena più pittoresco del normale? E se hanno conservato il velo ricevuto in omaggio dal tiranno libico, sapranno rivolgere un pensiero alle donne libiche che quel velo ora lo usano per asciugare il sangue dei loro morti?"
Michele Serra Repubblica del 23/02/2011.






Per gli smemorati


Gheddafi : L’Europa si converta all’Islam Gexplorer.net Notizie Italiane


Questo il messaggio del leader libico nella sua lezione sul Corano a centinaia di hostess. Oggi l’incontro con Silvio Berlusconi per le celebrazioni del secondo anniversario della firma del trattato di amicizia tra Italia e Libia
E’ arrivato a Roma per celebrare con l’amico Silvio Berlusconi il secondo anniversario della firma del Trattato di amicizia italo-libica, ma il “ciclone”
Gheddafi ha già fatto parlare di sé e delle sue note “stranezze”, tanto imprevedibili quanto attese.
Anche questa volta, come lo scorso novembre, il leader libico non ha voluto rinunciare a impartire lezioni di Corano a 500 giovani
ragazze – belle e pagate – invitandole a “convertirsi all’Islam”, confessione che, a suo dire, prima o poi dovrà diventare “la religione di tutta Europa”.In tre si sono presentate all’appuntamento all’Accademia libica con il capo coperto dal velo islamico (ma da uno fuoriuscivano ciocche biondo-platino), forse reduci dall’analoga serata di gala di novembre e convinte in quell’occasione ad abbracciare la fede musulmana. Una decisione che Gheddafi, quasi come un “padrino di battesimo”, ha suggellato oggi con un “rito veloce”, una piccola cerimonia di iniziazione per le tre giovani convertite. Le ragazze, due italiane e una spagnola, si sono poi allontanate dall’istituto in tutta fretta, dribblando microfoni e cronisti che da ore attendevano sul marciapiede infuocato di capire cosa stesse accadendo dietro quelle cancellate.

Alcune delle 200 ragazze reclutate dall'agenzia Hostessweb per incontrare il leader libico Muammar Gheddafi, all' Accademia libica nella sua seconda giornata a Roma.
“E’ stato molto gentile, ci ha parlato del Corano e mi ha fatto un’ottima impressione”, ha poi raccontato una delle 534 hostess, con in mano una copia del Libro sacro e un libro di preghiere, nonostante la consegna degli organizzatori era quella di non parlare ai giornalisti. “Chi rilascia dichiarazioni, non viene pagata”, ha redarguito un responsabile di Hostessweb, l’agenzia di casting che le ha reclutate offrendo un “rimborso spese” tra i 100 e i 150 euro, anche se la maggior parte di loro ha detto di aver partecipato a titolo gratuito. Pochissime le voci fuori dal coro: “Sono scioccata – ha detto una studentessa romana -. Non è possibile che la gente venga pagata per ascoltare certe assurdità “.

sabato 19 febbraio 2011

LA LETTERA DI GIULIA BONGIORNO Presidente Commissione Giustizia della Camera

Venezia 13 febbraio 2011 TROPPO POCHE!
Repubblica /
Politica /

Noi donne calpestate, non possiamo tacere
di GIULIA BONGIORNO*
Caro direttore, quando è in corso un'indagine che riguarda un personaggio pubblico, l'immancabile amplificazione mediatica che ne consegue è insidiosissima. Di solito, gli elementi divulgati sono soltanto quelli raccolti dai pubblici ministeri. Si finisce così per attribuire il crisma di verità a tesi parziali.E l'idea che se ne fa l'opinione pubblica può risultarne alterata. Da avvocato, sento quindi l'obbligo di sottolineare che l'indagine sul premier Silvio Berlusconi non deve fare eccezione: prima di formulare giudizi in merito alla fondatezza delle accuse mossegli dalla Procura, bisogna senza dubbio attendere gli sviluppi processuali. Fatta questa doverosa premessa, voglio però subito precisare che non sono affatto d'accordo con quanti usano questo ragionamento come arma per stroncare ogni tipo di riflessione critica: in questi giorni ho infatti sentito invocare la presunzione di innocenza per mettere a tacere chi contestava non la consumazione di reati ma fatti storici oggettivamente emersi, fatti che nessun processo potrà mai cancellare.In definitiva, se prima di condannare è necessario aspettare che si faccia chiarezza sulla sussistenza di certi reati, non si può ignorare che non tutto quanto è emerso in questi giorni è "in attesa di giudizio": il contesto oggettivo in cui sarebbero maturate le vicende processuali non ha improvvisamente squarciato un velo e mostrato un profilo imprevisto e del tutto inedito del premier. Nelle aule di Milano si discuterà se Silvio Berlusconi abbia o meno consumato i reati di prostituzione minorile e di concussione, ma non erano necessarie le vicende sottostanti a queste contestazioni - né una sentenza - per conoscere la sua opinione sulle donne. Un'opinione che, se non ha rilevanza penale, ha tuttavia un'enorme rilevanza politica. Un'opinione da lui stesso espressa in modo inequivocabile con battute, barzellette, colloqui pubblici e privati. Un'opinione già delineatasi attraverso le dichiarazioni di Veronica Lario, quelle più recenti di Barbara Berlusconi (due testimoni molto attendibili), le vicende di Noemi Letizia e Patrizia D'Addario, nonché attraverso la singolare questione di alcune donne prima forse inserite nelle liste delle candidature alle Europee del 2009 e poi da quelle liste sicuramente scomparse. Quello che Silvio Berlusconi sembra maggiormente apprezzare nel genere femminile è l'avvenenza, al punto da far passare in secondo piano requisiti di ben altro spessore (credo sia rimasta impressa nella memoria di tutti la rozzezza della battuta all'onorevole Rosy Bindi); ancora meglio, poi, se a un aspetto fisico di un certo tipo si accompagnano giovane età, accondiscendenza e disponibilità ad abdicare al proprio spirito critico. Di fronte a tutto ciò, ho sentito obiettare che si tratterebbe di questioni attinenti alla vita privata del premier e che dunque - appunto per questo - dovrebbero riguardare soltanto lui e la sua coscienza.No, non è così. Non c'è spazio per sostenerlo: lo stile e la filosofia di vita di un uomo che riveste la carica di presidente del Consiglio non possono non ripercuotersi sulla vita pubblica. Lo dimostra il fatto che Berlusconi, con le sue parole e i suoi comportamenti, ha inferto una ferita a tutte le donne italiane: alle donne che studiano e lavorano (spesso percependo stipendi inadeguati o, come nel caso delle casalinghe, senza percepirli affatto), a tutte noi che facciamo fatica un giorno dopo l'altro; alle donne che per raggiungere ruoli di rilievo non soltanto a certe feste non ci sono andate, ma hanno semmai dovuto rinunciare a vedere gli amici; a quante, invece di cercare scorciatoie, hanno percorso con dignità la strada dell'impegno e del sacrificio. E a coloro alle quali è stato chiesto, più o meno esplicitamente, di scegliere tra vita privata e vita pubblica, perché conciliare un figlio con il successo sarebbe stato troppo difficile: con il risultato che hanno rinunciato alla maternità o che ci sono arrivate ben oltre il momento in cui avrebbero voluto.A ciascuna di loro - nel momento in cui le donne vengono scelte e "premiate" in base non al merito ma a qualcos'altro che con la professionalità, l'impegno, l'intelligenza ha poco o nulla a che fare - è stata riversata addosso l'inutilità del suo sacrificio.Brucia, questa ferita. Brucia anche perché non sfugge che sono davvero in tanti a sottolineare, forse persino con un pizzico d'invidia, la fortuna e il fascino di un uomo più che maturo circondato da giovanissime più o meno avvenenti che si contendono i suoi favori, pronte a tutto pur di compiacerlo. Anche se, in un paese maschilista come il nostro, la complicità tra uomini turba ma non sorprende. Ma non si tratta esclusivamente di una ferita inferta alla dignità della donna, c'è di più; mai le battaglie del presidente del Consiglio hanno coinciso con le battaglie delle donne. Basterebbe a tal proposito ricordare che negli elenchi delle priorità di questo governo, che via via vengono snocciolate, figura di tutto - in primis, battaglie contro magistrati "comunisti" - , ma mai, mai, battaglie a favore delle donne. Come se le donne non avessero problemi concreti e indifferibili. Come si può ipotizzare che le leggi per combattere pm "politicizzati" siano più urgenti di quelle che dovrebbero venire incontro alle necessità di tutte noi? E allora non copriamo con l'alibi del segreto istruttorio, o con il fragile scudo della privacy, ciò che segreto non è, e nemmeno riservato. Ma sono le donne che per prime devono farsi forti della loro dignità e della consapevolezza del loro valore - senza distinzione di età, credo politico, provenienza geografica - per esprimere a voce alta lo sdegno che questa mentalità suscita, ne sono sicura, nella stragrande maggioranza di noi.Se credono, gli uomini continuino pure ad ammirare e a sostenere Silvio Berlusconi; le donne, per favore, no. *L'autrice dell'articolo è presidente commissione Giustizia della Camera
(21 gennaio 2011)

DIGNITOSE!

sabato 12 febbraio 2011

rivoluzione dolce NONOSTANTE la rabbia ed il paese è libero


ERA IL SETTEMBRE 2008 ED IO SCRIVEVO:
E ANCHE L'ARTICOLO SU QUEL QUOTIDIANO CHE AFFERMAVA CHE IL GOVERNO MUBARACK OGGI PIU' CHE MAI BARCOLLA SUL FATTO DEI TURISTI RAPITI DAI PREDATORI (?) DEL DESERTO. IO SONO CONVINTA INVECE CHE MAI IL GOVERNO MUBARACK SI SIA TROVATO SULLE SABBIE MOBILI COME IL 6 SETTEMBRE DI FRONTE ALLA FRANA DEL CAIRO! OGNI VOLTA CHE PASSAVO DAVANTI A QUELLA MONTAGNA DICEVO :- PER FORTUNA NON PIOVE MAI...ALLUDEVO A QUELLE CASE INCREDIBILI CHE SI VEDONO SOLO AL CAIRO. NON SONO BARACCHE E PER CIO' NON SI PUO' PARLARE NE' DI BARACCOPOLI, NE' DI BIDONVILLE. ESSE NON RICORDANO NESSUNA KASBA E NON SI POSSONO PARAGONARE A NESSUNA FAVELA. SONO VERE E PROPRIE CASE DI MATTONI, MESSI UNO SOPRA L'ALTRO , UNO IN FIANCO ALL'ALTRO, CON FATALISMO E MONOTONIA, ALLA CAZZO DI CANE, SOPRA TERRENI FRIABILI COME PAN BISCOTTO, SOPRA MONTAGNE DI CIPRIA COMPATTA, SENZA FONDAMENTA, SENZA CEMENTO. CRESCONO ANCHE IN PIENO CENTRO SOPRA UN PALAZZO DISMESSO, SOPRA MURA E TETTI DI VECCHI CONDOMINI DIROCCATI. NE VEDI A POCHE CENTINAIA DI METRI DALLA STRADA PER RAS GHARIB, TI SEMBRA DI TOCCARLE , PASSANDO SULLE SOPRAELEVATE DELLA ZONA CENTRALE, SE ALLUNGHI UN BRACCIO DAL FINESTRINO .Perchè nessun governo, nessuna emittente televisiva ha lanciato i soliti appelli di solidarietà? Perchè Samir Sawiris, grande magnate egiziano delle costruzioni Orascom, non ha inviato immediatamente le sue potenti macchine operatrici in soccorso a quella povera gente? Che rabbia ho provato e che impotenza nel vedere quei vecchi scavare con le mani, guardare dentro ai buchi neri lasciati per misericordia dalla frana, con gli occhi dell'ignoranza e della miseria che sovrastavano la speranza. Che pena ho provato per quelle donne che si avventavano, con le unghie, agli occhi dei poliziotti rincretiniti anch'essi di fronte alla potenza della ribellione della natura e del fato! Ma è potenza della ribellione della natura permettere a Mubarak di costruire grandi agglomerati urbani con giardini e conforts nei luoghi di villeggiatura, all'ingresso dei quali campeggiano le gigantografie della sua immagine sorridente e fiera? E' potenza della natura permettere la costruzione di una nuova Cairo che inghiotte km quadrati di deserto con i suoi mega centri commerciali e le sue superstrade, senza pensare di demolire, anche e prima, quei muri ormai intrisi di piombo, lacerati da ferite, crepe larghe decine di centimetri , all'interno dei quali vivono le anime di Inshallah? Che cosa pensa di inserire Susanna Mubarak nei nuovi piani di solidarietà da suggerire al presidente? Non vede dal vetro nero antiproiettile della "sua" automobile, queste abitazioni del lupo e i tre porcellini, accatastate instabili come cassette di frutta, malsane, buie, sporche, fatte di rumori, di traffico, di clacson, pericolose, sporche di piscio ed escrementi di ogni ben di dio, infestate dalle pantegane? Non sente scalpitare, gridare vendetta da quei buchi, da quei tetti, generatisi gettando fuori l'immondizia e i rifiuti ingombranti, verso il cielo e lo smog, con noncuranza e indolenza, anche contro le sue dimore sontuose, le sue promesse, i suoi sospetti tentativi di " strana" beneficienza propagandistica? E noi turisti del Cairo, turisti e viaggiatori l'abbiamo mai vista a Bangkok, a Città del Messico, a Rio, a ... al mondo una città così? AMBDULLAH!

mercoledì 2 febbraio 2011

MA PER FAVORE DONNE lasciamo riposare in pace e NON SCOMODIAMO LE GRANDI DELLA STORIA!

Mi è arrivato questo invito su facebook:
Tra amiche abbiamo deciso di fare qualcosa di speciale su Facebook. In un periodo in cui la stampa, voyeristica e morbosa, sembra attribuire alle donne come unica professione "il lavoro più antico del mondo"; riscopriamo le grandi donne del passato, per permettere a quelle del presente di avere modelli diversi di identificazione e non inibire lo sviluppo di quelle del futuro.Scegli una grande donna della storia e usane la foto nel tuo profilo. Inoltrate questo messaggio a quante piu' donne conoscete

Clara Caverzan 02 febbraio alle ore 20.34
MI DISPIACE IO USO LA MIA
(incazzatissima)

E INVITO TUTTE A FARE ALTRETTANTO, usare la propria immagine! PERCHè NOI DONNE, OGNUNA DI NOI, HA UNA STORIA IMPORTANTE CHE NON è DA MENO A NESSUNA. ANCHE LE STORIE TRA LE MURA DOMESTICHE, NEI POSTI DI LAVORO, COI FIGLI, COI GENITORI ANZIANI, NELLE UNIVERSITà, SONO DEGNI MODELLI DI IDENTIFICAZIONE. E LE PUTTANELLE A 4 O 5 ZERI DEL BERLUSCA NON MI FANNO SOLO PENA MA ANCHE RABBIA. CHE SI FOTTANO TUTTE COL LORO VECCHIO LASCIVO E SCHIFOSO E CHE VADANO FUORI DAI PIEDI TUTTI IL PIù PRESTO POSSIBILE.


13 febbraio: SE NON ORA, QUANDO? Le donne italiane nelle piazze
Le donne italiane si mobilitano in difesa della loro dignità. Appuntamento nelle piazze delle città con lo slogan e dicono agli uomini: SE NON ORA, QUANDO? È il tempo di dimostrare amicizia verso le donne
inserito da Redazione
INVITO ALLE DONNE ITALIANE A PARTECIPARE AD UNA GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011Se non ora, quando?In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia - hanno costruito la nazione democratica.Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza. Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni. Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.L’APPUNTAMENTO È PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA’ ITALIANA
PER ADERIRE:http://www.petizionepubblica.it/?pi=MobdonneStiamo coinvolgendo tante donne in questo importante evento, e siamo entusiaste di una partecipazione sempre più crescente e orgogliosa.La mobilitazione prevista a Roma si svolgerà alle 14, specificheremo nei prossimi giorni il luogo in cui incontreremo e le modalità di svolgimento della manifestazione.TUTTE LE INFORMAZIONI A RIGUARDO LE TROVERETE SUL BLOGhttp://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/ E SULLA PAGINA FACEBOOKhttp://www.facebook.com/profile.php?id=100001944746357#!/pages/Se-Non-Ora-Quando/179187595452434?v=wall CONTIAMO SULLA VOSTRA PRESENZA!Porgiamo uno speciale appello a chi, per ovvie ragioni logistiche, non potesse essere a Roma il 13 febbraio. PARTECIPATE ALLAMOBILITAZIONE ORGANIZZANDO NEL VOSTRO TERRITORIO UNA AZIONE CONGIUNTA A QUELLA CHE SI SVOLGERA' NELL'URBE! Sicuramente associazioni e comitati già si stanno attivando vicino a voi, altrimenti iniziate con altre donne (sorelle, amiche, semplici conoscenti..) a coordinare una spontanea iniziativa nella vostra città. Saremo unite nonostante i chilometri di distanza da un medesimo gesto simbolico che sarà proposto in contemporanea in ogni luogo dell'evento.Insieme, in un movimento volutamente trasversale, vogliamo scuotere il Paese raccontando cosa realmente le donne sono, e a cosa realmenteaspirano.
Se non ora, quando? Comitato organizzatore giornata mobilitazione 13 febbraio--
Vivere Margheraperiodico di Marghera e dintorni dalla città più inquinata alla città più ecologica
www.viveremarghera.it
viveremarghera@gmail.com
+ 39 3311030819

“ Beato colui che sa resistere “

martedì 1 febbraio 2011

noi-altre


Le altre donne di Concita De Gregorio
Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri.Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande interrogativo che grava sull’Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B. e perché. La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone.Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo. 18 gennaio 2011
da G. Papazzoni